Archivio mensile:novembre 2015
°° Lettera agli Allevatori di Mucche : ” Cambiate Lavoro ” °°
Da qualche giorno Coldiretti sta portando avanti una protesta che ha riunito molti allevatori di mucche davanti allo stabilimento della multinazionale Lactalis , in Lombardia.
Oggetto della manifestazione: riconoscere ai produttori italiani il giusto prezzo della materia prima.
Non sono mancati atti plateali tra i protestanti che , per far meglio intendere la loro richiesta, si sono portati in loco qualche rappresentante delle loro quadrupedi schiave.
Oltre alla presenza delle mucche, fatte stare dentro a delle recinzioni momentanee, si è pensato di inscenare la preparazione del latte sul posto: dentro a un grande pentolone sono stati versati litri di “latte italiano” portato a ebollizione.
Le scene della protesta degli allevatori sono state trasmesse da più notiziari, sia in tv che online, arrivando dritte dritte pure a me.
Roba da latte…alle ginocchia.
Non vi nascondo che stavo quasi per vomitare dal disgusto, dopo aver assistito a quelle interviste pietose.
Sì, perché vedere umani che negano quotidianamente il diritto di libertà a degli esseri viventi intenti a rivendicare in piazza i loro , di diritti, li trovo proprio nauseanti.
Ed è proprio questa nausea mista a disprezzo e a sete di giustizia per gli animali schiavizzati da queste persone che oggi mi porta qui, con l’ausilio del mio pc, a scrivere questo articolo.
Articolo che definirei “lettera aperta”, e che spero arrivi agli occhi di molti allevatori.
Potrei iniziare con “Cari allevatori”, ma sarei estremamente falsa, dal momento che non lo siete per me.
Potrei principiare con “Gentili allevatori“, ma anche qui sarei in difetto dal momento che la gentilezza non è vostra prerogativa.
Inizierò questa lettera dunque con fare decisamente poetico..O Allevatori,
adorate farvi chiamare “produttori di latte”, ma non posso definirvi tali dal momento che il latte che vendete non lo produce direttamente il vostro organismo.
In questi giorni siete intenti a protestare con il sostegno di Coldiretti per rivendicare il vostro diritto di guadagno sicuro e nettamente maggiore per la materia prima che commercializzate.
Mi piacerebbe sapere con quale sorta di coraggio riuscite a riversarvi davanti ad uno stabilimento per far valere i vostri diritti, quando voi per primi ne togliete a qualcuno.
Vi chiederete, sentendovi lavoratori onesti: ” a chi? “.
La risposta è chiara e concreta e la trovate nelle vostre stalle.
Ogni giorno che passa obbligate gli animali che definite vostri ( ma che innanzi alle leggi della natura vostri non sono ) a vivere in spazi confinati, negate loro ogni sorta di libertà di azione ( come il vagare in branco alla ricerca di luoghi migliori o decidere quale partner avere nella stagione degli amori ) e li costringete ad azioni innaturali: produrre secrezione mammaria senza sosta.
A differenza di quanto viene erroneamente fatto credere al volgo, le mucche non hanno ricevuto in dono dalla natura ghiandole mammarie produttive e costantemente attive.
Esattamente come tutte le altre femmine di ogni specie animale mammifera ( come le vostre madri che vi hanno messo al mondo, per fare un esempio ), la produzione di latte avviene SOLO quando l’individua è in stato interessante.
La lattazione ha inizio proprio per alimentare il piccolo che verrà partorito.
Per qualche decennio abbiamo vissuto nel buio dell’ignoranza credendo alle frottole che ci venivano propinate.
Adesso, grazie all’informazione e a video-denuncia, sappiamo più o meno tutti che le mucche schiavizzate dall’industria del latte sono perlopiù ingravidate manualmente e costrette a partorire ogni anno per non far cessare lo stimolo di produzione del fluido che tanto bramate.
