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°° Dalla Francia arriva una petizione per punire Gianfranco Vissani °°

Le parole cariche di disprezzo dello chef Gianfranco Vissani nei confronti delle persone vegan
dallo studio del programma “In Onda” (La7) hanno fatto il giro del mondo.
La frase shock “I vegani? Io li ammazzerebbe tutti”
( in italiano: “i vegani? Io li ammazzerei tutti”, n.d.r) ha colpito e offeso moltissime persone dallo stile di vita etico, anche fuori dall’Italia.


E’ proprio per la sua sfacciata mancanza di rispetto che, addirittura, dalla Francia è da poco partita una petizione affinché il personaggio televisivo venga punito per quanto espresso ai microfoni del programma.

La raccolta firme è stata avviata dal regista Magà Ettori sul sito petitions24.net.
Questo è quanto si può leggere nell’articolo pubblicato dall’artista sul proprio blog personale:

 

 

 

Genocidio dei vegani, boicottaggio

boycott de Gianfranco Vissani (Magà Ettori - Blog)Il 19 agosto, ospite della trasmissione  » In Onda  » sul canale italiano LA7, lo chef stellato Gianfranco Vissani ha dichiarato: « I vegani sono una setta, sono come i Testimoni di Geova,  » prima chiamata a titolo definitivo al genocidio :  » E intendo i vegani e non i vegetariani. Quello che vorrei fare con i vegani ? Io li ucciderei tutti. « 

È sorprendente come un personaggio pubblico possa liberamente esprimere una tale quantità di menzogne e stupidaggini in un canale televisivo senza rischiare una denuncia.

Mentre gli altri chef presenti in trasmissione si sono indignati per i suoi commenti, chiedendogli di non dire « sciocchezze in TV”, La7 non si è minimamente degnata di scusarsi per l’ospite. È sempre sorprendente sentire la voce dell’orgoglio, la voce della demagogia, la voce dell’intolleranza chiamata genocidio. Gianfranco Vissani chi è per arrogarsi il diritto di giudicare e il diritto di uccidere ? Chi è Gianfranco Vissani per offendere l’onore di milioni di persone sul pianeta con i suoi deliri mediatici ? Nessuno! Un fenomeno da baraccone al quale è stato dato un microfono da La7. L’emittente ha così una sua parte di responsabilità nella vicenda.

Le osservazioni di Gianfranco Vissani sono prive di motivazioni. Invitano al massimo a mettere in discussione i rischi di un cuoco quando è sovraesposto mediaticamente e quando frequenta troppo assiduamente i macelli. Il lavoro della carne e il taglio della carne animale non sembrano essere senza conseguenze per le capacità intellettuali di chi le pratica intensamente. A meno che non invertiamo il problema. Criminologi sottolineano spesso il legame tra un comportamento violento e maltrattamenti di animali.

A meno che, la violenza e la volgarità di Gianfranco Vissani, non siano che una ricerca di visibilità mediatica. L’ex star della tv italiana degli anni ’90 da così tanto tempo vaga attraverso il labirinto dei talkshow, che il suo giudizio è indubbiamente alterato.

Qualunque siano le cause del suo scivolone, la nostra prima reazione è di boicottare tutte le attività commerciali di Gianfranco Vissani (ristoranti, programmi televisivi, libri…). È stato squalificato dai suoi commenti oltraggiosi e per inneggiare all’omicidio. Non si può stigmatizzare e discriminare milioni di persone, mettere un bersaglio sulla schiena di una comunità senza pagarne le conseguenze.

È tempo di reagire. Sappiamo che il caso di Gianfranco Vissani non è isolato. Il problema della vegefobia si sta intensificando in tutti i continenti. Stigmatizzazione, esclusione, satira o l’inferiorizzazione di persone che praticano il vegetarismo, il veganismo e l’antispecismo, stanno diventando sempre più comuni in Europa, negli Stati Uniti, passando per l’Asia e la vetta dell’Everest.

Queste pratiche sono tutte eseguite da lobby industriali che traggono profitto dallo sfruttamento degli animali, per l’ignoranza di molti.

Coloro che denunciano questa corsa al profitto, chi rifiuta lo sfruttamento cinico dei deboli, coloro che affermano che la convergenza delle lotte tra il rilascio di esseri umani e non umani, quelli che confutano il saccheggio delle risorse naturali, questi sono sistematicamente emarginati ed esclusi.

Le leggi vengono approvate tutti i giorni nei cinque continenti per proteggere gli interessi dell’industria. Come ad esempio la proposta di legge della deputata Elvira Savino, scritta con la chiara intenzione di stigmatizzare la comunità vegana in Italia e che potrebbe essere servita su di un piatto d’argento agli industriali della zootecnia. Leggi fangose e xenofobe oggi sono echi in Italia, ma non solo.

Pertanto, noi vegani, cittadini del mondo, solennemente ci appelliamo ad altri vegani, vegetariani, animalisti, antispecisti, e più in generale a tutte le donne e agli gli uomini con la possibilità di boicottare tutte le attività commerciali di Gianfranco Vissani in tutto il pianeta e chiedere al canale italiano La7 una condanna all’ospite del programma  » in onda  ».

Petizione indirizzata a Urbano Cairo proprietario dell’emittente televisiva La7.

 

Magà Ettori, Dublin, 20/08/2016 in collaborazione con paroledanimaux.com/

[ Traduzione : Carmen Luciano e ExtraVegano ]

 

Chiunque voglia unirsi a Magà Ettori affinchè vengano presi provvedimenti per quanto detto dallo chef italiano, può firmare la petizione cliccando QUI.

