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Margherita Hack: tra Anticonformismo e Alimentazione Vegetariana

Care lettrici e cari lettori,

recentemente è stato reso fruibile al pubblico un film dedicato all’astrofisica Margherita Hack.
Si tratta di “Margherita delle Stelle“, del regista Giulio Base, che vede l’attrice Cristiana Capotondi nei panni della Hack. La fiction è stata trasmessa per la prima volta il 5 marzo sulla RAI, coinvolgendo circa 5 milioni di spettatori.

Ho avuto modo di vedere il film anche io, che ho trovato gradevole, ed eccomi qui a parlavi di un aspetto che credo meriti di essere messo in risalto sul mio blog.

“Margherita delle Stelle” offre una panoramica generica della vita privata della Hack, raccontando in modo semplice e diretto la sua infanzia, la sua adolescenza, fino ad arrivare ai traguardi raggiunti in ambito lavorativo e nel campo dell’astrofisica da adulta.

Una delle caratteristiche di Margherita, che non è stata omessa bensì evidenziata in più scene, è stata la sua alimentazione vegetariana trasmessale come stile alimentare dai progressisti genitori Maria Luisa Poggesi e Roberto Hack, che credevano nella libertà religiosa e nell’uguaglianza uomo-donna in un periodo storico in cui la cieca obbedienza e il maschilismo erano ben radicati.

Nel lungometraggio diretto da Base si nota la famiglia riunita accanto alla tavola, intenta a consumare piatti senza animali. Ai personaggi che interpretano la coppia di genitori (Stefania Ceccarelli, Cesare Bocci) non viene fatta mancare l’autoironia (intelligente, non offensiva) sulla propria dieta, e nemmeno la consapevolezza di essere ‘diversi’ dalle altre persone anche per il proprio modo di nutrirsi senza animali.

Le scene in cui il vegetarianismo fa da protagonista, in situazioni socialmente spiacevoli evidentemente vissute dalla Hack, sono molteplici:

• in una scena che mostra un momento di intervallo nella vita liceale, Margherita viene osservata con derisione mentre consuma il suo panino con all’interno crema di ceci. Una delle compagne di classe chiede cosa sia, e le domanda come mai non mangia cibi come tutte le altre.
• in un momento di debolezza, Margherita accusa i genitori di averla cresciuta ‘diversa’ come loro, e di pagare il prezzo per essere diversa anche nella società. Scoprirà poi che quella diversità che la rende oggetto di discriminazioni sarà la sua vera libertà.
• in un’altra scena che vede sempre il corridoio del liceo come setting, Margherita viene ridicolizzata ancora una volta da una delle sue altolocate e superficiali compagne di classe per via della sua alimentazione. Le sue facoltà intellettive vengono messe in discussione per il suo stile alimentare, e la giovane Hack risponde alla provocazione provocando a sua volta.
• quando finalmente (solo per essere diventata popolare per i suoi traguardi sportivi) viene invitata a casa della stessa compagna che la attaccava per un pomeriggio tra amiche, Margherita si sente in difficoltà: dei vassoi con cibo collocati sul tavolo prende dei panini, togliendovi dall’interno gli affettati senza farsi vedere. Alla fine, abbandona l’incontro perché non si sente in sintonia con le altre.
• passando in bicicletta davanti a una piccola macelleria, nota un coniglio appena ucciso appeso per la zampa. Si ferma a osservarlo con dispiacere, mentre il sangue imbratta la pavimentazione, e poi corre via in bici (sembra che sia stato usato il corpo vero di un animale, e ciò sarebbe una grande scempiaggine).

Situazioni ben comprensibili da chi ha adottato uno stile di vita che esclude gli animali, che sa cosa vuol dire subire il peso della discriminazione poiché non ‘conforme’ a come la società ci vorrebbe.

