Archivio mensile:settembre 2014

°° Casa Editrice La Coccinella: “La Fattoria” – Lettura Specista e Diseducativa Per Bambini °°

Cosa c’è di più schifoso dello sfruttare gli animali?
Raccontare ai bambini che quello sfruttamento è giusto, normale e a favore del benessere dell’animale sfruttato.

Oggi vi mostro una cosa che mi ha letteralmente INORRIDITO.
Mi è stata segnalata la presenza in vendita di un libro pubblicato dalla casa editrice La Coccinella intitolato ” La Fattoria” ( scritto da Reidet Katja ) contenete  delle vere e proprie nozioni di specismo  che a mio avviso avviano i piccoli d’uomo a vedere negli animali qualcosa da cui trarre profitto e non qualcuno da rispettare.

Vi prego di leggere attentamente quanto pubblicato nel libro.

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<< Ma non preoccuparti, la mucca non sente male, mentre soffre se il latte non viene tolto regolarmente >>.
Che frase disgustosa.
Il bambino o la bambina che leggono questo libro cosa penseranno?
Che l’uomo magnanimamente aiuta la mucca a non soffrire togliendole il latte e, visto che c’è, lo usa per trasformarlo in qualcosa di commestibile per non buttarlo via.
Peccato che non venga spiegato ai bambini la VERITA’ sul perchè quella mucca è li sotto una tettoia e non libera.

Ai bambini non viene detto che la mucca in allevamento viene messa incinta con inseminazione “manuale“. Un addetto inserisce nella sua vagina liquido seminale del maschio per renderla gravida. Non ci credete? Godetevi l’orrendo spettacolo.

Ai bambini non viene detto che la mucca ha le mammelle che “producono” latte perchè , dopo esser stata violentata da una mano maschile, aspetta in grembo suo figlio.
Non viene detto loro nemmeno che quel figlio non berrà mai il latte che gli spetta perchè verrà nutrito artificialmente 3 mesi per poi essere ucciso.
La mucca sente male eccome con i macchinari appesi ai suoi capezzoli per ore intere che la mungono mentre sta in piedi nel capanno.
E’ infatti noto che le mucche soffrono di mastiti e la secrezione di pus è molto frequente.
Ai bambini nessuno dirà mai che quella mucca piangerà la scomparsa del proprio cucciolo e che dopo anni passati ad essere ingravidata, a partorire e a farsi mungere verrà trascinata di peso al macello perchè ormai “improduttiva”.

Se non sapevate tutte queste cose vuol dire che siete stati bambini cresciuti nell’inganno da parte degli adulti.
Anche per me la mucca faceva il latte, la gallina l’uovo e gli animali erano cibo, fino a quando non ho aperto gli occhi scoprendo che erano tutte pesanti prese per il culo per camuffare la malvagità gratuita che il genere dis-umano riversa sugli altri ospiti di questo pianeta.

Vedere nel 2014 la diffusione di questa visione contorta e stereotipata degli animali mi fa una rabbia pazzesca.

L’autrice del libro Reider Katja, da donna, non si vergogna minimamente di far credere ai più piccoli che è normale schiavizzare una femmina di specie diversa?
Che razza di femmina umana è una che non prova compassione per la maternità negata alle altre?
Ma se venisse ingravidata lei a mano? Se venisse lei attaccata a un macchinario che le prosciuga via anche l’ultima goccia di latte?
Se fosse il suo di figlio a finire ucciso a 3 mesi?

Come può una casa editrice come quella de La Coccinella pubblicare queste cose diseducative facendole passare per educative?

Urge con estrema priorità di mettere in chiaro a chi ha ancora la mente offuscata dall’ignoranza che gli animali non sono oggetti.
Smettiamola di propagandare che la loro presenza sulla Terra sia strettamente legata alla nostra necessità e ai nostri inutili bisogni.
Queste persone non possono permettersi lanciare messaggi sbagliati ai bambini per facilitarli a divenire adulti del futuro schiavi del sistema che si erge sullo sfruttamento animale, e pure sul nostro..

