Archivi Blog
In difesa del DIARIO AMICO e dalla parte degli animali
Care lettrici e cari lettori,
in questo nuovo articolo voglio portare alla vostra attenzione una polemica specista nata in questi giorni e che ha a che fare con gli animali e il riconoscimento dei loro diritti.
In Piemonte, più esattamente nelle scuole del VCO (Verbano-Cusio-Ossola), stando alle informazioni che si trovano in rete, sono state distribuite 7.000 copie del “Diario Amico“, un diario inclusivo con contenuti volti a sensibilizzare le nuove generazioni. Dentro questo diario, la cui distribuzione è avvenuta con l’impegno del Provveditorato della zona, comparirebbe un testo scritto da una giovane ragazza che ha infiammato i ‘sensibili’ animi degli allevatori di vacche del luogo.
Una ragazzina di 12 anni di Baveno ha infatti composto un racconto in cui un gatto (animale che ad oggi, oggettivamente, gode di maggiore tutela rispetto ad altre specie) intervista altri animali chiedendo loro come vivano. Il testo, che è stato inserito nel Diario poiché vincitore di un concorso ad hoc dedicato a ragazze e ragazzi, porta alla luce come le vacche vengano usate negli allevamenti. In maniera semplice e genuina, attraverso l’esperienza del personaggio, vengono denunciati i trattamenti riservati a questi poveri animali nelle stalle in tutto il mondo.
I contenuti del racconto non sono piaciuti affatto a chi, evidentemente, deve farsi un esame di coscienza, tant’è che è esplosa una violenta critica verso il testo, il messaggio veicolato e contro chi ha reso possibile la sua pubblicazione. A muovere feroci critiche sarebbero stati genitori-allevatori entrati in contatto con il Diario.
Così, il racconto che dà voce ad animali legalmente sfruttati per generare guadagno per persone prive di empatia, è stato tacciato di opera da ‘lavaggio del cervello’ che ‘diffama’ il ‘lavoro’ di tante persone. E adesso, è addirittura comparsa una petizione online per chiedere il ritiro del suddetto diario, pretendendo rispetto per la categoria di schiavisti.

Trovo tutto ciò veramente imbarazzante.
Dare addosso a un testo di una ragazzina che ha idee ben chiare già da piccola, e sulla cui mente non ha lavorato con successo la cultura specista che viene imposta dal nostro sistema sin dall’infanzia, è sul serio deplorevole.
A questa giovane autrice esprimo pubblicamente tutta la mia vicinanza, e la ringrazio per questo prezioso racconto in difesa degli animali. Non conosco la sua identità, non so se segue la mia pagina o il mio blog, ma vorrei tanto esprimerle profonda gratitudine per il suo impegno.
Ci accomuna questa età così emblematica: a 12 anni si è a metà fra infanzia e adolescenza. È l’età in cui non si è più bambini e si muovono i primi passi verso il mondo degli adulti. Per me è stato uno shock scoprire che il mondo degli adulti, che da piccola ritenevo perfetti, fosse costellato di ingiustizie e cattiverie. Mi sono ribellata con tutta me stessa e ho conquistato la libertà di non mangiare animali e di iniziare a fare attivismo per loro.
Questa ragazzina, e tutti i ragazzi e le ragazze che già da giovani si attivano per difendere le altre creature, non devono ricevere altro che sostegno, merito e riconoscenza.
In una società dove ancora si compiono cattiverie definite vilmente ‘bravate’ ai danni degli animali (gatti lanciati da burroni, caprette uccise ai compleanni, e tante altre crudeltà che riempiono le pagine di cronaca dei giornali), sapere che esistono giovani persone così empatiche dà speranza alla nostra specie.
Spero che questa ragazzina, finita nel vortice di critiche vergognose da parte di chi SA cosa impone ai poveri animali, non si scoraggi e non abbia paura di continuare a difendere le altre creature:
non è affatto vero che la nostra natura è quella di abusare delle altre specie; non è affatto vero che abbiamo bisogno di schiavizzare gli animali per trarne profitto; non è affatto vero che l’essere umano è superiore alle altre forme di vita tanto da averne in diritto di usarle a piacimento.
Chi vive a discapito di altri esseri senzienti deve solo provare vergogna e fare una lunga autoanalisi delle proprie azioni che MAI, e dico MAI, vorrebbe subire in prima persona.
BASTA SFRUTTAMENTO.
BASTA SCHIAVITU’
BASTA ALLEVAMENTI
BASTA SOTTOMISSIONE E ASSOGGETTAMENTO ANIMALE
Dott.ssa Carmen Luciano
Blogger e Attivista per i Diritti Animali
•••
Facciamo sentire la nostra vicinanza a chi in questo momento sta vivendo duri attacchi da chi guadagna sui poveri animali.
Scriviamo una mail di sostegno a:
sara.antiglio@scuola.istruzione.it, antonella.disessa@scuola.istruzione.it, concetta.noto@istruzione.it, USP.VB@ISTRUZIONE.IT
Oggetto: Pieno sostegno a Diario Amico e al racconto animalista
Testo tipo:
Gentili dottoresse,
ho appreso dai giornali della forte critica ricevuta da parte di persone coinvolte nello sfruttamento degli animali ‘da reddito’ per quanto riguarda il testo di una ragazzina di 12 anni pubblicato su Diario Amico. Con la presente email intendo esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà: i contenuti del testo trovano il mio pieno appoggio. Nel XXI secolo non è possibile tollerare la ‘legale’ schiavitù delle altre creature. Le mucche sono femmine ridotte a macchinari viventi di produzione latte, private di ogni diritto e libertà e messe in condizioni di vivere una vita da creature sottomesse.
È sconcertante che nel nostro periodo storico, caratterizzato dalla nascita dell’intelligenza artificiale, poi si dia esempio di arretratezza mentale umana: il latte è specie specifico e siamo gli unici animali che sottraggono secrezione mammaria che spetta ad altri cuccioli!
Ribadisco con fermezza il massimo appoggio al testo della ragazzina pubblicato su Diario Amico, e vi chiedo, se possibile, di farle sapere che non è sola e ha milioni di cittadini e cittadine in Italia dalla sua parte che ripudiano ogni forma di prevaricazione specista.
Distinti saluti.
Nome, cognome, città
Importante:
POTETE FIRMARE QUI la contro-petizione che ho lanciato a favore di Diario Amico e in opposizione a quella che ne vorrebbe il suo ritiro.
[Lanusei] Pena Esemplare per l’Animalicidio del Gattino lanciato dal Ponte
Care lettrici e cari lettori,
come avrete purtroppo appreso dai vari giornali qualche giorno fa in Sardegna, più precisamente a Lanusei (provincia di Nuoro), si è compiuto un atto di inaudita efferatezza nei confronti di un animale.
Vittima innocente di antropocentrica violenza, ignoranza e follia, un gattino è stato lanciato da un ponte da un giovane essere umano – se umano si può definire – mentre altri due ragazzi lo incitavano e lo filmavano durante il vergognoso animalicidio.
Successivamente, le nauseanti immagini del lancio della povera creatura sono state diffuse dai tre ingrati alla vita, probabilmente nello scriteriato tentativo di guadagnare becera popolarità e approvazione.

