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°°[Evento] Dalla Vegefobia al Bullismo @ Firenze 19/04/2019°°
Cari e care followers, siete tutt* all’evento “Dalla Vegefobia al Bullismo: Vegani nel Mirino“ che si terrà il 19 Aprile 2019 ore 19.00 a Firenze presso il Grand Hotel Mediterraneo.
L’evento è organizzato da Progetto Vivere Vegan in collaborazione con il Movimento Hyronista. Tema della serata sarà proprio la filosofia di vita vegan e gli aspetti negativi che può generare in una società basata sullo sfruttamento animale.
E’ certamente in aumento il numero di persone che scelgono di essere vegan.
Ce lo dicono i sondaggi, ma il dato è comunque evidente dai segnali che ci manda la società. Un fenomeno in crescita che sta scatenando reazioni spesso non derivanti da un’attenta valutazione delle ragioni più vere che portano molti a una scelta etica che riguarda la libertà degli Animali dal dominio degli esseri umani.
A chi da fastidio la scelta vegan e perché?
A parlare di questa delicata tematica:
– Carmen Luciano, attivista e vegan blogger di Think Green – Live Vegan – Love Animals
– Guido Giacomo Gattai, filosofo, scrittore e curatore del Festival della Filosofia di Firenze
– Niccolò Bertuzzi, attivista antispecista e ricercatore indipendente
– Marco Reggio, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali della Scuola Normale Superiore

Il mio contributo da relatrice sarà incentrato sulla mia esperienza personale: difendere gli animali con la propria identità nel web infatti non ha portato solo ad un costante impegno per sensibilizzare gli internauti, ma anche la necessità di essere forte abbastanza per affrontare attacchi diretti.
Anni di attacchi diretti mirati a minare la mia opinione antispecista da parte di individui nascosti dietro ad un pc.
Dal bullismo tra i banchi di scuola fino al recente processo in tribunale, vi racconterò di come l’attivismo e l’avere un blog antispecista possono essere azioni scomode.
Guido Giacomo Gattai, che ha fatto sua l’alimentazione veg dal 2009, affronterà invece la tematica dal punto di vista filosofico.
L’odio nei confronti di chi ha scelto di non finanziare più il massacro animale ha dato origine al neologismo “Vegefobia”. Di questa paura nei confronti di coloro che hanno fatto del veganismo il proprio stile di vita ne parlano Niccolò Bertuzzi e Marco Reggio,
curatori del volume “Smontare la Gabbia. Anticapitalismo e movimento di liberazione animale”, Mimesis, 2019.
Dopo la conferenza, alle ore 20.30, gli ospiti della serata potranno gustare la cena vegan proposta dallo Chef Andrea Ragoni del Grand Hotel Mediterraneo.
Menu della cena
- Farro Monococco con cavolo e Mandorle all’olio Extravergine d’Oliva
- “Gramugia della Lucchesia” con carciofi Croccanti
- Macco di fave con Cicoria e Erbe Aromatiche
- Crostata Vegana con Frutti Rossi
- Caffè Espresso
Abbinamento Enologico Incluso compreso le Acque Minerali
Costo della cena a persona € 25
Sarà un’occasione per trascorrere insieme una serata un po’ particolare fra riflessioni e testimonianze, per concludere con il piacere di una cena vegan servita in una location davvero speciale. E sarà anche un modo per trascorrere il venerdì prima di Pasqua, tutti insieme, senza stragi nel piatto.
Vi aspetto dunque venerdì 19 Aprile 2019 presso Grand hotel Mediterraneo Firenze, Lungarno del Tempio, 44.
Incontro a ingresso libero.
Gradita una conferma di partecipazione scrivendo a: info@viverevegan.org.
Per la cena è necessaria la prenotazione entro il 12 Aprile scrivendo a: margherita@viverevegan.org
°° Antivegan Fantastici e Dove Trovarli °°
Domenica 15 luglio ho deciso di pubblicare sulla mia pagina facebook un’illustrazione spassosa raffigurante una principessa Disney intenta ad alzare il dito medio. La prima volta che l’ho vista in rete ho riso per ore. Trovandola stupenda l’ho voluta pubblicare con la seguente frase come didascalia: “quando vuole uscire con te ma mangia gli animali”.

