Archivio mensile:agosto 2023

°°Caccia come “Sport”: Il Vergognoso Comunicato della Chiesa S. Michele Arcangelo di Avaglio°°

Care lettrici e cari lettori,
nella giornata di martedì 29 agosto si è letteralmente scatenata l’opinione pubblica contro l’iniziativa di benedire i fucili dei cacciatori organizzata dalla Chiesa di S. Michele Arcangelo di Avaglio (PT).

Sono stati centinaia i messaggi che il parroco, Don Alessio Biagioni, ha ricevuto da parte di persone credenti e non credenti in difesa degli animali e contrari alla benedizione di strumenti di morte.

Alle dieci di oggi, sulla pagina Facebook ufficiale della Chiesa in questione, non è mancato il comunicato del parroco: non meno grave dell’iniziativa stessa.

Secondo Don Alessio Biagioni l’iniziativa sarebbe stata proposta come “momento di preghiera con cui cominciare una attività sportiva a cui sono affezionati molti parrocchiani e tante persone che frequentano il loro territorio“. In poche parole, un momento di preghiera per chiedere protezione al “signore” per quando gli strumenti di morte verranno usati per spargere sofferenza, dolore, violenza e interruzione della vita nei boschi e nelle campagne.
Don Alessio Biagioni nel suo comunicato ha definito più volta la caccia uno “sport“.
Una visione antropocentrica dove gli animali sembrano non essere altro che un bersaglio privo di diritto alla vita.

Trovo queste parole intrise di stucchevole supremazia sugli animali, e carenti di reale rispetto per ogni forma di vita. La caccia NON È UNO SPORT. Lo sport coinvolge sportivi e sportive ed è mirato al benessere fisico e mentale, è un’attività ricreativa dove si può socializzare e star bene.
La caccia è un’attività dove, con l’uso di un’arma da fuoco, si perseguita delle creature innocenti che non possono difendersi con le proprie capacità fisiche naturali.

La caccia è una VERGOGNA della nostra società, e ogni anno arreca danno non solo alle vittime animali, ma anche alle persone.
Nell’anno venatorio 2021/2022 sono morte ben 24 persone, raggiunte da colpi che avrebbero dovuto negare la vita a creature non umane.
Queste 24 persone avevano tutto il diritto di esistere, come lo dovrebbero avere tutte quelle esistenze braccate, perseguitate, sparate, ferite, fatte morire nel peggiore dei modi.

La caccia è una realtà immorale sebbene legale, che non merita alcuna benedizione.
Chiedere protezione ad un dio prima di andare a seminare morte nella natura è un affronto alla ragione umana.

Spero che Don Alessio Biagioni e tutti i suoi fedeli parrocchiani armati che ammazzano animali innocenti imparino presto cosa significa esistere in modo non violento verso il creato.


“Quando un essere umano uccide un animale per mangiarlo, soffoca la propria aspirazione alla giustizia. L’uomo invoca misericordia, ma è incapace di manifestarla agli altri.
Perché allora dovrebbe aspettarsi la misericordia di Dio?
Non è giusto aspettarsi qualcosa che noi stessi non siamo disposti a dare”

Isaac Bashevis Singer ~
Premio Nobel per la Letteratura, 1978




°°Avaglio (PT): Vergognosa Benedizione dei Fucili nella Chiesa S. Michele Arcangelo°°


Care lettrici e cari lettori,
quando è arrivata la locandina di un vergognoso evento di cui sto per parlarvi ho fatto fatica a credere che fosse reale. Speravo, con tutta onestà, che la benedizione dei fucili organizzata dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di Avaglio (PT) per l’apertura dell’anno venatorio 2023/2024 fosse uno scherzo di qualche perditempo esperto di grafica. Invece no.

Facendo una breve ricerca online ho rintracciato il numero collegato alla parrocchia, un telefono cellulare. Mi ha risposto un uomo, al quale ho chiesto se fosse reale la benedizione dei fucili in data 3 settembre di quest’anno.