Grazie proprio ai fotogrammi del filmato circolato in rete, l’identità dei tre vergognosi esseri sarebbe stata individuata. Scatterebbe adesso per loro la denuncia per maltrattamento di animali.
Non è la prima volta che delle persone disdicevoli di giovane età si macchiano di azioni così vili.
La cronaca pullula di notizie simili dove poveri animali soccombono nelle sudicie mani di ragazzini che ancora non hanno imparato come si vive.
Affinché anche questo vergognoso atto non finisca nel dimenticatoio, facendola passare liscia a chi si è permesso di giocare con la sacralità della vita, è necessario fare pressione sulle istituzioni affinché prendano provvedimenti seri e infliggano pene esemplari.
Chiediamo dunque al Sindaco di Lanusei di intervenire prontamente affinché i suoi tre, vergognosi cittadini che hanno compiuto un atto così violento e incivile vengano puniti, e assieme alle famiglie – che hanno palesemente fallito nella corretta educazione morale della prole – vengano rieducate.
Scriviamo numerosissime email.
Mail tipo (testo modificabile, gentilmente suggerito da Alessia Degli Albizzi, volontaria antispecista che salva animali):
Gentile Sindaco Davide Burchi,
Gentile Vicesindaco Maria Tegas (ufficio Cultura e Ambiente)
Gentile Assessore Sandra Eresu (ufficio Istruzione)
Avendo appreso con sgomento dell’animalicidio compiuto nel vostro Comune che ha visto come vittima un gattino lanciato vergognosamente da un ponte da tre giovani cittadini,
con la presente, chiedo che il Comune di Lanusei adotti misure immediate e concrete per:
1) Condannare pubblicamente l’atto di violenza e manifestare il proprio impegno nella lotta contro il maltrattamento degli animali.
2) Collaborare con le autorità competenti per identificare e perseguire i responsabili di questo atroce gesto.
3) Rafforzare le iniziative di sensibilizzazione ed educazione della cittadinanza riguardo al rispetto e alla protezione degli animali.
4)Implementare un piano di controllo e monitoraggio per prevenire futuri episodi di maltrattamento animale.
Io ed altre persone che vi stanno contattando siamo fiduciose che sotto la vostra guida, il Comune di Lanusei possa dimostrare una chiara volontà di agire contro tali atti di violenza e promuovere un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti gli esseri viventi.
Resto in attesa di un Suo riscontro e di conoscere le azioni che verranno intraprese in merito.
Distinti saluti,
Nome, Cognome, Città
Da inviare a:
sindaco@comunedilanusei.it
info@comunedilanusei.it
Grazie a chi spenderà due minuti del proprio tempo per difendere una vita a cui è stata negata l’esistenza.
______
Ps: corre voce in rete che si sarebbero individuate le identità delle tre persone coinvolte, e che la madre di una delle tre avrebbe indicato che il micio era morto.
Anche se così fosse, urge ribadire che i corpi di creature trapassate si seppelliscono con rispetto, esattamente come i propri parenti e amici, e non si lanciano come sassi!













Devi effettuare l'accesso per postare un commento.