Archivio mensile:ottobre 2017
°°[Mailbombing] NO all’Utilizzo di Animali per il Festival Country di Carrara°°
Nel week end del 24-25-26 Novembre 2017 a Carrara avrà luogo il Festival Country, un evento dedicato alla cultura country in pieno stile americano. Previsti in tale occasione ci saranno spettacoli, pranzi, cene, esibizioni e mostre. Come da copione tipico di ogni evento antropocentrico, non potevano mancare gli animali, coinvolti come sempre senza il loro consenso.

Al Country Festival infatti ci saranno decine di cavalli, buoi e vitelli che verranno utilizzati (o sfruttati?) per la realizzazione di spettacoli. Un esempio? La gara di monta dove umani sovrasteranno cavalli per dilettarsi in Team Penning, ossia separare tre vitellini dalla madria, o in Rench Sorting dove il divertimento sta sempre nel rincorrere i vitelli.
L’impiego di animali per il festival viene fatto passare dagli organizzatori che stanno promuovendo l’evento come qualcosa di elettrizzante, divertente, entusiasmante.


Sono sicura che non avrebbe tutte queste esagerate qualità se fossero le persone a trasportare in groppa i cavalli, e se ci fossero dei ragazzini a dover scappare terrorozzati nel “gioco” di essere rinchiusi o afferrati con le corde.
Tutto ciò è davvero vergognoso. Nel XXI secolo siamo ancora qui ad assistere ad eventi dove gli animali vengono tirati in ballo senza il loro consenso.
Il Country è bello? La cultura americana è affascinante? Ben vengano le iniziative di tipo culturale, ma che gli animali vengano lasciati in pace.
Vi invito pertanto a riflettere bene prima di partecipare ad eventi simili e ad inviare una mail di dissenso agli organizzatori di tale festival.
“Gentile organizzazione di Festival Country, ho letto del vostro evento previsto a Carrara e non posso non scrivervi questa email per esternarvi il mio disappunto. Credo che nel 2017 si possa essere in grado di organizzare qualsiasi cosa con un minimo di rispetto per l’ambiente e i suoi abitanti. Obbligare dei cavalli ad essere sovrastati sulla schiena, non è rispetto. Obbligare dei vitelli a scappare dalla paura per allontanarli dai loro simili, “la mandria”, non è rispetto. Far stare per propria volontà degli esseri viventi in mezzo a una folla di persone vuol dire non tener di conto delle loro necessità. Significa calpestare la loro natura tranquilla e mansueta, necessitante di altrettanta tranquillità, per mero piacere personale. Trovo pertanto gli spettacoli ranch previsti davvero di pessimo gusto e carenti di etica. Vi invito, se proprio adorate il Country, a limitarvi a portare a Carrara lo stile americano senza importare anche la sottomissione animale, perché non è niente di cui vantarsi o andar fieri. Manca un mese al Festival, avete tutto il tempo per modificare le tre giornate. Si possono intrattenere gli spettatori con mille altre attività. Quelle dove ci si diverte sul terrore e sull’assenza di libertà altrui non dovrebbero nemmeno esser pensate. Vi esorto dunque a rendere il vostro evento piacevole per tutti, animali e umani. In alternativa, se deciderete comunque di mettere in scena il triste spettacolo del dominio umano sugli animali sarà mia premura disertare il vostro evento, invitando amici, parenti e conoscenti a fare altrettanto.
Nome, Cognome, città”
Da inviare a: francesca@festivalcountry.it , federico@festivalcountry.it
Sul sito www.festivalcountry.it potrete trovare altri recapiti e informazioni.
Grazie, come sempre, per il vostro contributo e per il dare voce agli animali che non possono difendersi.
Carmen
°°Anatra Cade dal Tir che la Trasporta al Macello: muore tra le Braccia di Chi la Raccoglie°°
È successo lunedì 16 ottobre a Noceto (Parma).
Mentre un camion di trasporto animali vivi viaggiava di sera su una strada, di punto in biaco insieme al vortice di piume è caduta all’esterno e sull’asfalto una delle creature trasportate e rese merce dall’industria alimentare: un’anatra.
Proprio dietro al camion, all’interno della sua auto, viaggiava la bodybuilder vegan Rosalinda Iodice, che nel vedere la triste scena è subito corsa a recuperare il volatile ferito.
“C’erano piume ovunque” ha detto Rosalinda riferendosi al camion.
Portata a casa e messa al caldo, l’anatra è morta poco dopo fra le sue braccia. Particolarmente toccanti sono state le sue parole condivise sul profilo facebook:
“A volte il destino è così bizzarro.. Tra le migliaia di persone che potevano esserci dietro quell’immenso tir di gabbie piene di anime, c’ero io! Si proprio io. Vi seguivo con il cuore in gola, attonita dinnanzi alla crudeltà umana. E poi tu che sei caduta al centro di una strada buia…
Mentre le macchine sfrecciavano ho incrociato i tuoi occhi, senza nemmeno esitare un istante mi sono letteralmente lanciata al centro della strada. Posso solo immaginare la tua storia, il tuo dolore e di quello di tutte le altre anime in corsa verso il macello. Tutta bagnata e sporca di feci sei morta tra il calore delle nostre braccia ❤”
Un orribile destino, quello degli animali reputati da macello. Allevati come schiavi, costretti a vivere una vita a metà fatta di privazioni e negazioni, ed infine condotti verso la morte. Un destino che non è riportato da nessuna parte in natura, ma che gran parte dell’umanità pretende sia verità suprema in nome dell’egoismo, della cattiveria, della più terribile assenza di empatia.
Nella sua vita sfortunata, questa piccola esistenza ha avuto il privilegio di poter morire fra le braccia di persone piene d’amore, lontano dalle mani insanguinate di chi spezza letteralmente l’esistenza altrui. Il suo corpo verrà ridato alla natura. La sua tomba sarà la terra, e non le viscere umane.
Chissà se potranno mai perdonarci, gli animali, per tutto il male che gli stiamo facendo. A patto che esista un modo per chiedere scusa.

















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