Pertanto vi invito a scrivere una mail di protesta alla casa editrice .
Potete fare copia incolla della mia oppure scriverne una di vostro pugno, mantenendo toni educati.
Mail tipo:

” Gentile Casa Editrice La Coccinella,
vi scrivo questo messaggio per esternarvi il mio totale disgusto per il vostro libro per bambini intitolato “La Fattoria” scritto da Reider Katja.
All’interno ho trovato alcune frasi  veramente scandalose come quella che dice << Ma non preoccuparti, la mucca non sente male, mentre soffre se il latte non viene tolto regolarmente >>.
Sappiamo tutti la reale condizione di non-vita alla quale sono obbligate le mucche, sappiamo tutti che la produzione del latte dalle loro mammelle è esclusivamente data dal fatto che sono ingravidate, sappiamo tutti che l’uomo non è il loro benefattore in quanto le sottrarrebbe dal dolore di non essere munte.
Le mucche hanno il latte perchè hanno un figlio da allattare, punto.
Insegnare ai bambini il contrario è assolutamente diseducativo.
Reputo questo articolo a dir poco scandaloso e offensivo nei confronti di animali che vivono reclusi un decimo della vita che potrebbero spendere sul pianeta, sfruttati fino all’ultima goccia e mandati al mattatoio quando non sono più utili.
E’ veramente vergognoso che la crudeltà inferta su questi esseri viventi venga fatta passare per qualcosa di normale a bambini che saranno gli adulti del futuro.
Come potete essere complici di questo pubblicando informazioni errate che possono far nascere nella mente dei bambini stereotipi che andranno a discapito degli animali?

Inviterò tutti i miei conoscenti , amici e parenti a non comprare nessun tipo di articolo da voi  pubblicato e venduto.

Saluti. ”

Da inviare a : trade@coccinella.com .

In alternativa, eccovi altri recapiti:
Indirizzo: via Belfiore 5 – 20145 Milano
Tel. +39 02438116.1
Fax +39 02436923

Vi invito a diffondere questa protesta più possibile e a boicottare questa azienda fino a quando non deciderà di smettere di diseducare i bambini.

Grazie.

°° 14/09/2014 – San Miniato: Manifestazione contro il Nuovo Mattatoio dell’Azienda Romilda °°

Si è tenuta ieri, Domenica 14 Settembre 2014, a San Miniato la manifestazione animalista organizzata da Animalisti Italiani e Irriducibili Toscani contro l’inaugurazione del nuovo mattatoio della zona messo in piedi dall’azienda agricola ROMILDA S.R.L .
Quest’ultima attendendo gli ultimi permessi spalancherà a ottobre le porte a ovini e caprini per ucciderli con metodo halal come servizio per le comunità Islamiche della zona.

Decine di persone si sono presentate sul posto alle ore 14.00 con cartelli e striscioni per protestare contro la decisione dell’azienda di dare il via a una nuova catena di smontaggio dove tantissimi animali verranno sgozzati e fatti morire per dissanguamento.

Alcune foto della protesta.


Nonostante la maggior parte dei manifestanti animalisti fosse li contro l’apertura del un nuovo luogo della morte, stando alle dichiarazioni di alcune persone che hanno partecipato all’evento, sarebbe scappata qualche frase razzista nei confronti delle persone musulmane che continuavano ad arrivare in auto per partecipare al banchetto organizzato dalla famiglia Cialdini.
<< Tornatevene a casa vostra >> avrebbe detto qualcuno al megafono.

Se da parte di pochi c’è stata questa perdita di classe e dimenticanza del reale motivo della protesta, anche da parte degli ospiti dell’azienda non sono mancati gesti poco garbati.

<< Le auto continuavano ad arrivare una dietro l’altra. Erano tantissimi. Donne e bambini in auto, da dietro ai finestrini, ci alzavano il dito medio. Un bambino sui 5 anni lo ha fatto più volte >> ha raccontato una ragazza presente alla manifestazione.

romilda

Sulle teste di tutti, in alto e in cima alla stradina che portava al luogo dove verrà aperto il nuovo mattatoio, era visibile il cartello di benvenuto bilingue fatto installare dall’Azienda Romilda per i suoi clienti mangiatori di animali.

” DIAMO IL BENVENUTO A TUTTI, SIAMO AL VOSTRO SERVIZIO “.

La frase sarebbe stata più adatta come messaggio di benvenuto all’ingresso di un lupanare di Pompei piuttosto che per un luogo dove scorrerà molto sangue innocente. Nessuno degli esseri viventi fatti giungere in questo luogo infatti sarà consenziente di ciò che verrà fatto al proprio corpo.

La manifestazione è terminata alle ore 18.00, poco prima della fine del banchetto offerto ai futuri clienti dell’azienda.

Una volta che l’azienda otterrà i permessi utili per aprire tanti animali giungeranno li per morire.
La cosa che fa riflettere molto, e sicuramente anche indignare, è la tattica aziendale adottata: fare business su tradizioni e usanze altrui.
Romilda s.r.l infatti un tempo si occupava della produzione di vino e di oli.
Adesso invece gli unici liquidi che scorreranno sono urina e sangue.

