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Lettera a Micol Olivieri: Detenere Animali non è Obbligatorio
Care lettrici e cari lettori del mio blog,
porto a vostra conoscenza un fatto davvero spiacevole accaduto in questi giorni e che ha, purtroppo, come protagonista una creatura di altra specie che non c’è più.
Una persona che segue il mio profilo Instagram mi ha informata che una ‘influencer‘ di nome Micol Olivieri, conosciuta sul piccolo schermo per aver preso parte come attrice alla sitcom “I Cesaroni“, ha pubblicato sui suo social la notizia del decesso del proprio coniglio nano.
Quando muore una creatura che ha fatto parte della nostra famiglia è sempre un momento triste, e non si può far altro che stringersi attorno a chi sta vivendo quella perdita e quel lutto, ma per Micol Olivieri non sta andando proprio così.
Non essendo sua fan, ho dovuto approfondire sul perché tante persone abbiano cliccato immediatamente il bottone “unfollow”, smettendo di seguirla sul suo profilo ufficiale.
L’attrice nei giorni scorsi avrebbe pubblicato una storia con l’augurio di “buon ponte dell’arcobaleno” alla coniglietta nana Caramella che per circa 6 anni ha vissuto assieme alla famiglia della Olivieri.
Ciò che ha fatto scatenare l’indignazione di moltissime persone è stato il dettaglio inserito nella storia: la coniglietta sarebbe stata trovata morta nella sua tana dopo qualche giorno.
La Olivieri infatti ha spiegato (in bikini forse al mare, sobrio contesto per parlare della perdita del proprio amato animale) in una delle sue storie che la coniglietta viveva libera in giardino e che mangiava di tanto in tanto i “croccantini” per conigli ma soprattutto erba, fiori e vegetali che cercava da sola.
Lei e la sua famiglia, come si può leggere dal fermo immagine riportato qui di seguito, si sono accorti che l’animaletto “era qualche giorno” che non si vedeva.
In una delle numerose storie condivise con i suoi “quasi un milione di followers” l’attrice ha spiegato che ha sempre avuto animali, e che è consapevole che vivranno meno di lei, per questo se ne è fatta una ragione e accetta l’idea che la coniglietta Caramella non ci sia più. Sei anni, a detta dell’attrice, sono comunque tanti.

Credo fermamente che questa vicenda abbia enormi criticità, ed è per questo che sono qui a scrivere il presente articolo, in primis per dare voce a una creatura che non c’è più, in secundis con la speranza che le mie parole vadano a sensibilizzare chi vorrebbe acquistare (che pessimo verbo, accostato agli esseri senzienti!) un animale.
Mi domando, e lo domando pubblicamente alla Olivieri, come si possa arrivare ad accorgersi “dopo qualche giorno” della morte di un animaletto che si ha con sé. Per cosa sta quel “qualche“? Due? Tre? Una settimana? Di più? Mi chiedo ancora, nella stagione in cui siamo caratterizzata da temperature che arrivano anche ai 40 gradi, come si possa non monitorare costantemente chi abbiamo scelto di tenere con noi. Creature che non hanno mai chiesto di venire prese, verso il quale abbiamo l’obbligo di vegliare affinché stiano bene. Era lei a dover essere una priorità, e non certamente le notifiche, i messaggi e i tag commerciali.
Aveva acqua fresca a disposizione la povera coniglietta?
Mi domando inoltre come sia possibile che un animale d’allevamento quale era la povera coniglietta (coniglio nano ariete) sia stato tenuto in una condizione simile, quando l’istinto alla sopravvivenza e la propria selvaticità sono ampiamente manipolate dalla selezione innaturale umana. Cosa doveva mangiare in giardino? C’erano tutti gli elementi essenziali e vitali per la sua corretta alimentazione?
Infine, mi chiedo e chiedo ancora pubblicamente alla Olivieri, è stata richiesta a un veterinario magari l’autopsia per capire cosa ha provocato il decesso della coniglietta?
Sei anni stando a quanto leggo non sono assolutamente l’età massima. I conigli ariete possono vivere anche fino ai 12 anni (sul alcuni siti si parla addirittura di 18 anni).
Spero che si faccia chiarezza sull’accaduto, e che la povera coniglietta non abbia sofferto troppo nei suoi ultimi momenti di vita passati da SOLA. È una vergogna che la gente stia fissa con il cellulare in mano e poi non osservi bene il mondo attorno a sé dove ha deciso di far stare degli esseri viventi commerciati.
Sento il dovere di dire alla Olivieri, vedendo la tipologia di coniglio che ha avuto, di non acquistare più nessun animale. I conigli nani ariete poi soffrono di problematiche dovute all’innaturalità della posizione delle proprie orecchie: già questo basta per far finire il loro commercio.
Ho visto alcuni dei suoi post in cui mostra cuccioli di cane di razza fatti nascere in casa: gli animali non sono decori, non sono status symbol, non è un obbligo detenerli e andrebbero solo e soltanto accolti così come sono, e non certamente acquistati da allevamenti che ne forzano i tratti estetici per frivole richieste di mercato.
Mi auguro che le persone aprano gli occhi e inizino a realizzare che è urgente smettere di trattare le altre specie come le stiamo trattando quotidianamente. Non sono creature da prendere per far giocare figlie e figli, non sono esistenze da detenere per il semplice gusto di possederle.
Mi rincuora sapere che tantissime persone abbiano attenzionato questa vicenda e che abbiano preso le distanze da tale ‘influencer’, alla quale auguro di venire influenzata presto da buoni principi di rispetto verso OGNI forma di vita da qualche associazione di tutela animale.
Esprimo poi la mia totale solidarietà invece a chi ha ricevuto messaggi in privato con offese del tipo “demente”, per aver difeso la povera Caramella. Denunciate queste parole offensive, che vanno ben oltre la libertà di espressione e di pensiero.












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