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°° [ Ricetta ] Muffins Cioccolato & Arancia con Decori gelée Vegan °°
Pubblicato da Carmen Luciano
Dicembre, le giornate corte, il freddino e l’atmosfera natalizia in generale mi portano a desiderare di preparare dolci che abbiano qualcosa di creativo e dal sapore di cioccolato.
Proprio oggi pomeriggio ai fornelli è nata questa piccola ricetta che mi ha permesso di far provare per la prima volta un dolce vegan ai miei nuovi colleghi.
Dal momento che sono piaciuti a chi li ha assaggiati, eccomi qui a condividere con voi la ricetta dei.. muffin al cioccolato e arancia con decori in morbida gelée !

Ingredienti per circa 17 muffins
– 150 g di farina di grano tenero bio di tipo 0
– 20 g di fecola di patate
– 20 g di cacao in polvere
– 60 g di zucchero integrale
– 3 cucchiaini di olio di semi di mais
– 150 g di latte di soia
– 1 cucchiaino di lievito alimentare in polvere
– acqua frizzante quanto basta
– aroma di arancia bio
Procedimento:
In un recipiente unite insieme la farina, la fecola di patate, il cacao, lo zucchero e il lievito alimentare in polvere mescolando bene.
In un altro recipiente invece unite insieme il latte, l’olio di semi di mais e l’aroma di arancia, sempre mescolando.
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi mescolando in modo da non formare grumi.
Aggiungete poi l’acqua frizzante ( più adatta, ma anche quella naturale va bene ) quanto basta per rendere il composto fluido.
Versatelo dentro gli stampini di carta da muffins e infornate a 180° per circa 15-20 minuti.
I decori in morbida gelatina al cioccolato sono facilissimi da preparare esattamente come i dolci!
Ingredienti:
– 100 ml di latte di soia
– 2 cucchiaini di cacao in polvere
– 2/3 di cucchiaino di agar agar in polvere ( gelificante naturale)
– 1 cucchiaino di zucchero a velo
Procedimento:
In un pentolino piccolo versate tutti gli ingredienti e mescolate bene. Mettete a cuocere su fuoco basso e portate a ebollizione.
Poi, versate il fluido dentro stampini di silicone della forma che più vi piace ( io amo quelli del marchio Silkomart !! ) e lasciate raffreddare a temperatura ambiente circa 10 minuti.
Dopodiché mettete gli stampini in frigo per altri 10 minuti.
In questo breve tempo il contenuto diventerà solido e soffice.
Utilizzate poi gli stampini per decorare i muffins una volta raffreddati.
…e buona merenda! 😀
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°° Vegan Street Food : 150 Ricette da Tutto il Mondo °°
Pubblicato da Carmen Luciano
Avete mai desiderato viaggiare per il mondo, scoprendo piatti dai nuovi sapori in chiave vegan?
Tra qualche giorno potrete fare il giro del mondo direttamente ai fornelli della vostra cucina!
Save the date!
Tra pochissimi giorni, esattamente il 16 Novembre 2015, uscirà un nuovissimo e interessante libro di cucina vegan : s’intitola
” Vegan Street Food – Il cibo di strada… A casa tua 150 ricette da tutto il mondo “.
Il libro, edito da Macro Edizioni è stato scritto da Valerio Costanzia, che il mondo vegan ha conosciuto già nell’opera ” Il Cucchiaio Arcobaleno “, ed Eduardo Ferrante, esperto di cucina vegan crudista dalle conosceze perfezionate grazie ai numerosi viaggi fatti. Ha inoltre contribuito con una sua personale introduzione Yari Prete, export manager nel settore alimentare, vegan da circa dieci anni.
Questo nuovo ricettario è unico nel suo genere, dal momento che in esso sono contenute ricette per realizzare piatti 100 % vegetali, tipici dei principali paesi di tutto il mondo. Piatti che si possono acquistare principalmente in strada.
