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°° Lo Specismo Reso Sacro Nelle Scritture: Da Dio o Dall’Uomo? °°
Quando il senso di superiorità e di dominio umano sul resto delle specie presenti sulla Terra hanno incontrato il culto, il risultato è stato qualcosa di rovinoso. Sono convinta che molti mali del mondo siano derivati proprio da questa unione.
Tutto è giunto purtroppo fino a noi grazie al tramandarsi di false credenze , date per vere in nome di un antropocentrismo malato assurdamente indicato come “benedetto da Dio“.
Se oggigiorno gli animali continuano ad esser visti come esseri inferiori di cui poter disporre liberamente, lasciando libertà alle persone di appropriarsi della loro esistenza e delle loro caratteristiche fisiche, tutto accade anche grazie a molte religioni in cui credono gli umani.
E io, battezzata ma non credente nella Chiesa né praticante, non posso fare altro che tirare in ballo questa religione ( alla quale appartengo senza che nessuno abbia mai chiesto il mio parere ) proprio perchè involontariamente è quella che conosco un po di più.
Se si pensa dunque alla religione cristiana e al suo collegamento con lo sfruttamento animale non possiamo non soffermarci sul seguente punto della Genesi dove si parla di creazione, uomo e creato :
“Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»… Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra»” (Ge 1:26, 28).
Molti continuano a negarlo, ma l’evidenza mostra questo: se tanti soprusi sono accaduti, se tanta violenza viene ancora riversata su degli esseri senzienti diversi nella forma del corpo da noi , è anche a causa di questa frase.
Grazie all’interpretazione di testi scritti millenni fa e considerati sacri per non si sa quale motivo reale, si è considerato sacro anche il messaggio contenuto.
Purtroppo quello racchiuso in questa manciata di parole è tutt’altro che sacro.
Anche se esiste un Dio che ha creato tutto ciò che ci circonda, solo la presunzione umana poteva portare a volere ( e a scrivere ) che quest’ultimo fosse d’accordo sull’affidare agli uomini l’incarico di DOMINARE il resto del creato.
Probabilmente, se i leoni avessero delle scritture sacre, il loro Dio avrebbe sembianze di felino e a loro sarebbe spettato il compito di dominare sulla savana.
E se le scritture, viste come sacre, fossero state opera di chi aveva enormi interessi nel diffondere determinate idee?
Secondo Mauro Biglino ( studioso di storia delle religioni, traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo) la Bibbia non parlerebbe di Dio poichè esso sarebbe pura invenzione.
Conferma la sua teoria nella sua nuova conferenza ” L’Invenzione di Dio – La Bibbia Non è un Libro Sacro “ racchiusa in un DVD , in vendita da domani.
“Mi sento davvero di affermare che il Dio biblico, l’idea stessa della sua esistenza, le sue caratteristiche, gli attributi che lo connotano, la sua presunta volontà, i suoi obiettivi, le finalità con cui opererebbe, siano frutto di una invenzione.” Mauro Biglino
Un’idea che minerebbe le fondamenta di tutte le credenze alle quali ci hanno abituato e che inquadrerebbe per sempre tutte le peggiori azioni umane, anche quelle compiute ai danni degli animali, come volute dall’uomo e non come concesse da un’entità superiore.
Credo che la sacralità dello specismo ( pensiero in cui una specie vale molto di più di altre ) vada una volta per tutte messa in discussione e frenata affinchè possano cessare inutili pretesti per continuare a non avere rispetto per tutte le forme di vita presenti sul pianeta.
Pianeta che potrebbe esser stato creato da qualcuno,
ma che sicuramente non è di nostra proprietà.
°° Agnellini uccisi per Pasqua: Un Lutto Evitabile °°
Avete mai perso una persona cara?
Sicuramente, e purtroppo, si.
Cercate di riprovare a sentire cosa avviene dentro di noi quando si ripensa a chi abbiamo perso per sempre.
Pensate qualche istante alla persona più importante che avete perso.
La tristezza ci assale, ci manca il respiro.
La mente ripercorre gli ultimi attimi che abbiamo vissuto con quella persona.
Gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime.
Proviamo un senso di abbandono e di sconforto.
Poi ci pervade la nostalgia, il bisogno di poter sentire ancora per una volta la voce della persona che non c’è più e che volevamo tanto bene. Anche se fosse una volta sola.
Bisogno che non verrà mai soddisfatto.Un vuoto che non verrà mai colmato. Le lacrime iniziano a scendere e non ci capacitiamo di come la vita sia, a volte, così ingiusta.
Pensiamo a quanti attimi di felicità insieme ci siano stati sottratti, a quanti abbracci in meno, alle parole mai dette, ai dialoghi che non potranno mai più esserci.
Ci si sente soli.
Una sensazione di disagio che ci getta addosso sconforto totale.