 

°° I tatuaggi possono essere vegan? La risposta di un tatuatore °°

Non capita raramente di sentirsi dare degli incoerenti se si è vegani e tatuati da parte di persone che cercano il puntiglio pur di screditare l’etica altrui.
C’è chi ancora pensa che negli inchiostri ci siano ingredienti animali o che essi siano per forza testati su animali, anche se non gli importa molto delle altre specie.

Per chiarire la questione e mettere fine a questa infinita diatriba ho pensato di intervistare un tatuatore che di sicuro saprà esserci d’aiuto.

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Michele Paolillo Tattoer è un ragazzo vegano di 27 anni.
Ha intrapreso il percorso del rispetto per gli animali 3 anni fa, diventando infine vegan.

Per un anno e mezzo ho avuto alti e bassi, mi nascondevo dietro la scusa della “salute” poi quando ho capito realmente come stavano le cose e ho preso coscienza ho deciso di eliminare totalmente carne e pesce. A gennaio di quest’anno ho eliminato tutto, inclusi i derivati animali, perché mi so reso conto che essere vegetariano non era abbastanza ed è una scelta incoerente se lo fai per etica

Michele oltre alla passione per gli animali ha quella per i tatuaggi, tanto da aver fatto dell’arte del tatuare il suo mestiere.

  • Quando è nata la tua passione per i tatuaggi? 

    <<Eh… questa è una passione che mi porto dietro sin da piccolo, da quando mio padre è tornato a casa con il suo primo tatuaggio. Ne sono subito rimasto affascinato.
    Avevo all’incirca 9 anni, adesso ne ho 27. Fate un po’ il conto… 😊😊😊 >>

  • Si dice spesso che i tatuatori in fase di apprendimento provino a tatuare sulla pelle dei maiali. In parte è vero, in parte no. Tu come hai fatto pratica? 

    <<Purtroppo accade ma non sempre. Adesso esiste la pelle sintetica che è molto più comoda, non sporca e non puzza! Quando ho iniziato a tatuare non avevo ancora abbracciato lo stile di vita vegan ( solo adesso me ne pento tantissimo) e quindi le prime prove le ho fatte sulla cotenna dei maiali. Ho davvero i sensi di colpa. Non nascondo che mi faceva molto schifo la cosa. Poi diventando vegan ho iniziato ad utilizzare la pelle sintetica ed ho proseguito con quella.>>michele paolillo 1

  • Spesso chi è vegan e ha tatuaggi viene definito incoerente. Negli inchiostri ci sono ingredienti animali? 

    <<Chi dice ciò, purtroppo non sa di cosa parla ed è ,ahimè, un ignorante.
    C’è chi parla tanto per buttare fuori aria. Oggigiorno sempre più brands utilizzano ingredienti di origine vegetale!
    Io dico sempre che in un’epoca come questa, l’ignoranza è una scelta.
    Non ci vuole niente a fare delle ricerche per informarsi meglio
    e tutti le possono fare!>>

    michele paolillo4

  • Quali inchiostri usi? Puoi mostrarci l’etichetta? 

    <<Io uso gli inchiostri neri “Panthera Ink“, quelli a colori “Eternal” ed “Intenze“. Per quando riguarda le etichette, non ho capito perché, non mostrano nessuna dicitura Vegan. Ho eseguito delle ricerche e sui loro siti ufficiali invece dichiarano che tutti i colori sono vegan-friendly, tranne il marchio “Panthera ink” che ha il sito in costruzione. Proprio per questo motivo ho inviato una mail per chiarire questo dubbio e mi hanno garantito che gli ingredienti sono 100% vegetali.
    Dietro al contenitore c’è la dicitura “non testato sugli animali”.
    Oltre ai colori consiglio ai lettori di stare attenti alla crema che si usa durante l’esecuzione del tatuaggio. Solitamente si usa vaselina ma oggi ci sono prodotti vegan come “Hustle Butter Deluxe“.
    Bisogna stare attenti anche alla crema per trasferire lo stencil: io uso “Stencil Stuff” e sul contenitore c’è la dicitura vegan-friendly.>>

Insomma, si può tranquillamente decidere di decorare per sempre la propria pelle senza arrecare sofferenza agli animali.
L’importante è controllare sempre le etichette dei prodotti e soprattutto affidarsi a professionisti etici del tatuaggio.

Ringrazio Michele Paolillo Tattooer per la disponibilità concessa e vi invito a visitare la sua pagina ufficiale cliccando QUI . 🙂

°° Vegan MakeUp: Nuovi Pastello Wild Eyes Neve Cosmetics °°

Care eco-bio vegan make-up addicted, c’è una novità in arrivo!
Anzi, ben quattro!
Sono i nuovi pastelli occhi Neve Cosmetics della collezione estiva”Wild Eyes“.
Ispirati ai colori di quattro animali, hanno un pigmento intenso e un finish opaco.
Vediamoli insieme 🙂

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  • Armadillo

Color carta da zucchero a sottotono ceruleo. Perfetto bilanciamento tra grigio e azzurro, sorprendentemente facile da abbinare. Ideale per far risaltare gli occhi castani e verdi.

 

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  • Kea

Lussureggiante verde smeraldo scuro. Modulabile e sfumabilissimo, per smokey eyes dal sapore tropicale.

 

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  • Narwahl

Il blu ciano più puro e squillante, ispirato al leggendario unicorno di mare. È un colore primario, per questo si presta particolarmente bene anche ad essere miscelato o utilizzato come base per altri colori.

 

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  • Quokka

Marrone nocciola caldo a sottotono senape dal finish opaco. Un colore solare e versatile, che sottolinea l’occhio con morbidezza.

Quokka, Kea, Armadillo e Narwahl saranno disponibili su nevecosmetics.it e in tutti i migliori negozi bio sia fisici che online a partire dal 22 luglio.

 

 

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