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°°[PISA] Stalli e Donazioni per Animali Esotici: A Code Unite ha bisogno di Aiuto°°
Cari lettori e care lettrici,
scrivo questo articolo per condividere un appello importante per il recupero di animali abbandonati o recuperati da situazioni di maltrattamento.
L’associazione A Code Unite, che si occupa della tutela di svariate specie, sta cercando con urgente bisogno volontari e volontarie che possano accudire animali esotici (coniglietti, cavie, criceti, orsetti russi, ratti, topini..) e offrire loro stallo momentaneo nell’attesa di adozione. Questo principalmente su Pisa.
Le persone che fanno parte dell’associazione e che attualmente stanno provvedendo ai bisogni dei piccoli animali salvati sono poche, e le emergenze troppe per riuscire a far fronte a tutte con le sole energie a disposizione.
Servono persone volenterose che offrano un po’ di spazio a casa propria per ospitare per periodi brevi, o meno brevi, queste creaturine indifese.
Oltre all’attività di volontariato diretto, sono necessari fondi per sostenere le tantissime spese che ogni giorno l’associazione copre per garantire cibo, cure e visite veterinarie agli animali.

Qui di seguito i contatti e gli estremi per offrirsi come volontario/a o per inviare una donazione:
Come aiutare A Code Unite:
Donazione tramite PayPal: acodeunite.rescue@gmail.com (inserendo “invio denaro a amici/conoscenti)
oppure cliccando su https://www.paypal.me/ACodeUniteRescue
Ricarica PostePay: 5333 1711 7821 2003 intestata a Poli Antonella
Bonifico Iban: IT74G3608105138278578878579 intestato a Poli Antonella
Lista Amazon per donare cibo e altro agli animali in stallo: https://www.amazon.it/hz/wishlist/ls/3092P9KATAX9E…
I fondi ricavati andranno interamente devoluti alle attività di recupero, cura e mantenimento degli animali.
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COME CONTATTARE A CODE UNITE PER ADOZIONI, STALLI O CESSIONI
Gatti: 333 699 1321 (solo WhatsApp – NO telefonate)
Animali da compagnia non convenzionali: 3203735360 (solo WhatsApp – NO telefonate)
Per tutti gli animali: messaggio in privato direttamente alla loro pagina o via mail a acodeunite.rescue@gmail.com
Grazie di cuore a chi deciderà di aiutare le volontarie di A Code Unite a poter salvare tanti altri animali!
Carmen
°°Trova un Cucciolo di Ratto e lo Allatta fino allo Svezzamento: la Meravigliosa Esperienza di Samanta°°
La storia di cui sto per parlarvi ha del meraviglioso, come meraviglioso è ogni atto di amore incondizionato verso ogni forma di vita. Si tratta del salvataggio di un cucciolo di ratto da parte di un’anima di luce buona che ho tra i contatti di Facebook ormai da anni: Samanta Jain.
In un mondo dove non mancano persone prive di empatia, ne esistono altre capaci di colmare grandi vuoti e di compiere gesti carichi di energie alte.
Samanta ha trovato un cucciolo neonato abbandonato e non si è voltata dall’altra parte. Si è fatta carico di lui allattandolo e accudendolo fino allo svezzamento. È stato così bello ed emozionante sapere che è riuscita a farlo crescere fino a liberarlo, restituendolo alla natura, che le ho chiesto di concedermi un’intervista per il mio blog.
Personalmente ho fatto da mamma a decine di gattini rimasti orfani, creature delicate che con tanto impegno sono riuscita a far diventare adulte, ma cosa significa fare da mamma a una creaturina ancora più piccola e per giunta demonizzata dalla cultura umana? Come si può intervenire per salvare questi piccoli esemplari se si trovano in difficoltà?
Ciò che mi ha portato a desiderare di scrivere questo articolo non è stato solo il bisogno di capire come si possono accudire dei cuccioli simili, ma anche un sentimento di riscatto per la mia coscienza.
Anni fa, quando ero piccola, il cane dei miei nonni fece scappare dei topi che avevano un nido con dei piccolini all’interno.
Riuscii a convincerli a non ammazzarli. Ho sperato tanto che la coppia di genitori tornasse poi dai loro cuccioli, ma non accadde mai. Per me, sempre stata ipersensibile verso ogni forma di vita, è stato straziante saperli senza cure e destinati alla morte.
Sentivo che mancava il respiro anche a me. Chiesi se potevamo fare qualcosa, suggerii di allattarli in qualche modo, ma la mia richiesta fu liquidata con un insensibile “sono solo topi”, come se fossero creature immeritevoli di esistere ma solo di perire.
Quegli esserini rosa tenue, con gli occhi chiusi e il cuoricino che batteva, gli uni che si stringevano agli altri per farsi calore, indifesi, lasciati a morire sono rimasti nel mio cuore e anche sulla mia coscienza.
A loro vanno le mie più profonde scuse, e la dedica di questo articolo che spero possa sensibilizzare le persone.
Buona lettura.