Pensiamo a quanto siamo impotenti davanti alle decisioni che prende la Vita senza nemmeno chiederci il parere.
Siamo piccoli e quasi insignificanti e dobbiamo rassegnarci a questo, ma la rassegnazione a volte non arriva mai, nonostante gli anni.
Per quanto si possa sentire e percepire vicina quella persona, arriviamo quasi a desiderare follemente che quell’anima torni di nuovo visibile ai nostri occhi.
Questo stato d’animo è il punto di partenza di questo mio articolo.
Perchè ricordare tristemente chi abbiamo perso?
Semplice.
Per ricordare che alcune scelte, in questo caso prese dalla Vita e non da noi, generano sofferenza e dolore.
Sofferenza della quale siamo vittime.
Sofferenza della quale potremmo esserne anche gli artefici.
Il legame stretto tra Pasqua e perdita di qualcuno importante sta proprio nella SCELTA.
Se la Vita ci impone la tristezza e noi dobbiamo subirla senza poterci ribellare e senza ricevere alcun tipo di consolazione,
ricordiamo i momenti quando invece la tristezza la imponiamo noi agli altri.
A chi, per Pasqua?
Ovviamente alle madri degli agnellini.
Non esiste dolore più grande di una madre che perde il proprio figlio.
Non esiste legame più delicato e meritevole di protezione di un piccolo nei confronti di chi lo ha messo al mondo.
A Pasqua, milioni di persone che tutti i giorni ripensano ai cari che hanno perso asciugandosi qualche lacrima, sono le stesse che faranno versare infinite lacrime agli animali.
E’ veramente frustrante, per me, vedere l’essere umano in balia della Vita, infierire sul prossimo quando già ci pensa la Natura, quando già è abbastanza la Vita.
Il punto è che parecchi non hanno ancora compreso che se il Mondo è una barca, animali e umani sono entrambi a bordo di essa e dunque riversanti nelle stesse identiche condizioni.
Potremmo alleviarci le sofferenze l’un l’altro.
Gli animali ci regalano attenzioni uniche, amicizie speciali.
Invece noi cosa facciamo?
Ci prendiamo egoisticamente quanto hanno da offrirci e per giunta li sfruttiamo fino a privarli del diritto UNIVERSALE E INALIENABILE DI ESISTERE, fino ad ucciderli.
In poche parole l’Uomo, che è egli stesso un abitante del Pianeta e non un’Entità Superiore, si comporta da tale prendendosi il diritto di decidere della vita e della morte degli altri abitanti con i quali condivide le sorti sul Pianeta.
A volte mi provo a mettere nei panni di un agnellino che ha aperto gli occhi al Mondo da 3 mesi e che viene trascinato via per essere macellato.
Provo a pensare come sarebbe stato se un’altra specie animale avesse prevaricato sulla nostra.
Ma non ci riesco perchè so che gli animali tutto questo non sarebbero mai stato in grado di farlo.
Quando credete che siano così buoni e mansueti perchè inferiori o addirittura incapaci di comprendere cosa gli sta accadendo, vi sbagliate.
Innanzitutto credo che solo persone mentalmente inferiori possano pensare di essere superiori agli altri.
Inoltre vi dico che
gli animali hanno sicuramente pietà e compassione di noi, della nostra cattiveria nella quale quasi affoghiamo ogni giorno.
Sono vittime silenziose.
Capita spesso che animali sul punto di essere uccisi lecchino la mano assassina che gli sta per togliere la vita.
Gli animali sono nettamente migliori di noi.
E ciò che mi fa rabbia è tutta la violenza gratuita che riversiamo su di loro.
Abbiamo un libero arbitrio, una coscienza, una ragione..
e ci comportiamo come se non avessimo niente di tutto questo!
Cosa siamo?
Umani o disumani?
Come si può pensare che delle vite valgano meno di altre?
Come si può credere in Dio e nella sua perfezione quando uccidiamo LE OPERE VIVENTI della sua perfezione?
Come si può imporre la sofferenza agli altri quando si è provato sulla propria pelle il dolore?
L’evoluzione dell’Uomo è ancora agli albori.
Ci crediamo evoluti rispetto agli ominidi ma i nostri sentimenti e il senso del rispetto che abbiamo sono ancora nelle caverne a scheggiare i chopper.
Personalmente, non ho mai mangiato un agnello.
Non ho mai ucciso nessuno di questi cuccioli negandogli di diventare adulti e di vivere tutta la loro esistenza.
Non sono mai stata complice di questa mattanza sostenuta dalla Chiesa.
Vi chiedo di fare lo stesso.
Non è mai troppo tardi per iniziare ad essere civili.
Non è mai troppo tardi per imparare dove si sbaglia e migliorarsi.
Siamo umani,
il nostro compito è di proteggere la Natura e tutti gli altri nostri fratelli.
Non imponete il dolore agli altri, per favore.
– SbarellababyAnimals
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