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°°BamBaw: Set di Posate in Bambù°°

La plastica, nata come materiale d’innovazione pratico e leggero, con l’introduzione dell’usa e getta è diventata una vera e propria minaccia per l’ambiente.
Con ogni probabilità la causa può essere attribuita al numero esponenziale di individui che la utilizzano e il modo in cui la utilizzano.

Un quantitativo spropositato di rifiuti plastici ormai invade terreni, mari e oceani, intossicando e causando la morte degli animali.
Tappi di bottiglie, cannucce, sacchetti, cotton fiock, posate.. tutto ciò che è monouso si può trovare disperso nell’ambiente.

La salute della natura che mi ospita è fra le cose a cui tengo di più, pertanto da qualche anno ho voluto rivedere il mio modo di comportarmi e le mie scelte, cercando sempre di fare del mio meglio e di agire col minor impatto ambientale.

– Ho smesso di usare bicchieri di plastica, utilizzando quelli in mater-bi, quelli in vetro o la tazza ecologica in bambù
– Ho abolito i sacchetti in plastica per la raccolta della lettiera del gatto preferendo quelli biodegradabili
– Ho smaltito quelli in plastica e acquistato nuovi accessori per la cura del micio in fibra di riso e bambù 100% compostabili
– Ho sostituito i cotton-fiock con il bastoncino in bambù Oriculi di Lamazuna
– Ho riutilizzato, barattato e scambiato abbigliamento che non usavo più
– Ho acquistato uno spazzolino in bioplastica con testine intercambiabili
– Non ho più comprato sacchetti in plastica: per fare spesa uso quelli in cotone riutilizzabili
– Ho iniziato a comprare sapone liquido sfuso riutilizzando gli stessi contenitori

Queste sono solo alcuni degli accorgimenti che ho deciso di avere per rispettare l’ambiente.

Ma arriviamo al punto saliente di questo articolo.
Qualche giorno fa guardando le foto caricate dai miei contatti di instagram mi sono imbattuta in un bellissimo set di posate in legno di bambù da riutilizzare fino al loro deterioramento. Mi ha colpito così tanto che ho deciso di acquistarlo.Pagato 12 euro, il set è arrivato a casa spedito da Amazon. Racchiuse in un astuccio in cotone ho trovato un cucchiaio, un coltello che sembra sufficientemente tagliente, una forchetta, una cannuccia e uno spazzolino per pulire la cannuccia.

Sono rimasta estremamente soddisfatta del mio acquisto. All’inizio non avevo compreso che quel “bastoncino” fosse la cannuccia. Quando ho capito cosa fosse mi è piaciuta davvero tanto l’idea. Sapere che da oggi userò questi utensili anziché altri in plastica o mater-bi mi fa sentire un po’ più leggera e meno colpevole per il degrado ambientale che noi umani abbiamo generato.

Prossimamente caricherò sulla mia pagina facebook (la trovate qui sul blog nella colonna a sinistra) altre foto dell’utilizzo di questo set.

Mangiate spesso fuori?
Volete abituare i vostri bambini al rispetto per il pianeta?
Vi piacerebbe fare un regalo graditissimo e originale?
Vi consiglio davvero di acquistare questo set e di utilizzarlo al posto delle posate usa e getta. Se ciascuno di noi si impegnasse seriamente vedremmo risultati concreti in poco tempo.

Grazie ❤

Al prossimo articolo.

Carmen

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°° [LIBRO]: Vivere la Natura – Attività di Scoperta e Giochi per Tutte le Età °°

Mi ritengo una persona fortunata perchè
ho avuto la possibilità di vivere , da piccola , a contatto con la natura.
I miei nonni vivono in campagna, la loro casa è circondata dal verde ed è da sempre stata popolata di animali. Aver passato anni a giocare fuori, ad accarezzare gatti, alla scoperta di tutto ciò che mi circondava mi ha permesso di creare un legame forte con la natura.
Ho sempre adorato osservare ogni forma di vita che potevo incontrare in un prato, nell’orto, vicino gli alberi.
Formiche, api, farfalle, lucciole, uccellini.
Quando hai la possibilità di starli a guardare mentre semplicemente sono intenti ad esistere ti rendi conto che il mondo è davvero bello, e che non sarebbe lo stesso senza tutti gli animali e l’intero ecosistema che li ospita.