• Cara Samanta, in che condizioni è stato trovato il cucciolo che hai recuperato?
Il piccolo ratto Norvegese selvatico era un neonato con gli occhi chiusi, l’ho trovato all’esterno davanti il portone di casa in buone condizioni di salute. E’ stato portato dai miei gatti oppure la sua mamma lo ha lasciato e allontanato forse perché malata o in pericolo di vita.
• Hai chiesto aiuto a qualche veterinario specializzato?
Già ho avuto esperienze passate di assistenza per ratti e topolini, vivendo in un bosco incontro molto spesso animali selvatici sani e in difficoltà, quindi sapevo come organizzarmi ed agire. Successivamente mi sono rivolta a biologi, veterinari per animali esotici e volontari che si occupano di ratti per consigli sulla sua liberazione in natura dopo lo svezzamento.
• Che tipo di latte è stato somministrato e quante volte?
Il latte che ho somministrato è quello adattato per cuccioli di gattini, ho usato un contagocce. Il ratto beveva fino a sazietà. Non bisogna dare latte vaccino a questi animali, perché possono morire. Quando è neonato il latte deve essere dato ogni due ore anche di notte. Dopo 10/15 giorni circa il rattino ha aperto gli occhietti e lo allattavo ogni tre-quattro ore.
• Quali cure sono state dedicate al piccolino?
Tenevo al caldo costantemente il ratto con la borsa dell’acqua calda coperta da un copri cuscino in pile e lui si accucciava e dormiva felicemente. Ma per mantenere la stessa temperatura calda, in futuro, comprerò i tappetini elettrici riscaldanti ottimi anche per i gattini neonati abbandonati. Dopo aver mangiato occorre far fare al piccolo i bisogni e io utilizzavo un semplice batuffolo di cotone che bagnavo con l’acqua tiepida e lo passavo sui genitali. Quando il ratto ha aperto gli occhi ho continuato a dare il latte aggiungendo qualche alimento come gli omogenizzati, la frutta fresca come la banana, frutta secca, verdura, legumi e cereali cotti. Ho evitato rigorosamente alimenti commerciali con coloranti, grassi e zuccheri. Le mie mani erano la sua mamma, la sua sicurezza e gioia, il ratto mi saliva sulla mano e voleva tante coccole sulla testolina. In vista della liberazione dopo poco lo svezzamento non l’ho più toccato, quando ormai era autonomo e soffriva la prigionia
• Che messaggio senti di dare alle persone?
Mi sento di dire che non bisogna assolutamente uccidere i ratti e i topi, primo perché è ingiusto togliere la vita a qualsiasi essere vivente essendo la cosa più bella che si ha, secondo perché non sono animali che fanno male all’uomo;
sono ricettivi, molto intelligenti e sensibili, socievoli e simpatici.
E’ molto raro che un ratto possa contagiare con malattie trasmissibili all’essere umano come la leptospirosi, perché il contagio avviene se ingeriamo le sue urine e feci o se ci morde a sangue, cosa molto improbabile se noi non lo aggrediamo.
Il ratto è una preda e ha l’istinto di nascondersi, è timido e non ha l’intenzione di far del male agli umani.
Il veleno che diamo ai topi e ratti provoca l’arresto cardiaco, le trappole possono paralizzarlo e la colla lo farebbe soffrire lentamente per molto tempo e morirebbe tra atroci agonie!
Tutti questi metodi sono crudeli! Sono animali innocenti, indifesi e dolcissimi e come qualsiasi altro animale non merita di soffrire. Concludo dicendo che nessuno ha il diritto di fare violenza verso questi animali, ma bisogna conoscere la loro natura, rispettarli e trattarli con compassione! Consiglio di contattare associazioni e volontari che si occupano nello specifico di ratti e topi qualora qualcuno inesperto dovesse aiutarli e salvargli la vita.
Su internet ci sono molti riferimenti di attivisti animalisti.
Lascio anche la mia email per qualsiasi informazione al riguardo jainismoitalia@gmail.com
Foto-testimonianza di Samanta Jain:
Il ritrovamento