Una buona occasione dunque per scoprire i gusti delle tradizioni culinarie straniere e sentire le altre culture più vicine… a portata di fornello!
Dall’Estremo Oriente all’Africa, dalle Americhe all’Europa Continentale raggiungendo poi il Medio Oriente e l’Europa Mediterranea, senza tralasciare le specialità del nostro Paese.
Ben 150 ricette etiche dagli ingredienti assolutamente naturali ( in alcuni casi le ricette originali sono state “rivisitate” in chiave vegan ) che potranno dare ai lettori nuovi spunti in cucina oppure essere d’utilità in caso di ospiti di etnia diversa da stupire!
Non solo ricette!
Vegan Street Food è arricchito con foto a colori degli alimenti proposti, oltre che a numerosi appunti di viaggio nei quali gli autori ci svelano curiosità dei paesi che hanno visitato e dai quali provengono le delizie proposte.
Scopriamo allora insieme quali sono i piatti che potremo preparare a casa seguendo le ricette di questo libro, e da quale Paese provengono:

Europa Mediterranea
- Andorra – Botifarra amb mongetes
- Bosnia ed Erzegovina – Cevapcici, Lepinje
- Francia – Crêpe suzette, Gallettes de sarrasin, Croque-Monsieur, Rotolino di baguette
- Grecia – Gyros pita veggie, Spanako pita, Tzatziki
- Italia – Tegole, Miasse, Gelato banana e melone, Panissa, Cuculli, Mondeghili,Fritole, Crescione, Gnocco fritto, Castagnaccio, Olive ascolane,Torta al testo, Supplì, Arrosticini, Pizzette fritte, Panzerotti, Nduja, Pane e panelle, Pizzette sarde
- Macedonia – Tavce Gravce
- Portogallo – Ginjinha, Pasteis de nata
- Spagna – Bocadillos piccante, Churros, Tortilla
Europa Continentale
- Belgio – Waffle
- Bulgaria – Banitsa, Boza
- Danimarca – AEbleskiver
- Georgia – Khachapuri
- Germania – Bretzel, Currywurst veg
- Inghilterra – Brownies, Cornish Pasty, Vegan Rolls
- Irlanda – Jacket Potatoes
- Norvegia – Pølse Med Lompe, Smørrebrød
- Olanda – Poffertjes, Vlaamse frites light
- Polonia – Obwarzanki, Pierogi dolci, Zapiekanka vegan
- Repubblica Ceca – Smazeny syr
- Romania – Langosi
- Russia – Bliny dolci, Mandorle pralinate, Kartoshka, Pelmeni, Pyshki
- Ungheria – Kürtőskalács, Töltött Káposzta
Africa
- Egitto – Falafel, Ful Medames, Koshari
- Ghana – Kelewele
- Marocco – Bsarra, Kaab el ghazal, Sfenj, Tajine di verdure, Tè verde alla menta
- Senegal – Mangue vert
- Sudafrica – Bunny chow, Masala pineapple
- Tunisia – Leblebi
Medio Oriente
- Arabia – Baklava
- Armenia – Lahmacun
- Cipro – Pourgouri
- India – Bhel Puri, Chole Bhatura, Dalaut ki Chaat, Dosa, Jalebi, Masala Chai, Pakora, Samosa
- Iran – Pane lavash
- Iraq – Kleeja
- Israele – Succo di melagrana
- Libano – Man’oushe, Sfiha
- Turchia – Gözleme, Pilaf, Simit
Americhe
- Canada – Bonbons aux patates, Pasta salad, Poutine
- USA – Apple pie, Cacao raw cake, California smoothie, Cheesecake, Donuts, Gingerbread, Hamburger alla californiana, Muffin, Oatmeal raisin cookies, Pancakes, Pumpkin bread, Waldorf salad, Sweet potato pie
- Argentina – Choripàn con chimichurri
- Bolivia – Tojori
- Brasile – Brigadeiro, Coxinha, Pão de queijo
- Cile – Mote con huesillos,Sopaipillas
- Colombia – Arepas
- Costa Rica – Gallo pinto
- Cuba – Croquetas de boniatos
- Dominica – Cornsticks
- Ecuador – Ceviche de chochos
