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°°Bientina (PI): Gatto in Terapia Intensiva dopo un Calcio Ricevuto. Si Cercano i Responsabili°°
Cari lettori e care lettrici,
con questo articolo voglio mettervi al corrente di un fatto gravissimo accaduto a Bientina, un paese della provincia di Pisa, e che ha come sfortunato protagonista un giovane gatto finito in terapia intensiva con l’addome distrutto.
A parlarmi di questa triste vicenda è Elisa Fiorito, la ragazza che lo ha adottato qualche anno fa, e che sgomentata si domanda da giorni come mai così tanta violenza verso una creatura indifesa come il suo gattino Mouse.

Tutto è successo giovedì 1 dicembre 2022 a Bientina (PI), nel quartiere di Contrada Viarella. Una zona ritenuta tranquilla, tanto da portare Elisa Fiori a lasciare libero di giorno in Via Palladio il suo micio, che la sera torna a dormire a casa. Qualcuno quel pomeriggio deve averlo colpito violentemente. Un colpo così forte da arrivare a lesionargli tutto l’addome. Alle ore 19 l’animale è rientrato a casa in condizioni preoccupanti, in uno stato di forte sofferenza. Elisa è subito corsa alla clinica Anicura di Fornacette (PI) dove il gatto è stato visitato dallo staff veterinario. Si è subito ipotizzato a un calcio ricevuto, sferrato da qualcuno.
È stato necessario intervenire d’urgenza ricostruendo per intero e chirurgicamente l’addome dell’animale.
Da quella sera il micio è attaccata a una flebo e a un catetere, in terapia intensiva, costantemente monitorato.
“Il mio gatto ha molta fiducia nelle persone, è molto socievole, si avvicina per ricevere coccole quindi penso che il colpo gli sia stato inferto a tradimento” spiega Elisa. “Parlando coi miei vicini stanno venendo fuori certe situazioni.. c’è un clima di preoccupazione generale. In molti abbiamo degli animali domestici, e i gatti sono spesso tenuti in libertà. Siamo preoccupati per loro. Si sente parlare di baby gang su Bientina, già segnalate tra l’altro, che commettono maltrattamenti sugli animali oltre ad atti vandalici”.
Ed è proprio su queste baby gang che si stanno focalizzando i sospetti di Elisa.
“Io non ho prove di niente e di nessuno per cui non posso fare nomi e non so come sia andata” continua a spiegare, “ma voglio denunciare questo episodio perché è un reato. Il mio spirito civico e il mio senso di giustizia mi impongono di segnalare tutto ciò che confligge coi valori di legalità e rispetto umano, verso qualsiasi essere. Forse mi chiedo se non sia il caso di fermarci a riflettere o far riflettere l’opinione pubblica su questi valori e far capire che questi sono casi di criminalità”. Perché chi fa del male agli animali, mi spiega, può farlo anche agli esseri umani.
Elisa fa riferimento poi a casi di violenza sulle altre specie, spettacolarizzati con pubblicazioni social per ottenere visualizzazioni, commenti e likes:
“Trovo gravissima la moda dei video dei calci dati ai gatti, pubblicati poi su Tik Tok. È gravissimo sapere che il tuo figlio a quattro zampe (per molti di noi questi animali sono come figli, per me Mouse è come un figlio) venga minacciato di essere ammazzato oppure venga preso a calci mortalmente per fare spettacolo sui social. Ammazzare un gatto non può essere un gioco, prendersela con l’animale del vicino non può essere un gesto da lasciare cadere indifferenza“.
Chiunque sia stato, è un gesto infimo, da vigliacchi, che deve essere punito severamente.
Elisa ha segnalato quello che ha vissuto il suo gatto ai Carabinieri, ha contattato il Sindaco del suo paese e allertato le associazioni animaliste del territorio e nazionali. Ciò che desidera, oltre a vedere riprendersi e ritornare a casa il suo micio, è trovare il o i responsabili di questo vile gesto che ha condannato Mouse a un intervento delicatissimo per ricomporre le sue interiora.
“Non è possibile che dobbiamo chiudere in casa i nostri animali per paura che persone simili possano fargli del male, non è giusto che loro stiano chiusi e gli altri liberi e indisturbati di fare del male”.
Mi unisco allora pubblicamente all’appello di Elisa Fiorito, mamma di Mouse:
se qualcuno a Bientina avesse visto qualcosa, o sapesse qualcosa su chi può aver ridotto in queste condizioni il suo micio che rischia di morire, mandi una mail a info@carmenluciano.com
Mouse è un micio maschio a pelo corto, simil certosino.
Vi ringraziamo per il vostro aiuto.

7 dicembre 2022
𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐒𝐔 𝐌𝐎𝐔𝐒𝐄
Elisa Fiorito, la sua mamma umana, fa sapere che “è stato dimesso questa sera. Per tre settimane deve stare il più fermo possibile per via dei punti. Poteva andare peggio se il colpo fosse stato un po’ più in alto. Ad ogni modo per vari giorni sono stata in ansia perché è sempre a rischio. Adesso è fuori pericolo, ma il trauma è stato importante in quanto ha perso completamente la parete addominale, i suoi muscoli e la sua struttura.
Potrebbe rimanere zoppo, e mi dicono che per come era arrivato va bene così. Quello che mi preoccupa è che mi dicono che un gatto cosi dovrà vivere da ora in avanti in casa. Io nutro invece la speranza che possa recuperare..”
→ Sulla ricerca dell’autore del gesto incivile ne ha parlato anche il quotidiano online Il Cuoio in Diretta, che ringrazio.
Queste sono le condizioni in cui riversa Mouse attualmente.