Un po’ di sana ironia non guasta mai, soprattutto se si fa riferimento ad una realtà provata e riprovata: i buffi tentativi da parte di persone non vegane di conquistare chi è vegan.
Chi non mangia animali infatti si sarà almeno una volta trovato coinvolto in un dialogo con interlocutore attacca-bottone intento a giocarsi le carte tipo “anche io amo gli animali”, “di carne ne mangio pochissima”, “sai che ho provato pure io ad essere vegetariano?”.
Frasi “effetto” che a me personalmente fanno sempre un po’ sorridere, ma che comunque rimangono meri tentativi che non vanno a buon fine: credo molto nella condivisione degli ideali in una coppia formata da persone diventate consapevoli autonomamente senza pressioni del partner e reputo sia molto difficile, se non impossibile, amare qualcuno che è causa della morte di altre vite che ami.
La pubblicazione, nonostante non fosse mirata ad offendere nessuno, non è stata particolarmente apprezzata dagli amministratori di due pagine antivegan che hanno pensato di gettare in pasto ai propri utenti uno screen contenente non solo l’immagine, ma anche la mia foto personale.
Il risultato? Commenti sulla mia persona lasciati da individui a me sconosciuti con la presuzione di conoscermi come se avessimo condiviso per anni la merenda all’asilo.
Tutto è partito da “Il Veganimalista Ipotetico”, alias “Alucard Draco”, ossia S.G . Non è stato difficile scoprire l’identità dell’admin. Il caso vuole che abiti nella mia stessa città. Però si sa, avanzare critiche dietro un pc è molto più semplice che muoverle di persona.




Oltre ad aver notato un familiare “Massimo Piscopo”, punto l’attenzione sul commento sarcastico di Federica Gallotta, cosplayer che già tempo fa esternò la speranza di non incontrarmi mai al Lucca Comix da lei frequentato assiduamente (come se l’evento fosse sua esclusiva e come se a me importasse qualcosa della sua persona).


Altri commenti sono giunti nella pagina SCP reloaded grazie ad una condivisione dello screenshot stesso.




Inserite tutte queste belle parole cariche d’amore e di rispetto (mai quanto quello che nutrono per gli animali) posso dire con molto piacere che sono protagonista della mia vita privata e non spettatrice di quella altrui. Purtroppo non si può dire lo stesso di chi ha speso una manciata di secondi del proprio prezioso tempo per ipotizzare, criticare, offendere e screditare la mia persona.
Succede anche questo quando si ha una pagina pubblica dove si difendono i diritti animali? Sì, succede anche questo, ossia che persone annoiate necessitanti di attrazioni forti passino il tempo a bersagliare altre persone di cui hanno un’idea filtrata attraverso delle pagine con scopi ben precisi.
Succede anche di essere definita “mignotta” per il semplice esser contraria allo sfruttamento degli animali. (Offese che vengono fatte passare per “opinioni”).


L’aspetto più incredibile di questo palese cyberbullismo? Gli utenti che, imbattendosi nella mia pagina per criticarmi mossi da odio fomentato, arrivano a dirmi che sono una persona “piacevole con cui parlare” (testuali parole) e scoprono per magia che tutto quell’astio forse forse è parecchio esagerato, se non gratuito.
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Aggiornamento:
Gli odiatori seriali, non contenti del carico di commenti squallidi nei miei confronti, hanno esultato per la chiusura della mia pagina seguita da 17.000 persone a seguito delle loro segnalazioni.



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© Carmen Luciano
Testi e immagini coperti da copyright

















