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°°[Protesta] Maiale Ucciso e Bruciato per Esperimento Giudiziale°°
Cari e care followers,
la notizia che mi giunge da una collega impegnata per i diritti animali è davvero sconcertante.
Stando a quanto mi hanno segnalato, mercoledì 27 aprile un maiale (dicasi forse malato) verrà coinvolto in un esperimento crudele per capire le dinamiche di come un corpo brucia in un forno fusorio.
Tutto ciò è collegato a Mario Bozzoli, un imprenditore di 50 anni co-titolare di una fonderia, la cui scomparsa improvvisa ha generato sconcerto e tanti dubbi. Non essendo mai stato ritrovato il suo corpo, si sta seguendo la pista dell’omicidio, e per il momento è indagato uno dei suoi nipoti.
Secondo le indagini, è possibile che l’uomo sia stato gettato nel forno della fonderia.
Il forno raggiunge temperature altissime che superano quelle di uno adibito alla cremazione. Da qui, il bisogno di fare una prova introducendo un altro corpo per capire come brucia, in quanto tempo brucia, e cosa può rimanere di esso.
Così la Corte d’Assise di Brescia avrebbe deciso di scegliere come vittima, stavolta certa e comprovata, un povero maiale da gettare dentro al forno della fonderia. Perché proprio un maiale? Perché è l’animale più simile a noi al punto di vista biologico. Stando a quanto riportato dal giornale Qui Brescia e da Fanpage la creatura verrà scelta dello stesso peso del signor Bozzoli, e vestita con indumenti simili, uccisa sul posto e gettata nel forno della fonderia.
Sembra una vicenda tratta da un inedito racconto dell’orrore di Edgar Allan Poe, ma purtroppo non è semplice frutto d’invenzione letteraria dalle venature gotiche.
La scelta infelice della Corte d’Assise di Brescia a mio avviso sottolinea quanto la società dentro la quale viviamo sia profondamente irrispettosa della vita, degli animali in primis. E’ una tragedia dentro la tragedia. Decidere che un essere vivente debba morire e gettato tra le fiamme per capire come il suo corpo si riduce e cosa ne rimane è estremamente crudele. Sono enormemente dispiaciuta per la sorte del signor Bozzoli, spero vivamente che non si tratti di un omicidio e che ci sia un colpo di scena positivo in questa vicenda drammatica, ma non si può accettare che un’esistenza che non ha nessuna colpa paghi con la vita le presunte male azioni altrui.
Nemmeno agli assassini viene imposto di morire con le stesse modalità attraverso le quali loro hanno tolto la vita a qualcun altro.
Perché, se in Italia non è più in vigore la pena capitale per gli esseri umani, la conquista etica non può essere estesa agli animali?
Perché devono essere sempre le altre specie a soffrire, a provare dolore e a non poter condurre una vita libera e serena dalla nascita fino alla vecchiaia, lontano dalle nostre mani sporche di sangue innocente?
Non bastava l’utilizzo dei maiali come vittime sacrificali dell’ingordigia umana. Non era sufficiente usarli vivi nei crash test, o modificarli geneticamente per renderli adatti alla creazione di organi di rimpiazzo umano per gli xenotrapianti. Non bastava venderne la pelle per la realizzazione di manufatti di pelletteria di basso valore, o trasformarne i tessuti connettivi in caramelle gommose a forma di altri animali.
Non era abbastanza ogni singola vergognosa azione antropocentrica riversata sui loro corpi delicati.
No. Adesso li coinvolgiamo anche in terribili vicende umane perché biologicamente simili a noi.
Saremo anche biologicamente simili a loro, ma nessun maiale arriverà mai a mettere in atto la cattiveria o la violenza di cui è capace un essere umano. E questo dovrebbe dirci molto su cosa realmente siamo.
Sembra che per qualcuno la vita di un maiale non abbia valore, solo perché di un maiale, e che poco importi se soffra in maniera indescrivibile supplizi che nessuno vorrebbe vivere.
Ha mai pensato nessuno che forse se al mondo continuano gli omicidi è perché ogni singolo istante viene fatta violenza ad altre creature? Messa da parte la forma corporea, rimane la negazione della vita. La vita non ha forma, non ha colore, non ha specie, non ha differenze. E’ semplicemente vita.
Rimango sconcertata, nauseata da questa specie alla quale appartengo, e da quegli esemplari che ne fanno parte e agiscono come se le vite ospitate dal pianeta fossero alla propria mercé.
Mi auguro, soprattutto per decoro e dignità, che questa scelta infelice venga abbandonata e non messa in atto. Se così non fosse, la vicenda avrebbe due vittime innocenti. Non solo una.
Ho deciso di scrivere una mail alla Corte d’Assise – Tribunale Brescia per esprimere il mio dissenso.
Se le mie parole sono anche le vostre, potete fare copia incolla del testo e inviarlo con la vostra firma all’indirizzo:
tribunale.brescia@giustizia.it
Gentile Corte d’Assise – Tribunale di Brescia,
attraverso svariate testate giornalistiche ho appreso che è stata disposta l’uccisione di un maiale
per effettuare un esperimento giudiziale collegato alla scomparsa e al presunto omicidio del signor Bozzoli. Scrivo questa email per esprimere tutto lo sconcerto che tale notizia mi ha generato.