°°Come Cambia Un Gatto Recuperato dal Randagismo: La Trasformazione di Licia°°
Licia è il nostro recupero più recente. In foto la vedete bella, intenta a riposare sulla poltrona tanto amata dai mici che ho recuperato negli anni, ma ha rischiato di morire se non fossimo intervenuti.
La sua è una storia molto articolata lunga ben 11 anni.

Licia (chiamata così perché è sempre stata “micia”) è nata in provincia di Benevento da una gatta randagia come lo era lei fino a due mesi fa, ossia prima che iniziasse il nostro stallo.
Ha sempre vissuto in un contesto di campagna, all’aperto, assieme ad altri animali. Il numero di gattini che ha partorito e accudito amorevolmente non si conta.. Licia è stata mamma gatta paziente, buona, che ha sempre coccolato i suoi piccoli, e non solo i suoi: pensate, si è ritrovata ad allattare anche i cuccioli delle sue figlie.
Molti dei suoi gattini sono stati da me recuperati e affidati personalmente in Toscana, altri invece su Benevento. Qualcun altro, purtroppo, è stato meno fortunato ed è morto ucciso da un branco di cani violenti con i gatti, presente dove viveva.
L’ultimo parto di Licia è avvenuto nel 2019, poi sono riuscita a farla sterilizzare come le altre due sue figlie, mettendo la parola fine al continuo generare cuccioli. I suoi ultimi micini, a differenza di altri sempre stati sani, hanno avuto meno fortuna: hanno contratto la calicivirosi forse da un randagio adulto e sarebbero morti se non fossi intervenuta nel loro recupero. Li ho portati tutti a casa mia per iniziare le cure necessarie. Lo staff veterinario che da anni segue i piccolini che metto in sicurezza è riuscito ad aiutarmi per aiutarli a sopravvivere. Non è stato facile: erano quattro gravemente malati, più altri cinque da tenere in stallo. Ogni giorno e per svariate volte al giorno pulivo occhi, naso e bocca e applicavo medicinale apposito, oltre a sanificare continuamente l’ambiente.
La loro trasformazione nel giro di una settimana è stata incredibile.


Sistemati i suoi piccoli, Licia ha vissuto altri due anni all’aperto dove era abituata a stare fino a quando non ci siamo accorti – ritornando in Campania – che anche lei non stava bene.
Abbiamo così deciso di portarla via con noi, nonostante non sia facile far cambiare abitudini a un micio abituato a vivere all’aperto, per garantirle cure veterinarie.
Quando Licia è arrivata a casa nostra con noi era sottopeso, scheletrica, con gli occhi chiusi dalla congiuntivite e col respiro affannato. Starnutiva spesso. Sempre seguiti dal meraviglioso staff veterinario del dottor Sabato Moscia, siamo riusciti a capire cosa avesse. Dopo analisi, ecografie, radiografie e test è emerso che Licia ha problemi ai polmoni, purtroppo cronici. Tac ed ecografia hanno messo in evidenza una forte infiammazione che l’ha debilitata.
Da due mesi stiamo provvedendo a somministrarle farmaci appositi per cercare di arginare il problema e farla respirare meglio, ma le cure devono ancora andare avanti.
Completamente satura di parassiti (vermi intestinali, acari alle orecchie ecc) abbiamo provveduto da subito ad effettuare più volte trattamenti antiparassitari.
Il risultato dallo stallo iniziato a metà luglio fino ad oggi è questo:

Licia non è più un mucchietto di ossa con sopra una pelliccia sporca e stopposa. Ha preso peso, la condizione dei suoi occhi è migliorata e anche il respiro. La pelliccia, dopo una massiccia perdita di pelo morto, è diventata morbida, pulita e sana. Le cure, buona pappa e un ambiente pulito dove stare l’hanno trasformata in positivo.
Non sappiamo quanta vita avrà ancora da vivere questa graziosa creatura. Sappiamo però che è stata salvata per un pelo dalla morte. Le cure per migliorare il respiro vanno avanti e continueranno ad andare avanti finché ce ne sarà bisogno. Probabilmente, come ci ha già informato il veterinario, Licia dovrà prendere a vita dei medicinali per stare bene.
Colgo allora l’occasione per ringraziare Cristina, Arianna, Giovanni, Anna, Alessandra, Dafne, Gaetano, Tony, Renata, Raffaella e Mariaelena per averci aiutato ad affrontare le prime spese veterinarie, e anticipatamente a coloro che vorranno continuare ad aiutarci per curare Licia e i mici che ne hanno bisogno.
Link Raccolta Fondi QUI.
“Chi salva una vita, salva il mondo intero” – cit.
Carmen
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