Nonostante quanto da lei vissuto, Margherita è andata avanti per la sua strada.
Nata vegetariana grazie al pensiero di non violenza a tavola dei genitori teosofi, non ha mai consumato animali e ha espresso sempre la sua intenzione di non consumarli. Nell’ultima parte della sua esistenza sembra si stesse avvicinando all’alimentazione vegetale, senza derivati animali.
Nel 2011, all’età di 89 anni (due anni prima di morire), ha pubblicato un libro dedicato alla sua alimentazione: “Perché sono Vegetariana”, edito da Edizioni dell’Altana.

Questo piccolo libro, che ho acquistato nel 2016, racconta delle scelte alimentari di Margherita, ereditate dai genitori e continuate per volontà per tutta la sua longeva vita, e affronta anche la tematica dell’ingiustizia nell’atto di uccidere gli animali anche dal punto di vista scientifico e… astrofisico. È entrato a far parte delle letture e delle opere sui diritti animali della mia piccola biblioteca personale. Suggerisco a tutte le persone di averne una copia.

Cosa ci insegna questo vissuto personale della Hack?
Che la diversità deve essere motivo di orgoglio, non di immaginaria sensazione di inferiorità rispetto alle altre persone. Ci insegna che chi impiega il suo tempo per deridere gli altri perde energie preziose da investire su di sé e avanzare lungo il proprio cammino.
Ci insegna che non mangiare animali non preclude la possibilità di dedicarsi attivamente allo sport (Margherita era un’atleta dalle grandi prestazioni) o di raggiungere importanti obiettivi nella vita lavorativa e nella carriera che desideriamo intraprendere.
Ci insegna che tutte le creature sono qui sulla Terra a fare esperienza di vita, e che tutte meritano di poter guardare le stelle. Serenamente.


© Carmen Luciano



°° Carnevale di Viareggio: Incursione Animalista Davanti alle Telecamere RAI °°

Durante le riprese RAI al Carnevale di Viareggio di martedì grasso un gruppo di animalisti ha fatto incursione tra i carri.
Gli attivisti, con addosso una tutina bianca coi volti coperti da maschere imbrattate simbolicamente di sangue, si sono allineati davanti ai carri sorreggendo cartelli e slogan a favore dei diritti degli animali.

Nessuna delle violenze umane riversate sugli animali è stata dimenticata:
circhi, mattatoi, industria delle pellicce, business della sperimentazione animale, palii , zoo, delfinari, pesca, caccia, corride..
Ciascun animalista ha sorretto un cartello contenente la dimostrazione fotografica di cosa si cela dietro queste sanguinarie realtà che l’uomo continua senza sosta a perpetrare. Come ultimo cartello, una scritta enorme: ”  NOI ABBIAMO UN SOGNO …UN MONDO SENZA SCHIAVITU’ DI PACE PER TUTTI GLI ANIMALI INDIVIDUI “.

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L’incursione è avvenuta non a caso durante il Carnevale: a Viareggio i carri ogni anno fanno satira artistica , specialmente nei confronti della politica.
Gli animalisti hanno sicuramente voluto ricordare a tutti i partecipanti giunti in un contesto allegro che purtroppo gli animali non si divertono affatto ad essere sfruttati, massacrati e uccisi.
Ci sono stati applausi di consenso e molte mamme si sono fermate per spiegare ai figli il significato della loro presenza. Anche il Re del Carnevale ha espresso la sua solidarietà nei confronti della causa animalista.

La protesta pacifica è arrivata fino alle case di tutti gli italiani costretti a pagare il canone, essendo stata ripresa dalle telecamere RAI.

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Dopo aver terminato la manifestazione gli agenti della Digos hanno fermato gli attivisti e stando alle dichiarazioni di quest’ultimi è stato chiesto loro il documento.
Nonostante fossero presenti altri manifestanti giunti sul luogo per altre motivazioni per cui manifestare, la richiesta del documento sarebbe stata fatta solo nei confronti del gruppo in difesa dei diritti degli animali, che ha trovato la cosa del tutto discriminante.

Foto di Sara Land .

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