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°°Parla Kim Bizzarri, Ex Titolare di un Locale Non più 100% Vegan: “Il Veganesimo non è un’Opzione”°°
Care lettrici e cari lettori,
nello scenario del mondo della ristorazione vegan in Toscana, precisamente negli ultimi mesi dell’anno che si è appena concluso, si è manifestata una situazione a dir poco spiacevole.
Un locale vegan, aperto appena nel 2022 sul litorale toscano in un contesto particolarmente suggestivo, ha fatto dietrofront riguardo all’offerta 100% vegetale nel menu.
I titolari rimasti infatti hanno introdotto piatti contenenti derivati animali quali uova, latte e formaggi di varie specie mammifere. Il motivo di questa amara e non etica scelta?
“La voglia di sentirsi autentici“, ampliando dunque l’0fferta con piatti vegetariani.
La triste svolta del locale, che dal giorno di apertura era diventato meta di moltissime persone vegan contente di avere un “porto sicuro” in più dove mangiare senza pensieri, ha destato sconcerto e indignazione in coloro che vedono negli animali fratelli e sorelle di specie diversa, e nel cibo non solo materia organica, ma vero nutrimento per l’anima.
Un nutrimento che non può, e non deve, tirare in ballo l’esistenza di creature non umane costrette a vivere una non-vita per cedere fluidi, ovuli ed infine l’intera fattezza fisica all’industria alimentare che le tratta come oggetti.
Dopo qualche settimana, Kim Bizzarri, attivista animalista ed ex titolare che ha dato vita al progetto, ha deciso di dare una risposta ai tanti dubbi che aleggiavano attorno a quel luogo dove era riposto il suo sogno di offrire una ristorazione empatica con menu ricercati e senza sofferenza.