Trovo ingiusto che una vita, sana o malata che sia, venga condannata a morte senza aver commesso alcun crimine. Trovo immorale che un’esistenza di specie diversa debba pagare a caro prezzo le cattive azioni umane. Se il 27 aprile un povero maiale verrà vestito come una persona e gettato dentro un forno per finire bruciato, ci sarà solo una nuova vittima. Forse avrete chiaro cosa rimane di un corpo, sì, ma quelli saranno i resti di una vittima della giustizia umana. Una vittima innocente, simbolo di una specie che già da secoli viene martoriata dalla nostra in ogni violento modo possibile e immaginabile.
A nome della parte di umanità che vive su questo pianeta senza arrecare alcuna sofferenza alle altre specie per nessuna ragione al mondo, specie che meritano di vivere lontano dalla nostra crudeltà, vi prego di annullare questa decisione e di lasciare in pace i maiali. La giustizia umana non dovrebbe mai intraprendere scelte immorali e ingiuste verso altre forme esistenziali. Non utilizzate nessun animale. Non condannate a morte nessuna creatura che non ha fatto niente di male per meritare una fine simile. Siate giusti, siate veramente umani. Grazie.
Nome, Cognome, Città
Ringrazio tutte le persone che vorranno decidere di inviare una email per cercare di fermare questo atto sulla quale ci sarebbe ancora tanto da dire.
Carmen
°°[MailBombing] No al Maiale in palio per la Lotteria di Amalfi°°
Pensavate che gli animali non avessero scampo solo durante la Pasqua grazie alla Chiesa? Sbagliato!
Ecco a voi l’ennesima vergogna messa in atto dagli “uomini di Dio”. Quelli che dovrebbero diffondere il messaggio del Messia. Quelli che vivono ciò che rimane del paradiso terrestre in mezzo alle creature volute dall’Onnipotente. Quelli che seguono i 10 comandamenti dove al quinto posto troviamo il tanto dimenticato “non uccidere”.
L’unità pastorale di Lone – Pastena – Pogerola di Amalfi ha organizzato una lotteria di agosto con in palio un maiale “da 100 kg”. L’animale, vivo o morto non si sa, è stato posto come primo premio in mezzo ad altri beni materiali inanimati.
Ne da con molto entusiasmo annuncio il sito amalfinotizie.it, che nel proprio articolo ha il coraggio di riportare tale tristissima esternazione:
<< Il fortunato vincitore non dovrà andare a fare spesa per un bel po’ di tempo!!! >>
“Tutti insieme per la solidarietà“. È questo il titolo attribuito alla pesca di beneficenza che si prefigge di avere scopo benefico ma che a tutti gli effetti va a discapito di un essere vivente sfruttato come fosse un oggetto col quale premiare qualcuno.
Lunedì 13 Agosto 2018 si terrà l’estrazione di questa vergognosa lotteria. Chi si aggiudicherà il povero maiale evitando di fare spesa?
Mi auguro nessuno. Non deve aggiudicarselo nessuno, è diverso.
Vi invito ad inviare una mail alla chiesa in questione affinché venga al più presto modificato il primo premio in palio. Gli animali della terra non sono oggetti!
Mail da inviare tipo:
Gentile Chiesa di Amalfi,
Gentile Comune di Amalfi,
ho appreso con enorme sconcerto che lunedì 13 Agosto 2018 presso l’Unità Pastorale di Lone – Pastena – Pogerola si terrà l’estrazione della “pesca di beneficenza” che prevede come primo premio un maiale da 100 kg. La presente email è per esternarvi il mio disappunto. Chi meglio di voi dovrebbe sapere e conoscere l’importanza della vita? Com’è possibile dunque che un animale, una creatura di Dio, venga mercificata e usata come primo premio fra altri oggetti? Dove finiscono l’altruismo, la gentilezza, l’amore, il rispetto e la compassione? Possibile che non vi sia nulla di più gradevole come primo premio che di un povero maiale di cui indicate anche il peso corporeo? Vi consiglio riflettere sul contenuto di questo messaggio. Il vostro operato è immorale ed è un oltraggio alla natura. Vi invito inoltre a cambiare tipologia di premio per la vostra lotteria perché i maiali non sono merce. Gli animali sono esseri viventi e anche voi uomini lo siete, pertanto abbiate rispetto per la vita.
Saluti.
Nome, Cognome, Città
Da inviare a:
info@parrocchiaamalfi.com curiaamalfi@pddinformatica.it info@amalfi.gov.it ufficiocomunicazionisociali@diocesiamalficava.it
Grazie a chi deciderà di stare dalla parte degli animali!
Carmen
Aggiornamento:
Oggi ho ricevuto una mail da parte dell’Ufficio Stampa del Comune di Amalfi con “accusa” di aver fornito info non corrette e richiesta di rimozione del mailbombing. Il maiale da 100 kg come premio sarebbe già macellato e non vivo.
Leggete tutto qua: aggiornamenti maiale Amalfi.
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