Sono stata fortunata anche per quanto riguarda gli studi alle scuole elementari.
Le mie insegnanti hanno sempre lasciato i miei compagni e me liberi di giocare nell’immenso giardino che circondava la struttura.
I giorni successivi al taglio dell’erba era uno spasso: giocavamo a costruirci delle casette con il “fieno” intorno agli alberi.
Le nostre pause duravano sempre più delle altre classi e tornare poi sui banchi a scrivere e leggere era meno pesante.
Ci hanno portato ovunque alla scoperta di tutto: nei boschi per imparare come nascono e crescono gli alberi, sull’argine del fiume Arno in compagnia di un biologo per conoscere tutti gli animali che vi vivono,in collina alla ricerca dei fossili..
Questo perchè erano tre donne amanti della natura e della cultura che in modo fantastico hanno trasmesso la loro passione a noi. Susy, Giusy e Grazia ❤

Per i bambini vivere a contatto con la natura è importantissimo.
“Nasciamo dotati di sensibilità e, fin dalla nascita, riceviamo impressioni diverse dagli oggetti che ci circondano […] i nostri primi maestri di filosofia sono i nostri piedi, le nostre mani, i nostri occhi” diceva Jean-Jacques Rousseau, filosofo e pedagogista svizzero del 1700, considerato il padre della pedagogia contemporanea.

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Il contatto con la natura è importante dunque averlo sin dai primi anni di vita e per tutta la vita.
Per chi volesse scoprire la natura per la prima volta o per chi vorrebbe apprendere modi nuovi per continuare ad avere un contatto profondo con essa può essere davvero utile il libro scritto da Joseph Cornell ” Vivere la Natura – Attività di Scoperta e Giochi per Tutte le Età ”
– Ananda Edizioni, 210 pagine.
Questo volume è un manuale prezioso, efficace, divertente da usare, una miniera di giochi nella natura e attività di scoperta e consapevolezza per tutte le età.

Seguendo il metodo del Flow LearningTM ideato dallo stesso autore (  uno dei più stimati educatori ambientali a livello mondiale ) ci offre oltre 50 diverse attività, articolate in quattro fasi, per:

  • risvegliare l’entusiasmo
  • focalizzare l’attenzione
  • immergersi nella natura
  • condividere l’esperienza.

La struttura del libro è la seguente:

Prefazione di Richard Louv

Introduzione di Tamarack Song

1. L’origine di questo libro

Prima parte: il Flow LearningTM

2. Imparare con il cuore
Il Flow Learning

3. L’arte del Flow Learning

4. Quttro passi verso la consapevolezza della natura
Le gioie del Flow Learning

Seconda parte: Attività nella natura
Scegliere il gioco giusto per il momento e luogo

5. Prima fase: Risvegliare l’entusiasmo
Per conoscersi meglio – Nasi – Che animale sei? – Costruiamo un albero – Come funziona la natura? – Gufi e corvi – Il pipistrello e la falena – Predatori e prede – La piramide della vita – Cani da slitta – Il corpo gli animali – Animali indiziati – Staffetta degli animali indiziati – L’arca di Noè – Indovina e corri!

6. Seconda fase: Focalizzare l’attenzione
Vorrei proprio sapere… – Suoni e colori – Il gioco dei suoni – Il gioco dei colori – Io vedo – Vicino o lontano? – La mappa dei suoni – Sentiero mimetico – Animali, Animali! – Micro-esplorazione – I doppioni – L’avaro addormentato – Il guardiano della strada

7. Terza fase: Esperienza diretta
Intervista con la natura – Osserviamo la natura insieme a John Muir – La macchina fotografica – Il richiamo per gli uccelli – L’animale misterioso – Ecco a voi l’albero! – Il passo del bruco – Viaggio al centro della natura – Poesia verticale – Osservando il tramonto – Attività a occhi bendati – Camminando bendati – Si torna a casa – Pista invisibile – Visualizzazioni guidate – Visualizzazione dell’albero

8. Quarta fase: Condividere l’ispirazione
Momenti speciali – Riflessioni sulla natura – Poesia pieghevole – Passeggiata di gruppo silenziosa – La bellezza davanti a me – Ricetta per fare un bosco – Lettera a me stesso – Raccontare per condividere l’ispirazione – Gli uccelli del cielo

Fotografi e artisti

Sharing Nature Risorse Online

Appendici:

A: Elenco dei giochi in ordine alfabetico
B: Scegliere il gioco giusto
C: Disegno dell’animale misterioso
D: “Gli uccelli del cielo”: spartito musicale
E: Indizi sugli animali per i giochi a indovinello

Ringraziamenti

Sull’Autore

Sharing Nature Worldwide


Al momento ” Vivere la Natura ” è in vendita  in promozione , scontato del -15% ( 15 euro anziché 18). Non fatevi sfuggire l’occasione per ampliare la vostra biblioteca personale arricchendola con questa guida preziosa. Potrà suggerirvi attività per passare bellissime giornate.

