Archivio mensile:febbraio 2024
[Cascina – PI] Micio Lasciato Investito sulla Strada: Salvato Grazie alla Solidarietà delle Persone
Care lettrici e cari lettori,
la vicenda di cui vi parlo in questo articolo è davvero commovente per la tanta compassione e voglia di aiutare che la caratterizzano.
Lunedì 19 febbraio sera, una signora di nome Stefania ha visto davanti ai suoi occhi un’auto investire un micio sulla strada Tosco-Romagnola in località San Lorenzo alle Corti, nel Comune di Cascina (PI). Il/la conducente dell’auto ha tirato dritto senza fermarsi a prestare soccorso, mentre Stefania è scesa di corsa dal suo veicolo per cercare di fare qualcosa di concreto per l’animale investito.
Vedendolo insanguinato ha pensato che fosse morto, per questo lo ha spostato verso il ciglio della strada. Il tempo di spostare la sua auto però il micio si è alzato ed è scappato via, finendo in un’area piena di rovi.
Stefania ha contattato Alessia Degli Albizzi, una ragazza attivista animalista che di spontanea volontà si occupa spesso di aiutare le creature in difficoltà. Alessia martedì 20 febbraio mattina si è recata sul posto per cercare il micio ferito e portarlo da un veterinario se ancora vivo.
È da questo momento in poi che si è generata una catena di solidarietà incredibile che ha permesso il miracolo che sto per raccontarvi.
Alessia ha segnalato la presenza del micio ferito anche a noi attiviste e attivisti della Toscana presenti nel mio gruppo whatsapp, indicandoci il luogo esatto e chiedendo aiuto per il recupero.
Si era recata sul posto per fare una ronda, pur non pensando di trovarlo ancora in vita. Invece controllando con attenzione tutto il fosso lo ha visto disteso in un punto.
“Mi guardava, pieno di sangue, ma io ero sola perché non ho la macchina. Ho chiamato una persona che conosco, tecnico veterinario, per aiutarmi a recuperarlo, chiedendole di portare un trasportino, un telo, tutto ciò che poteva servire per riuscire a recuperarlo” mi ha raccontato.
Quando la persona è arrivata in soccorso però il micio è scappato ancora una volta, muovendosi lungo il fosso e finendo davanti a una grande tubatura con attorno tantissimi rovi.
Alessia ha avuto paura nel cercare di avvicinarsi ancora di più all’animale, pensando che sarebbe potuto finire in questo condotto stretto e morirvi dentro.
Per questo motivo ha chiamato i vigili del fuoco.
“Li ho chiamati credendo che, più attrezzati, avrebbero potuto prenderlo. Invece sono venuti, hanno fatto una pulizia dei rovi e hanno constatato che la tubatura aveva un doppio ingresso. Il micio vedendo smuovere i rovi è uscito dall’altra estremità del condotto. A quel punto credevo che lo avrebbero preso, invece così non è avvenuto. Mi sono sentita dire che non potevano rischiare di prendere la rabbia e di finire all’ospedale ‘ per un gatto’ per un eventuale morso. Ho cercato di spiegargli che era normale che il gatto soffiasse viste le sue condizioni, e che lo avrei preso io che avevo i guanti. Mi hanno risposto che se fossi finita in ospedale per la rabbia sarebbero stati affari miei. Spostandosi e andando via purtroppo hanno fatto rumore e il micio si è spostato ancora una volta”.
A quel punto Alessia ha chiamato suo padre per cercare tra i rovi il gatto ferito, mentre su Facebook veniva condiviso già la richiesta di aiuto che avevo lanciato sulla mia pagina. Pur non potendo intervenire fisicamente sul posto, ho cercato di mettere al corrente dell’emergenza quante più persone possibili con la speranza che qualcuno potesse intervenire e aiutare la ragazza.
Sono state ore di apprensione quelle trascorse dalla mattinata fino al pomeriggio, nella costante ricerca del micio che sembrava sparito nei rovi. Dopo tanto perlustrare la zona si è visto che l’animale ferito si era andato a rifugiare in un’altra tubatura col fondo pieno di acqua.