Durante l’allattamento con contagocce

Crescita del rattino e infoltimento della pelliccia

Trasformazione in morbido rattino, prima di essere liberato

Ringrazio Samanta Jain per aver salvato questa creatura della Natura, e per avermi concesso questa intervista per farvi conoscere una stupenda testimonianza di amore incondizionato.
Carmen.
°°Sassari: Violenza Inaudita su un Ratto al palazzo Rosa°°
Quanto è successo a fine aprile nel parcheggio del palazzo Rosa di Sassari non merita di passare inosservato.
Un ratto, definito in modo dispregiativo “topo di fogna” da La Nuova Sardegna, è stato letteralmente pestato da alcuni dei pazienti in attesa di esami e tamponi nei parcheggi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria in questione.
L’esecuzione dell’innocente è avvenuta in pieno giorno ed è stata addirittura filmata.
Dal video girato con un cellulare da uno dei presenti si vede come alcune persone si accaniscano sull’animale.

Per visualizzare il video: cliccare QUI
Tra l’indifferenza di alcuni, urla e grida di altri, l’animale viene prima preso a calci da un uomo, poi da una donna che lo sbalza in aria, ed infine incastrato fra il muro e una sedia a rotelle dove era andato a nascondersi.
Il filmato mostra un uomo intento a spingere l’attrezzatura verso il muro in modo tale da schiacciare intenzionalmente il roditore, mentre qualcuno sferra ancora qualche calcio.
Un minuto e mezzo di puro disagio che ha generato ironia e ilarità sui social network, ma non per tutti.
Fortunatamente fra i commenti che la pubblicazione ha raccolto sono comparse anche aspre critiche verso gli anonimi “eroi” che addirittura in quattro hanno condannato un ratto da solo.
In merito all’accaduto esprimo il mio più profondo disprezzo per le azioni messe in atto da questi individui che sono stati capaci di violenza, cattiveria e crudeltà inaccettabile. In fila per controllare il proprio stato di salute? Che si valuti anche il controllo di quella di natura psicologica e mentale.
Ancora una volta si assiste ad una ferocia inaudita ai danni di altre forme di vita, ritenute inferiori, trattate con disgusto ed eliminate senza pietà.
Il fatto che la cultura umana sia permeata da stereotipi che collocano innumerevoli specie nella categoria “infestanti“, non dà diritto alcuno a negare l’esistenza agli altri. L’antropocentrismo, come ripeto spesso, è una vera malattia che affligge il genere umano. Pensare di essere i soli ad avere il diritto di esistere, decidendo come e quando gli altri debbano cessare la propria esperienza vitale è follia. Una visione egoistica e distorta della vita non giustifica l’atteggiamento violento, non giustifica le persecuzioni e nemmeno la volontà di uccidere.
Cosa sarebbe successo se al posto del ratto ci fosse stato un gatto? O un cane? Oppure una persona ritenuta portatrice di malattie?
La violenza è da condannare sempre, in tutte le sue forme, e io condanno moralmente questa avvenuta davanti ad operatori sanitari dell’Azienda Ospedaliera, non ostacolata da nessuno e per giunta filmata e pubblicata in rete.
Ad un anno dalla pandemia scatenata, a quanto pare, da zoonosi siamo ancora alle prese con persone che inferiscono sugli animali in modo del tutto gratuito. Dopo mesi passati tra confinamento, mascherine, gel, tamponi, test sierologici e precauzioni per scongiurare eventuali dipartite, non si è ancora compreso quanto sia importante la vita di tutti.
Invece di credere che le altre specie portano malattie, riflettiamo su quanti danni stiamo arrecando noi all’ambiente, alla natura, agli ecosistemi del pianeta e alle altre forme di vita. Non sono i “topi di fogna” ad aver inventato le fogne.
Carmen
Ho scritto una email all’Azienda Ospedaliera Sanitaria di Sassari
inviandola a addetto.stampa@aousassari.it e urp@aousassari.it
“Buongiorno,
con la presente email intendo condannare moralmente quanto accaduto nei pressi della vostra struttura ospedaliera a fine aprile ai danni di un animale capitato nel parcheggio del palazzo Rosa.
Non solo prendo le distanze dalla violenza inaudita messa in atto dai vostri pazienti, la cui crudeltà è stata filmata e messa in rete, ma critico aspramente anche i pochi operatori sanitari (anch’essi compaiono nel filmato) che non sono minimamente intervenuti per evitare quanto invece è successo.
Vergognoso, nel 2021, vedere persone intente a fare controlli per la propria salute non badare a quella degli animali.
In quattro contro un ratto solo, preso a calci ed infine schiacciato con una carrozzina per disabili.
Uno strumento nato per dare libertà di movimento alle persone, che si è trasformato in trappola mortale per un innocente.
Che vergogna.”
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