Ergo,
perchè non avete portato davanti allo stabilimento di Lactalis un bel maxischermo per mostrare ai passanti e ai giornalisti come trattate le vostre “operaie” che lavorano a titolo gratuito e ovviamente non consenzienti?
Perchè non parlate mai di dove vanno a finire i loro figli?
Perchè non spendete mai una parola sulla breve durata della carriera lavorativa delle vostre schiave e soprattutto, perchè non ci allietate l’esistenza informandoci su come e quando decidete che sia giunto per quest’ultime il momento di cedere la galera ad altre giovani per esser poi indirizzate al macello?
Perchè non fate tutto questo?
Forse non v’importa?
Dite sempre di amare come figli gli animali che per l’astratta legge umana scritta su carta vi appartengono e poi cosa fate? Tenete sempre tutto ben nascosto!
Furbetti. Canuti lattanti ma furbetti!Parliamoci chiaramente.
Si percepisce fin qui che per voi quegli animali sono solo fonte di guadagno.
Non vi è il bisogno di fingere bontà d’animo quando non se ne ha in corpo.Le mucche che quotidianamente vengono prosciugate del loro latte e private dei loro cuccioli non meritano di essere schiave.
Non siete assolutamente nessuno per portare avanti questa tratta di vite in nome del vostro stipendio.La smettano pure i medici complici di sostenere questo abominio.
Ogni mammifero ha delle caratteristiche fisiche ben precise, pertanto il latte ( alimento in stato fluido in grado di soddisfare ogni fabbisogno nutritivo ) sarà diverso da specie a specie. Non abbiamo bisogno di rubare il latte ai piccoli delle altre per continuare a berlo quando ci pare nonostante siamo stati svezzati.
Se ne avessimo la naturale necessità le nostre madri potrebbero ancora allattarci.
Ma poi, pure se alcuni medici ci invitano a berlo lo stesso, non ci rendiamo conto che siamo tutti comuni mortali e che anche loro siano in grado di sbagliare? O di percepire introiti in base a ciò che consigliano?
Fino a qualche decennio fa si pubblicizzavano sigarette e burro, con la benedizione di alcuni medici. Riflettiamo, no?
Finiamola con queste imposizioni e con lo sfruttamento legalmente riconosciuto dallo Stato.
Se venisse riservato a voi il trattamento che riservate agli animali che abitano nelle vostre stalle? Sareste felici?
Vi piacerebbe vivere la stessa vita fatta praticamente del niente più totale?
Vi piacerebbe sprecare la vostra esistenza per diventare macchine viventi ed essere d’utilità ad individui appartenenti ad una specie diversa dalla vostra, solo perchè lo vogliono loro?Smettetela di vivere sulla sofferenza di qualcuno.
Non siete parassiti ( vero? ) ma esseri umani dotati di intelletto ( no? ).
USATELO! Per il bene vostro e di chi vi circonda, e non per trovare una motivazione che non ha fondamenta per continuare a sfruttare qualcuno.La vita delle mucche, e la loro libertà, non valgono meno delle vostre e la vostra vita e la vostra libertà non valgono di più delle loro.
Il consiglio che vi do, from the bottom of my heart, davvero…
So che vi può sembrare assurdo o impensabile.
Pure ai proprietari di schiavi neri catturati in Africa e venduti in America come braccianti da incatenare nelle coltivazioni di cotone e tabacco fu un duro colpo realizzare che avrebbero dovuto trovarsi un nuovo impiego, con l’entrata in vigore del tredicesimo emendamento nel 1865.
Potessi vi darei una pacca fraterna sulla spalla.
Purtroppo è così che va la vita,
mica è colpa vostra!
I secoli passano, la società si modernizza e il genere umano si avvicina sempre di più ad uno stadio di sé evoluto.
Se così non fosse, saremmo ancora nelle caverne a scheggiare il chopper, magari sognando di bere latte di mammut ( italiano e pagato bene eh, nsia mai!).Finché siete in tempo, soprattutto i giovani allevatori , alienatevi da questo vecchiume e puntate verso nuovi lavori.