°°Ironia sul Bimbo Vegano Suicidatosi per Bullismo: “Fatto Bene, Pure Merda Addosso”°°
Ott 1
Pubblicato da Carmen Luciano
Si chiama Nicola Pianu l’autore dello sconcertante commento comparso sulla pagina ExtraVegano in risposta al link inerente alla scomparsa di un bambino vegano vittima di bullismo. Il bimbo, Louie Tom Fenton, avrebbe deciso di togliersi la vita sotto il pesante peso dei bulli che da tempo lo deridevano per la sua alimentazione. Le umiliazioni, da verbali, erano passate anche a fisiche: al bimbo infatti i compagni-mostri non avevano mancato di lanciare carne addosso.
Pianu, apprendendo la notizia del suicidio del dodicenne inglese e la modalità di offesa che aveva ricevuto, ha scritto:
<<Fatto bene, pure merda addosso. Tanto i vegani sono fatti di merda>>.
A dare notizia della vergognosa esternazione è stata la stessa pagina ExtraVegano, che ha reso pubblico il commento con uno screenshot.
Bisogna essere davvero delle persone incivili, e degli umani dalla dubbia utilità sociale unita a scarsità d’intelletto, per arrivare a concepire un pensiero così crudele.
I compagni di Louie avrebbero fatto bene a lanciargli carne (animali uccisi) addosso?
Addirittura avrebbero dovuto lanciare “merda” sulla sua persona perché “tanto i vegani sono fatti di merda”?
Chi è vegan è fatto in carne, ossa e sentimenti. Quelli che mancano a chi non ha rispetto per la vita degli animali e dimostra di non averne nemmeno per quella dei propri simili.
Una frase del genere lasciata pubblicamente da un adulto nei confronti di un bimbo che ha compiuto un gesto disperato spinto dallo sconforto è l’ennesimo oltraggio alla sua persona e al suo ricordo.
Mi vergogno immensamente di sapere che una persona come Nicola Pianu esista indisturbata oltraggiando la nostra specie con il suo esempio deturpante.
Non è la prima volta che dalla Sardegna giungono frasi offensive verso chi è vegan. Già qualche tempo fa vi avevo mostrato lo scandaloso linciaggio social di cui fu vittima una ragazza vegana sarda. Linciaggio nato ed esteso da persone del suo stesso luogo.
Come nel caso di Simona Fais, spero che anche stavolta l’ennesimo autore di così tanta cattiveria possa essere punito per le parole che ha avuto il coraggio di spendere.
La vegefobia è una triste realtà che deve essere ostacolata prima che la violenza sugli animali finisca riversata su chi li difende.
Come sempre, mettiamo caso una persona arrivi a dire:
“Come promesso, oggi si fa memoria a #ThinkColCazz: questi sono alcuni esempi di bodyshaming fatti da colei che si atteggia a povera vittima, nei confronti del l’admin di #FamigliaOnnivora.
Credo sia superfluo qualsiasi commento ulteriore, spero solo che la povera vittima autoeletta abbia il buon gusto, rileggendosi, di provare almeno un po’ di vergogna.”
È necessario ricordare che io non ho mai fatto bodyshaming di spontanea volontà. Sono stata vittima di attacchi feroci, mossi da persone che dovrebbero seriamente pensare al benessere del proprio corpo anziché giudicare il mio. Pertanto, la vergogna deve piuttosto provarla chi offende e non accetta di essere offeso a sua volta.
Colgo l’occasione per ricordare cosa è stato detto su di me in un messaggio che mi è arrivato:
“AAA comunicazione di servizio per tutti i sani di mente.
Mi avvisa la regia che Scp Reloaded è saltata a causa di ripetute segnalazioni sul copyright e che, magicamente, è riapparsa subito dopo ma con admin quella giovannona coscialunga della Sbarella, aka il debunker antivegano, aka potrebbe essere anche la mia prima denuncia per stalking.
Inoltre Scp Original è offline per evitare che la munnezza naziveg la scippi ai legittimi proprietari.
Invece Scp Revolution è bloccata, sempre grazie alla senzavita di Carmen V Luciani, aka Sbarella, aka il debunker antivegano, aka fatte na vita che sei patetica, c’hai quasi 50 anni e ancora fai gnegne dietro alle bistecche, copate ebete.”
Ovviamente quanto affermato da Daniele Alessandro è falso.
La sola pagina che gestisco è quella che tutti conoscete e ho provveduto a segnalare post che violavano le normative sul copytight che Facebook ha prontamente rimosso perché è un sito serio che rispetta la proprietà intellettuale.
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Pubblicato su ° Critiche °
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Tag: bimbo vegano si suicida, extravegano, Ironia sul Bimbo Vegano Suicidatosi per Bullismo: "Fatto Bene, louie tom fenton, nicola pianu commento su bimbo vegan suicida, Pure Merda Addosso", vegefobia