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°° Diventare Vegan: Una Scelta Importante Che cambierà la Tua Vita °°

Questo articolo è dedicato a tutte le persone che, in punta di piedi, dopo anni vissuti nella Stanza delle Bugie hanno trovato la porta socchiusa della Camera della Ricerca della Verità ed esitano ad entrarvi.

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Perchè diventare Vegan?
Beh, in realtà la domanda migliore da porsi è ” Perchè non diventare vegan? “.

Diventare vegan permette di varcare la soglia di una dimensione nuova. E’ normale aver timore di intraprendere qualcosa di diverso, al quale non siamo abituati.
L’abitudine da tranquillità e sicurezza. Ma siamo sicuri che quella sicurezza sia basata sul giusto?
Purtroppo no.
Crescere costretti a credere che mangiare gli animali sia giusto non mette in gabbia solo loro, ma anche le nostre menti.
L’uomo ha una capacità incredibile di elaborare idee, concetti, pensieri..
Siamo anime infinite limitate da un corpo.
Siamo tutt’uno con ciò che ci circonda se lo vogliamo,
ma chi ha deciso di fare della nostra preziosa vita qualcosa che genera business materiale non ci vuole in grado di ragionare.
Non ci vogliono grandi pensatori.
La storia dell’umanità lo insegna: tutti i grandi filosofi sono sempre stati perseguitati, rifiutati, torturati. Solo secoli dopo sono stati compresi, perchè le loro idee erano avanti centinaia di anni.
Ma forse non erano loro avanti, erano tutti gli che li circondavano ad esser rimasti in dietro.

Tornando al veganismo, diventare vegan vuol dire per la prima volta fare una scelta.
Dalla nascita infatti viviamo di non-scelte.
Scelgono gli altri per noi, e questo non è giusto perchè limita il nostro essere.
Fino a quando non siamo in grado di alimentarci da soli e di camminare sulle nostre gambe le scelte altrui possono essere accettate come aiuto, ma poi no. Dopo basta.

Quando ho scelto di diventare vegetariana a 12 anni per me è stato come rompere le catene che avevo ai polsi.
Stavo attraversando la fase di passaggio, importantissima, dalla vita da bambina alla vita da adolescente. Per me il mondo degli adulti era da sempre stato visto come una meta importante da raggiungere e ne avevo stima.
Scoprire con la forza della volontà e della curiosità cosa mi veniva nascosto è stato un trauma. Non lo nego.
Non credevo che i bambini venissero presi così tanto in giro.

E’ sbagliato prendere in giro i bambini, trattarli da stupidi, modificare la realtà per fargli credere cose che non esistono. Capiscono benissimo e sono molto più avanti di noi.
Dovremmo smettere di credere che più passano gli anni dalla nascita più ci avviciniamo a uno stato evoluto. Per me è esattamente l’opposto: più anni passano dalla nostra nascita, più ci allontaniamo dalla natura, dal vero.
Ed è li che dobbiamo tornare, è li che dobbiamo rimanere aggrappati.

Io ho vissuto credendo che gli animali morissero di vecchiaia e quindi a 8 anni, periodo in cui ho iniziato a voler capire di più su ciò che mi circondava, mistificavo la loro morte.
Io credevo che il loro non esistere più permettesse a me di esistere.
Ero grata a loro ma vivevo di antropocentrismo forzato.
Il sapore dei loro corpi non mi piaceva e lo rifiutavo ed è stato questo disgusto innato, questo tener presente delle sensazioni che ha smosso tutto.
Ho passato 4 anni seduta per ore a tavola masticando quell’ammasso di cellule sotto i denti, senza riuscirle a deglutire.
Quando ho scoperto poi che quei poveri animali non morivano di vecchiaia ma venivano uccisi dopo aver vissuto nemmeno 1/10 della loro esistenza nella più totale schiavitù mi sono ribellata.
Mi sono sentita una bambina schiacciata dalle bugie dei grandi che non aveva intenzione di rimanere a terra. Non avevo intenzione di diventare adulta così. Piuttosto avrei preferito non diventare mai adulta.
Ho reagito, ho pianto, ho riflettuto e ho scelto.
Sembra difficile da credere ma è così: a 12 anni ho preso la decisione più importante della mia vita.