Nel pomeriggio è intervenuto anche un operatore del N.O.G.R.A di Pisa, che vendendo la situazione ha suggerito di non spaventare ulteriormente l’animale – che sarebbe quindi scappato ancora o si sarebbe inoltrato ancora di più in profondità nella tubatura – e di posizionare una gabbia trappola con la speranza di recuperarlo così.
La probabilità che non entrasse nella gabbia trappola era alta, e Alessia ha temuto che il micio non ce la potesse fare. Ma non si è arresa.

Alla fine, verso le 21 di sera, con l’aiuto del suo fidanzato e con la presenza dei NOSS sopraggiunti addirittura da Carrara, il micio è stato preso. Il fidanzato della ragazza, equipaggiato per l’emergenza, si è calato nel tubo e ne ha permesso il recupero. Il video del prezioso gesto è stato pubblicato sulla mia pagina, raccogliendo grandi consensi e facendo commuovere chi dal mattino ha vissuto ore di apprensione per le sorti del povero micio.
Una volta recuperato, Alessia è corsa in clinica veterinaria per farlo visitare e procedere alle cure.

Scrive Alessia sul suo profilo Facebook:
“Ti abbiamo chiamato Nos!
Perché è solo grazie a dei santi che sono venuti (pure da lontano) che sei sano e salvo!
Raffaele e Marco Zeni dalle 18:30 hanno lavorato nel freddo di quelle tubature per cercare di recuperarti! e alla fine anche grazie a Gabriele che si è calato (con suo enorme piacere) nel tubo siamo riusciti finalmente nell’impresa.
È stata una giornata davvero intensa, ma siamo riusciti a recuperare l’irrecuperabile.
Grazie a quelli che c’erano e quelli che si sono attivati sui social per aiutarmi! Al mio babbo, che anche lui si è dato parecchio da fare: altro che pompieri!
Il gatto sta “bene” ha una frattura al bacino forse due, che verranno operate, emocromo abbastanza buono e trauma cranico.
Adesso è sotto lampada e ha fatto flebo, in carico dalle bravissime veterinarie delle Melorie.
Nos è salvo
“
Alessia e tutte le persone che si sono attivate per aiutare il micio sono state davvero preziose per riuscire a salvarlo. Adesso non resta che incrociare le dita e sperare che Nos si riprenda al più presto.
Alessia è una volontaria indipendente che non si volta mai dall’altra parte. Nonostante i turni di lavoro ha passato un’intera giornata fuori casa con la determinazione per salvare questo micio, mentre chi lo ha investito lo ha lasciato senza pietà sulla strada.
A lei va tutta la mia gratitudine, ma anche questo impegno che mi prendo per raccogliere qualche fondo e aiutarla a coprire le spese veterinarie.
Chi desiderasse contribuire economicamente alle spese veterinarie, anche con pochissimo, per curare questo micetto che ha rischiato la vita può farlo via Paypal donando al mio indirizzo
→ carmen.veganblogger@gmail.com
avendo cura di cliccare l’opzione “invio denaro ad amici e conoscenti” e non “pagamento servizi”, in quanto questo non è un servizio ma una donazione, e Paypal tassa i pagamenti per servizi.
Invierò il totale della cifra raccolta ad Alessia che potrà così coprire le spese veterinarie indispensabili per rimettere in salute questa creaturina.
Grazie di cuore.
Visto l’intervento prezioso svolto dal NOSS, Nucleo Operativo Soccorso Sicurezza, vi suggerisco di salvare il recapito telefonico in caso di emergenze, e di seguirne la pagina Facebook ufficiale per rimanere in aggiornamento con tutte le iniziative portate avanti.

Telefono: +39 0584 185 6100
Indirizzo e-amil: segreterianazionale@nossitalia.it
[Capannori] Tasso Investito sulla SS439 Lasciato Agonizzante | CarmenLuciano.com
Care lettrici e cari lettori,
stasera – domenica 18 febbraio 2024 – alle 21.00 ho assistito a una scena che non auguro a nessuno di vivere.
Mentre il mio compagno ed io percorrevamo in auto la Strada Statale 439 di Castelvecchio di Compito (Capannori, Lucca) in direzione Caccialupi abbiamo visto un’auto ferma con le 4 frecce accese e una signora che agitava le braccia per richiamare l’attenzione e invitare a procedere lentamente. Disteso per terra in mezzo alla strada c’era un povero tasso insanguinato.
Percorriamo sempre a velocità ridotta quella strada, sapendo che la attraversano tanti animali a cui spesso prestiamo aiuto, per questo ci siamo fermati anche noi e sono corsa a vedere meglio cosa fosse successo.
Disteso per terra, tutto insanguinato, c’era un esemplare di tasso che muoveva ancora la bocca nel vano tentativo di respirare. Muso pieno di sangue, feci sotto la coda..

