°° Ricordi d’Autunno °°

Finita l’estate inizia una stagione caratterizzata dai primi venti freddi che smuovono le chiome degli alberi facendo volare via le foglie dai colori caldi. Le giornate hanno meno ore di luce e sembra che il tempo passi più veloce con l’imbrunire del cielo.
Quando sopraggiunge l’autunno ce ne accorgiamo un po alla volta: cerchiamo ancora il calore dei raggi del sole al mattino, ci vestiamo con uno strato di abiti in più verso il tardo pomeriggio e iniziamo a apprezzare thè e tisane da condividere in famiglia o con gli amici.

Qualche giorno fa, facendo un giro al mercato e camminando tra i banchi pieni di prodotti autunnali ed osservando le foglie marrone-arancio a terra che sotto gli stivali facevano un leggero scricchiolio mi è tornato alla mente un episodio che ho vissuto quando ero una bambina e andavo alle scuole elementari.
Un episodio che mi è rimasto impresso e che da tempo non usciva fuori dal cassetto dei ricordi.

Mi sono rivista piccola, tra le foglie, con gli stivali di gomma rossi mentre camminavo in un bosco non lontano da scuola, circondata dai miei compagni e dalle maestre.
Ci avevano portato fuori, come tante altre volte in precedenza, per farci stare a contatto con la natura in una giornata d’autunno dove si stava proprio bene.
Una di quelle mattinate speciali alle quali le nostre fantastiche maestre ci avevano abituati, dove si univa sempre il gioco con la conoscenza.

La “gita fuori classe” era stata organizzata dalla maestra di scienze e matematica per insegnarci che gli alberi si possono riconoscere dalla loro corteccia e che ogni albero ha un tipo di foglia diverso.
Per noi era tutta una novità e fu bellissimo essere divisi a coppie, con l’opportunità di scegliere il nostro amico o la nostra amica del cuore, per portare a termine una missione ben precisa.
Ogni coppia doveva essere formata da due bimbi: uno veniva bendato e l’altro accompagnava chi aveva la benda verso uno dei tanti alberi nel boschetto. Con l’ausilio di un foglio appoggiato sulla corteccia dell’albero, chi era bendato doveva segnarne le caratteristiche passandoci sopra delicatamente una matita colorata.
Affiorate le forme della corteccia sul foglio, l’altro/a bimbo/a allontanava l’amico/a facendogli poi fare un girotondo per perdere un po il senso dell’orientamento.
Tolta la benda, stando a quanto tracciato sul foglio bisognava poi individuare il “proprio” albero in base alle caratteristiche. Per chi riusciva a trovare l’albero c’erano dei premi in palio.
La fine della lezione terminava sempre con tanti insegnamenti, come questo che mi è rimasto dentro: la corteccia degli alberi non va mai staccata perchè è la protezione dell’albero stesso che lo tiene in vita e funge da scudo per gli agenti esterni come il vento e il freddo.

Attività di questo tipo, mi rendo conto adesso che non sono più una bambina, rimangono davvero impressi dentro la mente di chi li vive con allegria e spensieratezza.

Sono davvero grata alle insegnanti che ho avuto per averci permesso di imparare tantissime cose sulla natura standone a contatto diretto.
E’ così che dovrebbero insegnare tutte le maestre e i maestri delle scuole elementari.
A tutti loro consiglio vivamente la lettura del libro Vivere la Natura di Joseph Bharat Cornell.
204 pagine dedicate alle attività di scoperta della natura e giochi per tutte le età. Un’opera importante di educazione ambientale che ha venduto oltre 600 mila copie, tradotte in 23 lingue diverse.


Ne consiglio la lettura anche ai genitori.
Gli insegnanti , si sa, hanno un ruolo importante nella formazione degli studenti, ma ricordiamoci che gli studenti sono figli di qualcuno, e questo qualcuno deve essere in grado di far stare a contatto con tutto ciò che c’è la propria prole.

Lasciare che i bambini scoprano cosa e chi li circonda è davvero importante per la formazione di ciascun piccolo individuo.

I bambini di oggi sono gli adulti di domani.
I bambini che oggi conoscono la natura attraverso il gioco e imparano a rispettarla saranno sicuramente adulti rispettosi del pianeta e di chi vi abita.

autunno

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Informazioni su Carmen Luciano

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Pubblicato il 13 ottobre 2015, in ° altro.. ° con tag , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. Uno scritto delizioso. Hai fatto tornare bambina anche me, ai ricordi più cari e dolci.
    Grazie ❤️

    "Mi piace"

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