“Sì, sì, certo. Benediciamo i fucili dei cacciatori, più che altro i cacciatori ecco”.
La mia risposta è stata “quindi benedite gente che ammazza il creato?”.
L’uomo, un po’ perplesso, mi ha chiesto “in che senso il creato?”.
Il creato, gli animali, secondo la vostra visione non li ha creati dio?
Ma sono uccelli, mica sono uomini” mi ha risposto l’uomo.
Dopodiché, al tentativo di spiegargli che gli uccelli hanno pari diritto di esistere degli esseri umani (DONNE e uomini, non solo uomini) l’essere a immagine e somiglianza del suo dio ha riagganciato il telefono, borbottando che non aveva tempo da perdere dietro queste cose.

Dal momento che difendere la vita non è mai una perdita di tempo, ma anzi, è il modo più nobile per impiegare la propria esistenza terrena invece di stare a pregare, eccomi a parlarvi di questa agghiacciante iniziativa.

Il binomio chiesa-specismo colpisce ancora.



Domenica 3 settembre 2023 dopo la “santa messa” (santa, certo) verranno benedetti i fucili e gli individui che dal mese di settembre passeranno parte delle loro giornate a perseguitare animali innocenti per tentare di negargli la vita.

È difficile esprimere a parole il disgusto che provo per questa iniziativa.
I fucili, come tutte le armi, sono strumenti di morte che possono solo essere maledetti, e non certo benedetti, per il male che arrecano, per la sofferenza e la violenza che infliggono.

I poeti romantici inglesi avevano visto bene, già duecento anni fa: la Chiesa come istituzione ha gli altari sporchi di sangue innocente.

Da parte mia, esprimo pubblicamente tutto il mio biasimo nei confronti di questa parrocchia, nei confronti di quelle che organizzano eventi simili e verso quegli umani che non hanno ancora compreso che gli animali vanno RISPETTATI, e che LEGALE NON È SEMPRE SINONIMO DI MORALE.

Se anche voi desiderate far sapere al prete, alla parrocchia, e a quegli individui che ancora seguono la chiesa cosa ne pensate, potete inviare un messaggio di protesta indirizzato a:

sanmichelearcangeloavaglio@gmail.com

Testo che ho inviato alla parrocchia, copiabile o modificabile, a vostra disposizione:


Gentile Chiesa di San Michele Arcangelo,

ho appreso che domenica 3 settembre 2023 presso il vostro luogo di culto avverrà la benedizione dei fucili dei cacciatori in occasione dell’apertura dell’anno venatorio 2023/2024.
Vi invio questa email per portare alla vostra attenzione il mio punto di vista contrario a ogni forma di violenza nei confronti di qualsiasi creatura esistente.
Credo che la caccia sia una delle vergogne umane più orribili, e credo anche che pensare di benedire delle armi create col solo intento di negare la vita a esseri indifesi non lo sia di meno.
Come può un’istituzione come la vostra, che tanto professa di seguire devotamente i 10 comandamenti, non rendersi conto che nel Quinto debbano essere inclusi anche gli animali?
NON UCCIDERE: una frase imperativa così semplice e chiara da capire.
Mi rincuora sapere che le persone che seguono la vostra istituzione siano sempre meno, perché non abbiamo bisogno di realtà speciste che dicono di agire per il bene e poi non condannano barbarie verso gli animali.
E che non si tiri in ballo il fatto che la caccia sia legale: quante azioni immorali sono state legali, nelle epoche passate? La vostra “santa” inquisizione dovrebbe saperne qualcosa.
Gli animali sono creature che esistono sul pianeta che ospita anche noi, sono anime libere, non sono di nostra proprietà!
Hanno tutto il diritto di vivere, liberamente, senza che degli esseri umani li reputino così inferiori da credere di disporre della loro vita o addirittura della loro morte.
Vi invito a smettere di credervi superiori alle altre specie, e a imparare a coesistere con tutte le forme di vita che accoglie la natura che hanno lo stesso vostro diritto all’esistenza!