Far nascere degli esseri viventi che non avranno mai una vita vera non è un lavoro! Non è gratificante e non è etico per niente. Ma cosa gli racconterete ai vostri figli? Che avete mandate al macello quelli di decine di mucche per comprargli i libri di scuola?
Se non lo capisce la generazione che vorrebbe lasciarvi le redini in questo ambiente, almeno siate in grado di farlo voi!Il futuro dell’uomo è quello di raggiungere la facoltà di coesistere insieme alle altre specie senza danneggiare la natura e senza vivere a discapito degli altri abitanti del pianeta.
Tecnologia, comunicazioni, nuove invenzioni e rinnovamento di stili di vita stanno via via gettando le basi a impieghi diversi da quelli ai quali siamo da un po abituati.
Niente è impossibile e soprattutto, se dimostrerete di valere e di far valere i diritti di tutti senza calpestare quelli altrui, arriverà senza dubbio il nostro sostegno economico.
► Negli U.S.A ha aperto la prima “macelleria vegan”. Seitan al posto degli animali.
► Hiltl Laden: la prima macelleria vegetariana di Zurigo.
► DA ALLEVATORE A VEGETARIANO: LE MUCCHE “DA CACCA” CHE NON VANNO AL MACELLO. INTERVISTA A FABRIZIO BONETTO.
<< E se non posso bere latte di mucca, con cosa faccio colazione??!11!! >>
Latte di riso, soia, avena, mandorle, cocco, macadamia, nocciole ecc può bastare??? 🙂
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Senza zuccheri aggiunti
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Ricco di calcio
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Latte vegetale a base di noci di macadamia
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Bevanda alla Nocciola Provamel, delicatamente dolcificata con SCIROPPO D’AGAVE
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°° Il Caso Green Hill e la Vergognosa Condanna degli Animalisti °°
Pochi giorni fa si è tenuto presso il Tribunale di Brescia il processo ai 13 attivisti animalisti imputati a vario titolo per furto, rapina, lesioni e resistenza al pubblico ufficiale per aver salvato decine di cani beagle dall’allevamento per la vivisezione Green Hill a Montichiari (Brescia) il 28 aprile 2012.
L’allevamento è stato poi posto successivamente sotto sequestro per il delitto di maltrattamento ed uccisione di animali il 17 luglio 2012.
Solo uno assolto.
Dodici di loro sono stati condannati, con condanne che vanno dagli 8 ai 10 mesi per aver portato via 69 cani che sarebbero diventati presto vittime della vivisezione.
Si parla anche di un risarcimento danni e spese processuali di circa 10 mila euro.
Tutto questo è veramente vergognoso.
E’ vergognoso che ancora oggi si continui ad utilizzare animali nei laboratori di ricerca per testare medicinali e cosmetici o per “trovare” cure a malattie, ed è ancora più vergognoso realizzare che parte dell’umanità non sia ancora in grado di capire che essi sono esseri viventi e non merce a nostra disposizione.
I beagle allevati dentro il lager Green Hill erano tutti destinati alla vendita, acquistabili dalle più grandi case farmaceutiche per essere impiegati in testi di laboratorio.
Curiosi di scoprire gli acquirenti killer? Trovate la lista completa cliccando QUI .
La vita di questi cani sarebbe stata dolorosa e soprattutto breve, dal momento che i test si concludono con il decesso.
Sembra che questa crudele realtà non interessi minimamente allo Stato Italiano, al governo, a chi dirige e ai giudici, ovviamente.
Forse perchè non sono loro, tutti insieme, a finire i loro giorni dentro ai laboratori.
Troppo facile decidere della vita e della morte, quando non si parla della propria!
La liberazione dei cani da Green Hill è stato un duro colpo all’industria dell’allevamento di schiavi per la sperimentazione, e la sua notizia è giunta in tutta Europa e in tutto il mondo dando coraggio agli attivisti di altri Paesi.
Attivisti di associazioni animaliste estere che, al momento, sono rimasti davvero scioccati per questo finale spiacevole. Ma c’era da spettarselo.