Sono convinta che molto presto la famiglia Cialdini riceverà in dono dalla vita un compenso per aver deciso di basare il proprio lavoro e introito economico sulla morte degli animali.
Chi fonda il proprio lavoro sullo sfruttamento del corpo altrui a mio avviso non merita di lavorare e di sostentarsi.
Ecco perchè boicotteremo ora e sempre quest’azienda.

Chiunque voglia esprimere la propria opinione nei confronti dell’azienda
può inviare una mail all’indirizzo : cialdini.rom@gmail.com

°° Il Mio Micio quasi a ImpattoZero °°

Ciao a tutti 🙂
Oggi vi parlerò di.. gatti!
Appartengono a una delle specie animali che preferisco in assoluto ( anche se gli animali li amo tutti come ben saprete ) e come animali domestici mi fanno compagnia praticamente da quando sono nata. Sono cresciuta coi gatti e per me sono qualcosa di speciale.

Oggi voglio parlarvi di alcune scelte che ho fatto per unire la bellezza di avere un micio in casa al rispetto per l’ambiente. Perchè è bello poter condividere la vita con un felino, ma è importante anche tener di conto dell’ambiente!

Per chi ha la fortuna di vivere in campagna e di poter far uscire di casa i gatti ( come è giusto che sia, la loro vita è fuori dalle abitazioni umane ) gli accorgimenti per essere ecologici sono pochi.
I gatti che vivono all’aperto vomitano i boli di pelo in giardino, perdono i peli nell’aria, fanno i bisognini nei campi e poi ricoprono tutto con la terra… insomma, gran parte dei rifiuti organici rimane nell’ambiente e li col tempo si biodegrada diventando anche utile per la crescita di erba e piante spontanee.

Per chi come me vive in una casa ( appartamento, condominio ecc ) senza giardino e senza poter mandare in giro il micio per via delle strade trafficate dove morirebbe dopo poco sotto un’auto, questa comodità non esiste.
Per fortuna l’americano Mr Edward Lowe, inventore della lettiera per gatti, ci ha facilitato la vita con la sua scoperta permettendo ai nostri mici di fare i bisogni in casa senza sporcare a terra o la tappezzeria.

In compenso però, se c’è un aspetto positivo della comodità, ne esiste anche uno negativo: il suo impatto ambientale.
Vi siete mai chiesti quanto possa inquinare la lettiera?

Basandomi sui consumi del gatto senior di casa, l’undicenne Nerino, ormai abituato alla lettiera di sabbiolina bianca, i consumi corrispondono a circa 10 kg ogni 2 settimane abbondanti.
Se moltiplichiamo i kg di lettiera per il numero di gatti domestici in Italia viene fuori una quantità spropositata di materiale di rifiuto che non si può riutilizzare in nessun altro modo.

In commercio ne esistono tante varianti di lettiera: quella d’argilla, quella minerale, di silicio e quella fatta con materie prime vegetali.

Sebbene quella in silicio sia la più assorbente e neutralizzante in ambito di odori e quindi perfetta per chi ha la cassettina dei bisogno in casa, rimane comunque la più inquinante di tutte ( e c’è chi ipotizza possa portare malattie ai gatti, essendo chimica e prodotta in Cina).

Per Russell, il mio gatto, ho quindi preferito optare per una lettiera a base vegetale e non in silicio o minerale.

Attualmente sto usando la lettiera GREENCAT garantita da Legambiente.
Se si fa il paragone con le lettiere scadenti da discout è ovvio che il prezzo sia più alto, ma è anche vero che la durata è anche maggiore ( un sacco da 9 kg per il mio gatto è durato oltre un mese e mezzo).
La lettiera GreenCat è fatta in Italia ( in Emilia Romagna ) con scarti d’orzo ed è acquistabile sullo store online o nei Supermercati Coop più riforniti.

Russell la trova buona, infatti appena pulisco la cassetta dei bisogni mettendola nuova corre a sgranocchiare qualche chicco ( ahahah ). Poi una volta fatto il primo bisognino la usa solo come wc.

Questa lettiera vegetale è veramente ottima perchè è agglomerante: la pipì del gatto diventa un blocco unico che si stacca e si getta, pertanto è utilizzabile fino all’ultimo granello a differenza delle altre che invece vanno buttate via completamente dopo una settimana.
L’unica pecca di Greencat è che l’odore richiama troppo il cibo che mia nonna da ai polli, e non lo posso sopportare.