- Guatemala – Los suchos
- Isole Vergini – Johnnycake
- Messico – Tamales
- Nicaragua – Rosquillas
- Paraguay – Alfajores, Tereré
- Perù – Arroz chaufa, Papas rellenas
- Porto Rico – Horchata de ajonjolí
- Venezuela – Empanadas
Estremo Oriente
- Cina – Baozi, Spring roll
- Corea de Sud – Hotteok
- Giappone – Okonomiyaki, Takoyaki di tofu, Yaki udon
- Indonesia – Gudeg
- Malesia – Char Kway Teow, Ice kacang, Wonton Mee
- Myanmar – Mohinga
- Thailandia – Pad Thai, Khao Niaow Ma Muang, Som Tam
- Taiwan – Zhu Tong Fan, Bao Bing, Douhua
- Vietnam – Bo Bia
Ricette di base – Maionese vegan, Pasta brisée, Pasta frolla
► In attesa della disponibilità d’acquisto del libro, possiamo gustarci un estratto di esso gratuito scaricabile in pdf al seguente indirizzo → http://cs.ilgiardinodeilibri.it/data/allegati/estratto-libro-vegan-street-food.pdf .
24.21.2015
Finalmente miooo ❤ 🙂

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°° Addestramento Senza Parole: Quando L’Uomo può Essere il Migliore Amico del Cane °°
Pubblicato da Carmen Luciano
Lo abbiamo sentito dire spesso e continuiamo a sentirlo dire:
” il cane è il miglior amico dell’uomo“.
Ed è vero. Senza la loro presenza la nostra vita sarebbe diversa.
Non avremmo peli per casa, giocattoli sparsi ovunque, tappezzeria e mobili mordicchiati, è vero..
ma non avremmo nemmeno amici sinceri con cui capirsi anche solo con uno sguardo, con i quali divertirsi con poche cose, con cui passare momenti spensierati o anche tristi sentendoci con loro inspiegabilmente compresi.
I cani sono esseri speciali in grado di creare un forte legame con gli umani con cui condividono la vita. Lo sono anche gli altri animali, ovviamente, ma questi in special modosono quelli con cui l’uomo ha legato da più tempo. La storia lo dimostra.
La loro presenza nelle abitazioni umane risale a migliaia di anni fa.
Esistono documenti dove si parla di ben 14.000 anni, anche se recenti ricerche hanno portato alla luce casi di domesticazione in epoche più remote ( come quella di 33.000 anni fa secondo uno studio archeozoologico pubblicato su PLoS ONE).
( Mosaico ritrovato nell’antica Pompei che avvisa in latino di fare attenzione al cane )
La “nascita” del cane si può dire sia strettamente collegata alla sua domesticazione.
In origine infatti questo animale altro non era che un lupo.
Stando all’ipotesi di una l’ipotesi avanzata da una zooarcheologa all’Università di Victoria in Canada, Susan Crockford, durante il periodo del Paleolitico alcuni lupi particolarmente incuriositi dalle attività svolte dalle prime forme di umanità si sarebbero avvicinati ai luoghi dove essi vivevano, attratti forse dagli avanzi dei loro cibi.
Di anni ne sono passati e il legame uomo-cane ancora continua.
In Italia il cane è l’animale più diffuso nelle famiglie, seguito dal gatto, altro animale amatissimo da millenni.
Circa il 55,6% degli italiani ha un cagnolino che vive con sé ( fonte Eurispes, 2013).
Sono parte integrante della famiglia e vengono visti come piccoli membri di essa.
Fino a qualche anno fa il cane, secondo la legge, era un bene di proprietà del suo padrone.
Se qualcuno lo feriva oppure uccideva, il reo era tenuto a risarcire il danno anche in base al valore dell’animale stesso.