Il bene non trionfa mai così facilmente, quando il male dilaga.
Dal punto di vista legislativo infatti il 28 Aprile 2012 a Montichiari si è compiuto un “reato” enorme.
Reato che è andato a colpire interessi economici di qualche potente ( e prepotente ).
La condanna di pochi giorni fa, a mio avviso, è stato un tentativo per scoraggiare il mondo animalista per i futuri obbiettivi prefissati.
Ma non cederemo né con le minacce, né con le punizioni.
Sappiamo bene tutti che torturare e uccidere animali E’ IMMORALE. Lo sappiamo tutti che nessuno al mondo è felice di morire.
Lo sanno bene anche quelli che si nascondono dietro le Leggi italiane per continuare a far del male agli altri.
Questo Stato sembra esser in grado di difendere solo gli oppressori, e mai gli oppressi.
Se le leggi non hanno etica, dovranno essere presto cambiate. Ed è nostro DOVERE MORALE ribellarci.
Non ci sono più scuse, non ci sono motivazioni valide per tenere in piedi questo sporco business economico che miete vittime. I soldi di qualcuno non valgono più della vita di innocenti.
Gli attivisti quel giorno non hanno RUBATO qualcosa di proprietà. La vita altrui non è un bene di cui poter disporre.
Quel giorno hanno RIDATO agli animali la libertà che gli era stata RUBATA dai proprietari Green Hill.
Liberare qualcuno non è un reato.
Gli attivisti non sono criminali, sono solo persone che si sono ribellate a qualcosa di ingiusto.
E che lo avrebbero fatto a prescindere dalla specie, dalla razza o dal sesso dei soggetti reclusi nel lager.
Di loro tutti conosco di persona solo Fabio Serrozzi, e vi assicuro che non esiste al mondo persona più buona di lui.
L’ho conosciuto proprio quell’anno durante un mio evento vegan di raccolta fondi per la Lav di Pontedera (PI).
Nonostante la mia ” giovane” età, non ha mai sminuito i miei impegni nel mondo animalista, ma anzi, li ha sempre sostenuti dandomi anche motivazioni per andare avanti.
E’ stato grazie a Fabio se ho partecipato a manifestazioni nazionali animaliste.
E’ stato merito suo se sono arrivata a comprendere il vero significato della parola “antispecismo“.
E’ grazie a lui se tante persone si sono avvicinate alla filosofia di vita vegan dove tutti siamo importanti e nessuno merita di essere oppresso.
In questo scatto Fabio è raffigurato mentre porta via un cucciolo di beagle lontano dal luogo di sofferenza dove era recluso insieme ai compagni di sventura.
Consapevole della delicatissima salute dei cuccioli, ha alzato la sua maglietta nera per coprirlo in un abbraccio protettivo.
” Tranquillo, ci sono qui io, andrà tutto bene “.
Se quel cucciolo è diventato un adulto, se vive in un clima di amore e non di privazione e violenza, è merito di Fabio.
E’ merito suo e degli altri attivisti che quel giorno hanno rotto le barriere dell’omertà per dare giustizia agli animali.

LE LEGGI UMANE VALGONO ZERO davanti a quelle della natura.
Nasciamo LIBERI, e dobbiamo esserlo per tutta la vita.
Gli umani non sono superiori a nessuno.
Siamo una specie che deve ancora imparare ad esistere senza ledere alle altre presenti sul Pianeta.
Non importa quanto ci vorrà.
Impiegheremo anche tutta la nostra vita a ricordarvelo.
°° Come Ricreare una Piccola SPA Vegan in Casa °°
Impegni di lavoro o di studio, sport, tempo libero con la famiglia o con gli amici, commissioni da sbrigare e ore piccole possono portare a sentire molto stress e stanchezza, sopratutto nelle stagioni come l’inverno o l’autunno, dove le ore di luce diminuiscono drasticamente.
Spesso sentiamo già il bisogno di rigenerarci anche distanza di pochi mesi dalle vacanze estive.