Ah, dimenticavo.
Un’altra pecca di Greencat è che è sponsorizzata da Legambiente ( e costa meno per i soci , io non lo sono ) e io non nutro un sentimento di rispetto per questa associazione che spesso organizza cene a base di animali.

Per questi due motivi, ma prevalentemente per il primo indicato, sono in procinto di cambiare lettiera passando ad un’altra marca che produce sempre lettiera vegetaleCAT’S BEST .
In vendita su Zooplus ce ne sono svariate fatte con scarti di mais o altri vegetali.
Opterò per quella.


Framed Logo zooplus

Un’altra cosa importante è che questa tipologia di lettiera è smaltibile nel wc. Per chi preferisce non gettare le cose nel wc, esiste un’alternativa per pulire quotidianamente la lettiera: i sacchetti in mater-bi.

Sacchetti Biodegradabili Bon Ton

Li ho trovati in vendita nel negozio L’Isola dei Tesori.
E’ una confezione da 3 rotolini contenenti 10 sacchetti l’uno. Sono realizzati in mater-bi ( derivato dall’amido di mais ) e quindi biodegradabili.
Il costo è di circa 3 euro, e vi garantisco che conviene comprare questi piuttosto che i sacchetti da pattumiera organici.
In pratica sono refil dei porta-sacchetti che si legano ai collari dei cani, ma si possono usare anche per questo nobile scopo 🙂 .
Pulendo la lettiera vegetale mettendo le cacchette in questo sacchetto e gettando tutto nella pattumiera dell’umido vuol dire rendere i bisogni dei nostri amici felini ecologicamente innocui.
Niente plastica, niente minerali.. solo materie biodegradabili che non inquinano la terra.

Trovo questo combo veramente geniale e mi fa sentire molto più con la coscienza apposto.

Altra cosa importante per limitare l’inquinamento generato dall’avere in casa un bel micione sta sicuramente nella detersione delle superfici calpestate dal bel felino con i propri zampotti.
Per pulire i pavimenti e detergere altre superfici uso solo detersivi di origine vegetale, ecologici, biodegradabili e non testati su animali.
Avevo trovato il profumo di menta fresca di Rio CasaMia Bum Bum specifico per animali veramente ottimo, ma purtroppo il prodotto non è certificato icea, e quindi l’azienda non beccherà più un quattrino da parte mia.
Per fortuna un’amica vegan mi ha fatto scoprire che I Provenzali ( del Saponificio Gianasso ) ha una linea di detergenti per la casa.
Così sono corsa da Acqua & Sapone a comprare il detersivo per i pavimenti.

lava pavimenti vegan i provenzali lava pavimenti vegan i provenzali 1

Il profumo è veramente delizioso.
Costa circa 3,80 euro, molto di più di un detergente per pavimenti qualsiasi, ma ciò che importa è che questo prodotto non sia costato la vita a decine di animali in laboratorio o di altri nei mari e nei fiumi.

Oltre alla pulizia, è possibile rendere il micio di casa eco-friendly anche attraverso l’alimentazione.
Sappiamo tutti che l’allevamento intensivo di animali “da carne” sta distruggendo il pianeta.
Io lo so benissimo e lo ricordo ogni giorno.
Per questo e per altri motivi ho deciso di alimentare il mio Russell ( e tutti i gatti che tolgo dalla strada ) con croccantini di origine vegetale a marchio Ami Cat Food.
Preferire le crocchette vegetali made in Italy a quelle di carne fatte con materiale di scarto e prodotte chissà dove vuol dire ridurre notevolmente l’inquinamento e sicuramente diminuire il numero di animali uccisi.

Per ulteriori info sulle crocchette, clicca qui .

Ricapitolando:
lettiera biodegradabile + detergenti ecologici biodegradabili cruelty free + cibo vegetale =
una piccola goccia che unita ad altre gocce forma l’oceano! ❤

Se siete persone come me attente a ridurre al minimo l’inquinamento prodotto e a preferire la qualità delle cose usate, vi troverete assolutamente bene come mi ci sto trovando bene io.
A chi reputa queste scelte troppo costose, vorrei ricordare che è meglio risparmiare il pianeta piuttosto di 10 euro al mese. E’ vero che 10 euro al mese sono 120 euro all’anno, ma un mondo inquinato vuol dire vita malsana per tutti i suoi abitanti, inclusi noi!



GATTI


Grazie per la lettura e…
Un saluto da Sbarellababy & Russell !

Russell e Carmen

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