Nel frattempo altre auto si sono fermate e altre persone sono scese per cercare di capire cosa poter fare. Parlando con la signora che per prima ha cercato di prestare soccorso, mi è stato detto che era già stata chiamata la polizia che aveva allertato il Vega Soccorso.
Il povero animale ha continuato a muoversi, agonizzante, ancora per pochi minuti prima di irrigidirsi. Non c’è stato niente che potevamo fare. È stata una pugnalata al cuore vederlo soffrire senza poter fare niente, se non coprirlo con un telo, proteggergli gli occhi dalle luci dei fanali come mi ha detto un’amica al telefono e spostarlo sul ciglio della strada in attesa dei soccorsi.
Ciò che più mi rattrista di questa morte che poteva essere evitata, è l’aver saputo da chi si era fermato a prestare soccorso che l’animale era già stato trovato così, agonizzante.
Mi chiedo come si possa investire una creatura senziente e non fiondarsi in strada a cercare di soccorrerla. Come si può andare via, scappare dalle proprie responsabilità, e lasciare qualcuno a morire fra atroci sofferenze?
La SS439 è una strada che vediamo percorrere a velocità folle soprattutto di sera.
Svariate volte abbiamo assistito a sorpassi da paura con rischio di incidente frontale scampato per poche frazioni di secondo. Quando ciò accade segnaliamo sempre la targa dei veicoli alla polizia stradale.
Sapere che quel tratto di strada taglia una zona boschiva, un’area verde, regolarmente attraversata da animali notturni che cercano di vivere la propria vita nonostante la presenza umana fa inorridire ancora di più se si pensa al modo in cui viene percorsa da gente a cui andrebbe tolta la patente.
I cartelli di pericolo che invitano a fare attenzione all’attraversamento di animali non servono a nulla. Nonostante quelli, c’è chi continua a viaggiare oltre i 70 km/h disinteressandosi di qualsiasi altra cosa.
Vedere questo povero tasso morente mi ha devastato.
È per questo motivo che ho deciso di scrivere al Comune di Capannori affinché si decida di prendere provvedimenti affinché tale tratto di strada sia reso più sicuro per gli animali.
Se desiderate dare voce e difendere anche voi questi animali che rischiano la vita su questa strada, vi chiedo di inviare una mail al Sindaco e al Comune per richiedere assieme a me degli interventi celeri.
Messaggio tipo:
Gentile Comune di Capannori
Gentile Sindaco Luca Menesini,
Gentile Assessore Giordano Del Chiaro
invio la presente e-mail per unirmi alla richiesta mossa dalla blogger animalista Carmen Luciano che in data 18 febbraio 2024 ha assistito alla morte di un esemplare di tasso investito e lasciato agonizzante sulla SS439 che da Castelvecchio di Compito collega a Caccialupi.
Tale strada, nonostante vi siano cartelli che indicano di fare attenzione per eventuale presenza di animali selvatici, viene percorsa a grande velocità e spesso a rimetterci la vita sono proprio gli animali.
Chiediamo un pronto intervento affinché tale tratto di strada, che interrompe un’area verde che è dimora di molte specie, venga messa in sicurezza: che sia con reti protettive, che con dossi artificiali per fare in modo che le vetture procedano a velocità contenuta.
Il buonsenso non basta per salvare la vita a queste creature, che ferite vengono addirittura lasciate agonizzanti da chi le ha investite, come l’esemplare trovato in strada domenica sera.
Vi chiedo di procedere a consultare persone competenti in materia di animali selvatici per trovare una soluzione affinché non accadano più episodi spiacevoli come questo. Mettiamo in sicurezza le strade e gli animali che vivono nei loro paraggi.
In fede,
Nome, Cognome
Da inviare a:
sindaco@comune.capannori.lu.it,
g.delchiaro@comune.capannori.lu.it,
comuneamico@comune.capannori.lu.it
Grazie di cuore.
Carmen Luciano












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