Ferie da poter prendere o doppia vacanza da poter fare non sono così semplici da avere per tutti.
L’unico modo per poter staccare per un po la spina rimane quello di passare una giornata intera, magari quella di riposo nella settimana di lavoro o nel week end, totalmente in compagnia di se stessi.
Alleate del recupero del benessere fisico e mentale sono senza dubbio le SPA, centri dove si può prenotare per avere più servizi e dove lo stare bene è fondamentale.
Purtroppo esse non sempre sono facilmente raggiungibili oppure accessibili , sopratutto se si hanno tante spese da affrontare.
Come fare dunque per ritrovare un po di pace e ritagliarsi qualche ora di relax, senza percorrere km in auto e con un budget limitato?
La soluzione ovviamente è una: ricreare una piccola SPA nella propria casa!
E quale luogo migliore, se non il bagno?
Bastano alcuni accessori e pochi ma efficaci accorgimenti per rendere la toilette di casa un vero centro mini centro benessere!

- LUCE: Per creare l’atmosfera giusta è necessaria la luce giusta. Per calmare la vista potete optare per una lampada di sale rosa dell’Himalaya oppure all’unione di più candele profumate accese, magari appoggiate sul bordo della vasca, se è ampio.
- PROFUMI : L’olfatto è uno dei sensi che può stimolare il benessere. Un incenso acceso lascia aroma duraturo nell’ambiente ( nb: incenso da accendere prima della permanenza). Se preferite le fragranze dolci ci sono varianti floreali. Altrimenti, potete optare per quello all’eucalipto, che darà una sensazione di respiro migliorato.
- COLORI: Il colore gioca un fattore importante! Ne avete uno preferito? Scegliete quello che più vi piace per rilassare la mente. Per diffonderlo in tutto il bagno basterà, se avete optato per la lampada come illuminazione, appoggiare sopra di essa un tessuto colorato ignifugo. In alternativa, esistono in vendita lampade speciali che cambiano colore.
- SOTTOFONDO: Ogni SPA che si rispetti ha la giusta melodia dolce di sottofondo.
E’ necessario dunque ricreare la stessa situazione piacevole anche a casa.
Prendete uno stereo con lettore cd e optate per musiche che richiamano i suoni della natura, come quelle del cd Therapeutic Relax SPA Music – Vol. 2 ( uno dei più scelti dai centri benessere! ).
Impostate poi lo stereo a volume medio. - BENESSERE FISICO: Il benessere fisico è dato ovviamente da qualcosa che viene in contatto con il nostro corpo, in grado di generare piacere o di alleviare la stanchezza.
L’acqua è un elemento importantissimo , pertanto il consiglio è quello di riempire la vasca da bagno a sufficienza 😀 .
La temperatura ideale dell’acqua è quella di 40°C.
Tenere poi le finestre chiuse permetterà al vapore di rimanere imprigionato nel bagno, cosa consigliata!
Nella vasca si può versare prodotti naturali in grado di creare molta schiuma ( piacevolissima alla vista ) dai poteri anche emollienti.
A chi preferisce un bagno rilassante, consiglio le profumazioni di cocco, iris o mandorle dolci.
Chi invece ha bisogno di ricaricare le energie può optare per un bagnoschiuma al thè verde o al limone. Tra i marchi cruelty free c’è la vasta scelta di fragranze.
Per creare tanta schiuma, versare il prodotto sul fondo della vasca asciutta prima di aprire il getto d’acqua 🙂► Per rendere il bagno ancora più morbido e utile, si può versare del bicarbonato nell’acqua e del sale marino grosso.
Alla musica, al calore del vapore acqueo, alle luci, ai profumi e al bagno rilassante/energizzante si può unire anche una tisana calda drenante da bere durante il tempo che decideremo di trascorrere nella nostra “mini spa”.
Non rimane quindi che trovare qualche ora libera per testare l’esperimento ^_^























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