Campagne di sensibilizzazione e raccolte firme hanno portato al riconoscimento del cane, finalmente, come essere senziente e non più come oggetto o bene di proprietà.
Un riconoscimento esteso, per il momento, anche ai gatti e ad altri piccoli animali da affezione.
Un riconoscimento che speriamo possa presto inglobare ogni forma di vita animale che ancora vanta pochi diritti ma fin troppi doveri nei confronti dell’uomo.
Il cane oltre ad essere un animale che per affetto si decide di avere con sé, di recente nella storia è diventato anche qualcuno su cui ci si affida per la salute, salvaguardia e salvezza umana.
Pensiamo ai cani-guida per chi non è vedente, a quelli che partecipano attivamente alla pet-therapy per aiutare chi ha difficoltà, ai cani che controllano insieme alla Polizia Cinofila il flusso di arrivi e partenze negli aeroporti ecc.
L’utilizzo del cane e il suo coinvolgimento in eventi e scelte umane personalmente, dal punto di vista etico, non lo vedo proprio corretto.
Tutto dipende anche da come viene fatto vivere all’animale ciò che per il proprietario è un “dovere da compiere”.
Alleati da trattare bene ci può stare,
ma “mezzi” oppure “operai a 4 zampe” da sfruttare assolutamente no.
Affinché il cane riesca a compiere determinate azioni volute dall’uomo, esso viene da quest’ultimo addestrato.
Non è una novità sapere che qualcuno utilizzi metodi violenti e crudeli per addestrare i cani. Metodi dove l’animale associa la sofferenza al non compiere una determinata azione oppure nel compierla.
Pensiamo per esempio ai collari elettrici di cui si è tanto discusso anche in trasmissioni televisive ( come Striscia La Notizia n.d.r).
Una volta messo al collo dell’animale che non vogliamo sentire abbaiare, esso rilascia scariche elettriche al momento che il cane abbaia. Con il tempo e con le ripetute scosse il cane associa l’abbaiare ( che è un suo diritto di espressione ) con la sofferenza fisica e pertanto smette.
Non è corretto, né giusto, né umano usare metodi cruenti per educare gli animali.
Come succede per le persone, l’educazione deve avvenire attraverso metodi pacati mirati a catturare l’attenzione.
Uno di questi è l’addestramento “senza parole” , spiegato perfettamente dall’addestratrice cinofila Liane Rauch nel suo libro ” ADDESTRARE SENZA PAROLE – con la tecnica della mano vuota ” ( 96 pagine, Macro Edizioni ). Ne è molto consigliata la sua lettura.
Liliane Rauch nella sua guida dedicata a tutti ( proprietari di cani & co ) spiega passo passo come si può addestrare i cani senza strumenti, senza l’uso della parola e in un modo sempre efficace.
Tutto questo per instaurare una relazione armoniosa sia per vivere pacificamente in casa, sia per condividere fuori belle esperienze insieme.
Si sa che i cani trovino molte distrazioni che l’ambiente esterno offre loro, ma mantenere il contatto visivo e fare in modo che la concentrazione del cane sia su di voi è possibile.
L’opera è nata per dare un’alternativa valida e differente dagli addestramenti cinofili convenzionali.
<< Con la mia cagnetta Sunny ho frequentato una scuola cinofilo classica, ma ben presto ho avuto la sensazione che ci mancasse qualcosa. Volevo che fosse differente, volevo percorrere altre vie, più gentili e più adeguate al cane e considerare l’animale nella sua totalità >> ha affermato l’autrice.
Se avete un cane dunque, magari con problemi relazionali con voi o con altri animali che lo circondano, ricordate che si può superare insieme ogni ostacolo e nel modo più tranquillo e armonico per tutti. Potete provare da soli o in alternativa decidere di rivolgervi ad un educatore cinofilo.
Il cane è il migliore amico dell’uomo,
ma anche l’uomo può e deve essere il migliore amico del cane 🙂 .
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