Nome, Cognome, Città


Oltre ad inviare una mail di protesta, vi esorto a prendere le distanze dalla chiesa facendo richiesta di sbattezzo. Allontanarsi formalmente da un’istituzione simile è doveroso non solo per libertà antropologica ma anche – come potete vedere – come segno di rispetto per gli animali.

→ Scopri come effettuare lo Sbattezzo



Aggiornamento al 30 agosto 2023:
Il parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo ha risposto alle centinaia di email ricevute con la seguente agghiacciante dichiarazione. Clicca QUI.

°°Palio di Siena Patrimonio Unesco? NO, Anacronistico Evento Specista del XXI Secolo°°

Care lettrici e cari lettori,
mercoledì 16 agosto 2023 si è tenuto nuovamente il Palio di Siena dedicato all’Assunta con le sue consuete corse con i cavalli, un evento specista sostenuto dalla Chiesa che solo una pandemia era riuscito a interrompere, e non per rispetto degli animali ma per antropocentrica ‘tutela della salute umana’.

Nonostante le proteste e gli insistenti inviti di associazioni animaliste, cittadine e cittadini a smettere di far correre gli animali coinvolti contro la loro volontà, riconvertendo la corsa in altra gara con soli umani consapevoli e consenzienti, nella Piazza del Campo la gara dei fantini sulla schiena dei poveri cavalli si è tenuta lo stesso.

Il cavallo assoggettato dalla Contrada della Giraffa, Abbasantesa, ha subito un infortunio gravissimo. Come spiega IHP Italian Horse Protection, l’animale si è spezzato l’anteriore destro.
Il momento in cui l’arto si rompe si vede perfettamente nelle immagini trasmesse in diretta televisiva, mentre non è visibile il momento in cui si è infortunato Antine Day, il cavallo dell’Istrice”, dice Sonny Richichi, presidente dell’associazione.

“Si tratta di un infortunio terribile e le stringate comunicazioni ufficiali del Comune di Siena ci lasciano perplessi. Il Comune si limita a dire che sono “perfettamente riusciti gli interventi di riduzione delle fratture”. Abbiamo guardato il video al rallentatore più volte e con il fermo immagine: si vede chiaramente il momento in cui l’arto si spezza. È un infortunio di estrema gravità. La missione statutaria di IHP è difendere gli equidi e il loro benessere. Riteniamo pertanto di avere titolo ad essere informati con trasparenza e nel dettaglio su entrambi gli infortuni che si sono registrati al Palio di ieri e sulle attuali condizioni di salute degli animali. Chiediamo quindi al sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, di adoperarsi perché la Clinica Veterinaria il Ceppo mostri i referti di entrambi gli interventi e fornisca informazioni sulla convalescenza. Sarebbe un importante segnale di trasparenza e di corretto dialogo istituzionale con chi, come noi, ha evidentemente posizioni diverse ma svolge un ruolo che interpreta attivamente il sentire di numerosi cittadini”, ha così concluso il presidente di IHP.

L’associazione ha condiviso anche il video che riprende il momento in cui il cavallo si spezza l’arto. Le immagini sono davvero forti, tolgono il respiro e mettono a dura prova la sensibilità di chi soffre al solo pensiero che questi animali siano utilizzati per un motivo così futile come una corsa medievalistica circondata da interessi economici.
Video QUI.

In un secondo comunicato, IHP ha spiegato:
“abbiamo chiesto alla sindaca di Siena Nicoletta Fabio di mostrare con trasparenza i referti della clinica sui cavalli Abbasantesa e Antine Day (quest’ultimo non appare nel video) che sono stati portati in clinica e operati dopo la corsa del 16 agosto. In particolare, Abbasantesa aveva subito la frattura completa di un anteriore, come si vede in questo video: vista la gravità dell’infortunio, non ci basta lo striminzito comunicato diffuso ieri da Comune. Oggi abbiamo scritto via PEC rinnovando la richiesta, visto che non ci è arrivata alcuna risposta.
Intanto vi invitiamo a scrivere al Comune e alla Regione cosa pensate a proposito della malsana idea di chiedere di fare diventare il palio “patrimonio UNESCO”.