Quando arriviamo a scegliere veramente qualcosa che vogliamo, la sensazione che si prova è di libertà mista a leggerezza.
Decidere di non ingerire più esistenze ti fa sentire una persona migliore, e lo sei per davvero!
Quei corpi martoriati che portiamo alla bocca purtroppo hanno dentro energie negative, contengono sofferenza, tristezza, terrore, dolore.. e noi ci alimentiamo di tutto questo.

Che tu ci creda oppure ancora no, non siamo qui sulla Terra per governare sugli altri animali.
Siamo abitanti del pianeta come tutti gli altri. Ospiti.
Non c’è niente di più bello del condividere la vita e le esperienze che si possono fare con altri, qualsiasi sia la loro specie di appartenenza.
Gli animali sono compagni di viaggio speciali e da loro possiamo imparare tanto.
Vivono sotto una specie di incantesimo che li costringe a vivere prevalentemente di istinto, ma sono esseri paradisiacamente perfetti.

Vivono la loro vita senza arrecare nessun tipo di inquinamento alla natura che li ha generati.
Dell’esistenza di ciascun animale niente deturpa la Terra.
Dalla Natura essi nascono e nella Natura essi muoiono, tornando a far parte del Tutto.
E io voglio far parte del Tutto!

Se mi paragono a una bellissima gazzella mi sento in forte minoranza:
la mia esistenza lede al pianeta a causa di tutte queste invenzioni anche frivole umane di cui io dispongo. La realtà è che vorrei sbarazzarmi di tutto e tornare a stare a stretto contatto con la natura.
Mi rendo conto però che per arrivare a questo è necessario che passi del tempo.

Come è passato tanto tempo che ha permesso all’uomo di denaturizzarsi, dovrà passare altro tempo per permettergli di capire che gran parte di ciò che ha fatto è vano e che deve ritrovare il legame con ciò che lo circonda.

Il veganismo quindi è un processo di iniziazione del ritorno alle origini.
Diventare vegan oltre a permetterti di scegliere per la prima volta qualcosa, ti permette di vivere in maniera diversa.
Ne giova il tuo fisico: meno appesantito e più vitale;
Ne giova la tua mente: più libera grazie all’assenza di preconcetti;
Ne giova l’ambiente: meno inquinato dai rifiuti derivati dalle industrie che avvelenano l’ecosistema;
Ne giovano gli animali: hanno il diritto di esistere esattamente come te e la loro vita è sacra esattamente come la tua.

Sicuramente passeranno tanti anni prima che l’uomo impari a rispettare il pianeta che lo ospita, ma quello stadio evolutivo di ritorno alle origini arriverà solo se iniziamo da oggi a cambiare.
Il cambiamento è necessario se non vogliamo condannare all’estinzione la specie umana e tutte le altre che vivono con noi su questo Pianeta .
Stiamo distruggendo tutto ed è ormai noto a chiunque cosa abbiamo combinato, di quali crimini ci siamo macchiati la coscienza.
Non dobbiamo per forza abbandonare le strumentazioni di cui disponiamo: basta accostarle a energie rinnovabili e fonti con zero impatto ambientale.

Non è mai troppo tardi per riparare i danni che abbiamo fatto.
ma dobbiamo partire da adesso, da ora, da questo istante.

Il consumo di carne ha distrutto vite innocenti e sta distruggendo anche il paradiso terrestre che avremmo dovuto apprezzare e non stravolgere.
Smettendo di alimentarci con i corpi degli altri animali diminuirà vertiginosamente l’inquinamento che riversiamo sulla Natura che, dopo millenni, non è più in gradi di sostenere.
Si parla di miliardi di animali uccisi ogni anno. MILIARDI.
Ti sei mai chiesto dove vanno a finire i litri di sangue che scorrono nelle vene di ogni singolo animale appartenente a quei miliardi di vite macellate?
Fiumi di sangue, cataste di ossa e spoglie seppellite sotto la Terra.
Abbiamo distrutto un equilibrio perfetto creato da nemmeno si sa quale Genio, e la pagheremo a caro prezzo.
Forse tutte le lacrime che verseremo nemmeno arriveranno a lavare le nostre coscienze sporcate per sempre.

Io ho già deciso un decennio fa di far parte della schiera di umani intenzionati a farsi perdonare e a cambiare per continuare a far vivere questo Pianeta. Non siamo pochi, siamo tanti, sempre di più.

Tu da che parte stai?


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