°°Tradizione & Letteratura Spagnola: La Corrida°°
La Corrida è una delle tradizioni più crudeli al mondo dove gli animali diventano protagonisti contro la propria volontà. Su di loro viene riversata inaudita violenza per il mero fine di intrattenere il pubblico e di incassare soldi. Con la scusa di voler mostrare la supremazia umana sulla forza bruta dell’animale si mette un atto un vero e proprio tormento ai danni di esseri senzienti, la cui reazione violenta nel vano tentativo di difendersi è frutto di un processo ben definito.

“In Spagna gli uomini non fanno altro che parlare di politica, di tori e di donne” raccontava già nei suoi Apuntes Autobiograficos la scrittrice Emilia Pardo Bazán, classe 1851. Attraverso il pensiero di uno dei personaggi della sua novela Insolación, Don Gabriel Pardo, Emilia mostra un modo alternativo di vedere questa usanza, tipica del suo paese natale.
Sale a relucir aquello de las tres fieras, toro, torero y público; la primera, que se deja matar porque no tiene más remedio; la segunda, que cobra por matar; la tercera, que paga para que maten, de modo que viene a resultar la más feroz de las tres
Dice Gabriel Pardo parlando delle corride
Secondo il personaggio, nella corrida ci sono tre bestie: il toro, il torero e il pubblico. La prima bestia si fa uccidere perché non ha scelta; la seconda uccide per guadagnare; la terza pagando affinché si uccida, risulta essere la più feroce fra le tre.
Prosegue il mio discorso in questo video pubblicato sul mio canale YouTube.
Buona visione.
Carmen
Pubblicato il 4 aprile 2020, in ° Critiche °, Veganismo nelle Scuole con tag carmen vegan blogger, corrida, corridas, corride, diritti animali, emilia pardo bazan, espana, etica, filosofia, insolacion, peninsula iberica, tradizioni spagnole, veganismo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 7 commenti.
Avevo quindici anni e sono stata obbligata ad assistere a una corrida, mentre io piangevo disperatamente un pubblico feroce urlava “matalo matalo”.
Una delle più atroci esperienze della mia vita.
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Che enorme dispiacere 😦 Immagino eri con la “scuola”, no?
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No, ero con il mio aguzzino. All’epoca avevo un fidanzato più grande di me che volle portarmi in vacanza in Spagna e mi obbligò a vedere la corrida.
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Mi dispiace davvero tanto 😦
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❤
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Ciao Carmen,io sono stato in Colombia dove purtroppo esiste la corrida come in quasi tutti i paesi latinoamericani e una ragazza mi invitó ad andarci ,a lei non piaceva ma essendo io turista avrebbe fatto lo sforzo di accompagnarmi,ero a Cartagena. Non ero vegano ma non mangio carne dall’etá di 3 anni, ma odiavo la corrida e ho sempre gioito per la morte del torero(come quando si ammazzano tra cacciatori) e declinai l’ invito perché sentivo che in qualche modo avrei sostenuto questa barbara usanza. Parlo spagnolo amo questa lingua e la cultura dei paesi sudamericani inclusa la Spagna stessa. In Catalogna l’hanno abolita per fortuna speriamo che ciò avvenga dappertutto!! Quando a scuola ci fecero studiate Alle 5 della seta di Garcia Lorca non esitai di fronte alla prof a schierarsi col Toro e dirle che il torero se l era cercata, appoggiato da altri .ieri compagni. Saluti vegani da Marco e Masha di Sesto Fiorentino 👍👊✊
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Ciao Marco!
Anche a me piace la cultura spagnola e la sua lingua. Lo parlo in maniera fluente lo spagnolo ed è la mia seconda lingua preferita dopo l’inglese.
Spero anche io che questa violenza venga abolita al più presto. Non si può proprio tollerare!
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