Come se non bastasse la gravità del fatto che a Siena si continua a utilizzare in modo innaturale i cavalli (gli animali non esistono al mondo per far sollazzare gli esseri umani) infatti, ha dato il suo imbarazzante contributo il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, dal quale non mi sento in nessun modo rappresentata, esternando che al Palio di Siena serve il riconoscimento come Patrimonio dell’Unesco.
Una vera vergogna pensare che un atto di mera subordinazione di meravigliosi animali a quella fetta di umanità specista a cui fanno parte istituzioni, organizzatori e folla acclamante possa essere un patrimonio educativo e da proteggere.

Foto: Ansa



L’invito dell’associazione IHP Italian Horse Protection, che sostengo attivamente attraverso questo articolo, è quello di controbattere a queste affermazioni con una mail di dissenso per far comprendere che non solo non desideriamo che il palio diventi patrimonio Unesco, ma che pretendiamo si smetta di utilizzare animali per la sua realizzazione.


Email da inviare a:
sindaco@comune.siena.it
eugenio.giani@regione.toscana.it

Testo:

Gentile Nicoletta Fabio,
Gentile Eugenio Giani,

ancora una volta nella Piazza del Campo a Siena delle povere creature si sono ferite a causa della condanna che pende sulla loro esistenza: correre per farvi divertire, e per tenere in piedi gli interessi del vostro palio.
Scrivo questa e-mail di dissenso promossa dal blog animalista Think Green • Live Vegan • Love Animals accogliendo l’invito dell’associazione IHP Italian Horse Protection a manifestarvi il mio pensiero in merito.
Il palio potrà anche essere un evento suggestivo con i suoi richiami storici a epoche passate, ma è a tutti gli effetti un chiaro esempio di specismo e di come l’essere umano si appropri del corpo degli animali per interesse personale, incluso quello ludico.
Il fatto che una pandemia abbia bloccato le corse e non l’empatia, dice molto sulla vostra etica.
Nonostante i 43 cavalli che hanno perso la vita nelle edizioni passate, nonostante le costanti proteste che giungono da ogni parte d’Italia, voi continuate imperterriti le vostre azioni che subordinano gli animali che sono coinvolti, e li incatenano alle vostre antropocentriche volontà.

Siamo stanchi e stanche di vedere cavalli scivolare, ferirsi, spezzarsi le ossa del collo, delle zampe mentre degli uomini li sovrastano con una frusta in mano. Frusta realizzata in pene di vitello essiccato, come indicato sul sito ilpalio.siena.it: una duplice vergogna.
Siamo inorriditi e inorridite ogni volta che ci giunge notizia di un nuovo infortunio, o di una nuova eutanasia perché “i cavalli sono animali delicati e se si feriscono a volte non sono recuperabili”.
Ed è inutile che cerchiate di edulcorare gli incidenti che avvengono in quella maledetta piazza con le cure che destinate a quelle creature domate che finiscono nelle vostre mani: è il minimo che possiate fare, curarle, ma potete far di meglio.
È necessario che SMETTIATE una volta per tutte di avvalervi del loro utilizzo per le vostre eticamente discutibili usanze e tradizioni. È necessario che realizziate in maniera definitiva che i cavalli non sono presenti al mondo per servirvi, farvi divertire e per intrattenere umani che mai vorrebbero prendere il loro posto.
Siamo qui a dirvelo da anni, e continueremo a oltranza finché questa gara che si gioca sulla schiena, sulla salute e sulla vita di questi meravigliosi animali non cesserà.

Patrimonio nell’Unesco?
NO, vergognoso esempio di assoggettamento, di violenta supremazia umana su una specie animale che nel XXI secolo non dovrebbe più esistere.

Saluti.

Nome, Cognome, Città



Ringrazio tutte le persone che vorranno prendere parte attiva a questa protesta,
inviando una mail col testo sopra indicato o scritta di proprio pugno.


Carmen.


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