Kim ha scritto un lungo post sul suo profilo social, che riporto con piacere sposandone appieno la posizione e il suo pensiero:
𝐈𝐋 𝐕𝐄𝐆𝐀𝐍𝐄𝐒𝐈𝐌𝐎 𝐍𝐎𝐍 𝐄̀ 𝐔𝐍𝐀 ‘𝐎𝐏𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄’
Nelle ultime settimane ho ricevuto molti messaggi su vari canali e sui social, tra cui anche gruppi animalisti, chiedendomi a proposito della scelta di un noto ristorante vegano sulla costa toscana, che ideai nel 2021 e che aiutai a realizzare nel 2022, di diventare vegetariano, ma di continuare ad offrire ‘opzioni vegane’. La scelta, a quanto dichiarato dai gestori, sembra essere stata motivata, almeno in parte, da considerazioni etiche, ossia dal desiderio di rendere il locale più ‘inclusivo’.
Colgo dunque l’occasione per precisare, a coloro che non ne erano al corrente, che sono uscito a tutti gli effetti dal progetto alla fine del 2022. Da allora, dunque, non ho più nulla a che fare con questo progetto, la sua gestione o con i suoi titolari.
Come vegano e come attivista antispecista, oltre che ideatore del progetto originale, il quale mirava a promuovere uno stile di vita compassionevole nei confronti degli animali e consapevole nei riguardi dell’ambiente, non posso condividere questa scelta in alcun modo. Sono state, infatti, differenze inconciliabili come questa che mi hanno portato a lasciare il progetto.
Sebbene, dunque, non condivida il cambio di rotta, sono al contempo dell’opinione che qualunque attività dovrebbe riflettere i valori di chi si trova al timone. Lasciar capitanare un progetto vegan da chi vegano o antispecista non è, ha poco senso e rischia di essere irrispettoso nei confronti di coloro che, al contrario, di quei valori ne ha fatto una scelta di vita.
È importante capire, per coloro che non sono vegani, che il vegetarianesimo non è in alcun modo vicino al veganesimo. Il veganesimo pone al suo centro la compassione verso tutti gli esseri viventi, indiscriminatamente dall’appartenenza di specie. Non predilige gli animali agli umani, ma li riconosce come eguali, e come tali si prefigge di riconoscergli il diritto alla vita, e sicuramente ad una vita dignitosa.
Il vegetarianesimo, invece, si limita a non mangiare gli animali, ma acconsente al loro sfruttamento ed alla loro uccisione. L’industria del latte e delle uova è tra le industrie più crudeli, e ben più crudele dell’industria della carne, anche quando biologica e non intensiva, ed è intrinsecamente legata alla produzione e consumo della carne stessa – dove pensiamo che vadano a finire le mucche da latte e le galline da uova alla fine del ‘ciclo produttivo’? E dove pensiamo che finiscano i vitellini ed i pulcini anche nelle fattorie bio? Se non ne siete convinti, vi invito a guardare uno dei tantissimi video disponibili su YouTube.
Per essere davvero inclusivi bisognerebbe aumentare le opzioni senza glutine e senza zucchero, per accogliere anche i ciliaci ed i diabetici, ma il denominatore comune resta comunque il veganesimo, poiché chiunque (vegetariani ed onnivori) può mangiare una dieta vegetale.
Quello che mi rattrista, tralasciando la questione animalista, a cui non tutti purtroppo sono sensibili, è come, nonostante siano passati più di trent’anni dall’Earth Summit di Rio, dove il cambiamento climatico fu riconosciuto come la più grande minaccia planetaria, il veganesimo sia ancora considerata una ‘opzione’, sebbene rappresenti l’unica strategia per noi cittadini/consumatori di ridurre del 30% le emissioni di gas responsabili per il cambiamento climatico senza dover attendere che lo facciano governi o la grande industria. Questo sarebbe sufficiente per debellare il cambiamento climatico. Nessun’altra singola azione sarebbe capace di fare altrettanto.
Alcuni di noi hanno preso questo impegno con grande serietà, oltre che abbracciate uno stile di vita compassionevole, modificando conseguentemente le proprie abitudini e le proprie scelte di vita e rendendosi, spesso, bersaglio di critiche e di derisioni.
Purtroppo, in un sistema economico in cui il consumatore regna assoluto, il senso civico non è altro che una ‘opzione’.
Non nego dunque la grande tristezza e la delusione nel vedere questo progetto fare un passo indietro in un momento storico in cui dovremmo fare tutti un grande salto in avanti.
Resto fiducioso, nonostante ciò, che nuovi progetti vegan emergeranno sul territorio e non vedo l’ora di farne parte!
Grazie a tutt* per aver letto fino a qui
Kim Bizzarri
Colgo l’occasione per rinnovare l’invito a tutte e tutti voi esternato qualche articolo fa:
sosteniamo i locali vegani gestiti da persone che hanno a cuore la vita degli animali e non offrono opzioni realizzate con ingredienti che ne hanno comportato la schiavitù negli allevamenti.
Ricordiamoci che anche essere clienti di punti ristoro etici è fare attivismo.
Locali dai/dalle titolari che non scendono a compromessi sono l’esempio di come si possa unire il mondo del commercio alla lotta per il riconoscimento dei diritti delle altre creature della Terra.
Grazie.
Carmen Luciano
°°[Pisa] Inaugura Il Laboratorio degli Impasti Vegan Friendly°°
Cari e care followers della provincia di Pisa e zone limitrofe,
ho il piacere di comunicarvi che sabato 12 marzo 2022 dalle ore 17:30 si terrà l’inaugurazione
de Il Laboratorio degli Impasti di Nino Minissale, conosciuto come Il Pizzaiolo Imbruttito.
Vi avevo parlato di Nino qualche mese fa, recensendo il suo squisito panettone interamente vegetale “Vega-Nino” realizzato con ingredienti freschi, in versione classica con canditi e con gocce di cioccolato.

Nino aprirà le porte del suo Laboratorio sito in Corso Mazzini 57 a Santa Croce Sull’Arno (Pi),
dove proporrà pane, pizze, focacce e dolci, anche tipici della tradizione siciliana, in versione classica e vegan. Il Laboratorio degli Impasti infatti si prefigge di essere un angolo vegan friendly dove la clientela potrà trovare prodotti da forno 100% vegetali, ma anche golosi sfizi della cucina del sud, come gli arancini, senza derivati animali.

Non vedo l’ora di provare le creazioni culinarie di Nino!
Se anche voi siete interessati a partecipare all’inaugurazione, potete rimanere aggiornati seguendo la pagina Facebook dedicata all’evento (cliccando QUI).
Al prossimo articolo!
Carmen
°°[Review] Vegrano • Etic Veg Food @ Lucca°°
Poco distante dal centro di Lucca, il 3 aprile 2018, è nato un nuovo punto ristoro di cucina vegetale: Vegrano.
Dopo averne sentito parlare molto bene da amici e conoscenti, ho voluto provare anch’io le proposte vegan di questo locale facilmente raggiungibile sia in auto che con mezzi di trasporto pubblici.

I titolari, Samuele e Sofia, sono due persone giovani unite dagli stessi ideali, determinati a diffondere il messaggio antispecista attraverso cibo vegetale etico e gustoso.

Entrambi molto simpatici e disponibili, accolgono i clienti dal retro di un bancone ricco di cibi realizzati con ingredienti esclusivamente vegetali delle migliori marche.

I titolari con alcune clienti
Le proposte sono molte, e possono essere scelte sia da mangiare sul posto usufruendo dei tavoli, oppure da asporto:
schiacciate farcite, pizza, cecina ma anche insalate e aĺtri piatti che si possono scegliere consultando il menu.





Oltre ai cibi salati Vegrano ha delle opzioni dolci, come muffins e torte soffici di produzione propria che variano nella farcitura di settimana in settimana.
Tutto da accompagnare con acqua, succhi di frutta, thé, birre o vino bio in base alle proprie preferenze.

Durante la mia visita a Vegrano da perfetta vegolosona ho assaggiato diverse cose 😀
Un trancio di pizza, una schiacciata “ricciola” (con rucola e formaggio spalmabile vegetale), una “montana” (con funghi, affettato vegetale ed una contenente formaggio vegetale affumicato ed affettato dal sapore simile allo speck.




Ho trovato tutto molto buono, sia per la morbidezza e croccantezza dell’impasto, sia per i saporiti ingredienti di farcitura.
Mi hanno particolarmente colpito però la schiacciata “ricciola” e “montana”, che sicuramente sceglierò di nuovo quando vi farò ritorno.
A fine pranzo poi ho gustato una soffice fetta dell torta esposta nel bancone: buonissima!

I prezzi di Vegrano sono onesti, e per chi si ferma in pausa da lavoro vi è la possibilità di avere un menù dal costo fisso. Ma i vantaggi non finiscono qui: con la tessera fedeltà che viene lasciata ad ogni cliente, si riceve un timbro ogni 10 euro. Al completamento della tessera si riceve del cibo omaggio da poter mangiare nel locale o da asporto.
Se capitate a Lucca e volete pranzare, cenare o semplicemente fare uno spuntino sostanzioso, fermatevi da Vegrano. Soprattutto se siete in compagnia di amici non vegani: rimarranno stupiti!
Vegrano è in via del Brennero 10, Borgo Giannotti (Lucca)
Per ulteriori informazioni seguite la pagina facebook ufficiale cliccando QUI.
Samuele Atzori, di Vegrano, non solo è impegnato nella causa antispecista, ma è anche dedito alla divulgazione di idee collegate a tematiche di interesse pubblico.
In questa intervista ci racconta di come è diventato vegano, del suo locale e del canale YouTube “Il Saggio Integrale” dove carica video interessanti.
Visitate il canale o iscrivetevi cliccando qui.











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