Archivio mensile:Maggio 2023

°°Pangea Food: il Caseificio Vegano Che Aiuta Gli Animali°°


Cari lettori e care lettrici,
era il 2015 quando per la prima volta vi parlai di Pangea Food, un’azienda giovanissima produttrice di formaggi interamente vegetali fondata da Luciano Colinelli. Luciano volle farmi assaggiare le sue creazioni artigianali per avere il mio parere: ne rimasi veramente lusingata per il pensiero avuto, e sinceramente stupita per l’ottimo sapore di tutta la linea assaggiata!

Nel tempo questo caseificio vegan etico ha fatto tantissima strada, e i suoi prodotti vegan sostitutivi di quelli realizzati con derivati animali hanno raggiunto addirittura altri paesi europei e sostenuto tantissimi rifugi di animali salvati dai maltrattamenti e della morte.
Formaggi buoni in tutti i sensi!

I prodotti sono realizzati nello stabilimento di Arezzo, che dà lavoro a famiglie vegane, e sono aumentati di numero e tipologia: adesso c’è un formaggio vegetale per ogni gusto, ma non solo. Assieme ai vegan cheese troviamo anche salse già pronte, sughi, basi proteiche per macinato vegetale e tanto altro.

Esattamente come otto anni fa, eccomi qui a darvi il mio parere su quelli che ho assaggiato: pronte/i a fare una full immersion nel gusto?

GONDINO

Gondino è uno dei formaggi vegetali più buoni che esistano al commercio. Posso garantirvi che persino il mio gatto non sa resistere al suo profumo! Realizzato con base proteica di ceci, ha una consistenza corposa e un sapore unico. Pangea Food ha ideato svariate varianti, una più squisita dell’altra:

Classico: stagionato e dal gusto inconfondibile. Si sposa bene su qualsiasi piatto: sulla pasta, sui risotti, tagliato a scaglie per arricchire insalate, ma anche così al naturale.
Peperoncino: dal sapore piccante, ma non troppo, perfetto per dare uno sprint a taglieri con formaggi e affettati vegetali, o per esaltare il sapore di primi piatti.
Pepe: dall’aroma veramente speciale, l’ho trovato perfetto per mantecare gli spaghetti
Affumicato: uno dei miei preferiti. Una fetta tira l’altra! Ottimo per ogni preparazione, ma veramente speciale anche tagliato a fette sottili e disposto su pizza fatta in casa.
Alle Erbe: questa variante ha un sapore delicato e perfetto anche da fondere!
Tartufo: + in assoluto il mio preferito. Non contiene tartufo vero in rispetto dei cani (animali sfruttati per la sua ricerca) ma un semplice aroma che ne conferisce un sapore spaziale! Ottimo per condire i piatti, ma anche a fette sottili per farcire schiacciate e panini. Sulla pizza poi è semplicemente stupendo!

Gondino, oltre a essere prodotto in forma, è anche disponibile nella versione grattugiata in bustina: speciale da spolverare su ogni piatto (che siano primi o secondi) e per dare un sapore decisamente squisito alle insalate.

Pennette al pomodoro con Gondino grattugiato e scaglie di Gondino affumicato
Tagliatelle mantecate con Gondino e zucchine, con spolverata di granella di mandorle e menta fresca



PASTORINA

New entry della famiglia Pangea Food, Pastorina è la versione vegetale della ricotta fatta con latte vaccino o di capra. Etica al 100%, è realizzata con soli ingredienti vegetali ed è semplicemente perfetta per preparazioni dolci ma anche salate. L’ho utilizzata per fare in casa degli squisiti cannelloni ricotta e spinaci: sono venuti divini!
La consistenza è morbida e compatta, e il sapore è delicato. Dovete assolutamente provarla!

GLI SPALMABILI

Oltre ai formaggi grattugiati e in blocco, Pangea Food ha pensato a quelli spalmabili ideali per farcire schiacciate, focacce, panini e bruschette.

Stracchetto Classico: ha un gusto delicato. Si abbina bene con qualsiasi alimento. L’ho trovato perfetto come base per bruschette con pomodoro e origano.
Stracchetto Fumé: DE-LI-ZIO-SO!! Una vera bomba di sapore. Adoro l’aroma affumicato e questo spalmabile mi ha davvero conquistata! Da provare come farcitura nei panini o nei tramezzini, accompagnato da burger vegetali. Vedrete che bontà!
Gargonzina: alternativa vegetale al gorgonzola. Il suo sapore è sul serio intenso ed è un perfetto sostituto di quello realizzato con derivati animali perché la consistenza e il gusto sono impressionanti.

Bruschetta con Stracchetto classico: una delizia!
Baguette con cotoletta di soia e Stracchetto Fumé: una bomba di sapore!


Maionese Zenzero & Limone:
una salsa delicata e fresca da abbinare non solo a un contorno di verdure o patate in padella, ma anche come tocco di condimento per le insalate. L’ho trovata buonissima!

Squisugo Veg Ragù e Gondino:
che meraviglia! Pangea Food ha creato qualcosa che DOVEVA essere creato! Un sugo già pronto con buonissimo pomodoro arricchito con ragù vegetale e reso unico dalla presenza del Gondino.
L’ho trovato favoloso come condimento per la pasta.
Non può mancare in dispensa per pasti nutrienti e veloci.

Macinato di Pisello:
perfetto per preparare in casa del ragù vegetale pazzesco!
È racchiuso in una confezione realizzata in materiale biodegradabile e compostabile. Essendo secco, si conserva bene. Per utilizzarlo basta semplicemente reidratarlo in acqua tiepida (volendo con l’aggiunta di spezie o di un brodo vegetale) e poi utilizzarlo per le ricette che più preferiamo: pasta, pasta al forno, ripieni..
Ottimo sapore e buonissima fonte proteica.


I prodotti Pangea Food si possono acquistare nei migliori negozi di alimenti biologici fisici che online,
trovate la lista suddivisa per regioni cliccando QUI.

Se acquistate sul sito di Amorum, potete trovare inoltre il Gondino in edizione speciale per sostenere Lav!
Per ogni forma venduta Amorum & Pangea Food devolveranno 1 euro all’associazione.
Una bellissima iniziativa che ha avuto il via per la festa della mamma e che prosegue per raccogliere fondi e mantenere 12 mucche salvate da Lav da un allevamento italiano.

Per non perdervi tutte le novità Pangea Food, seguite l’azienda sulla sua pagina Facecbook ufficiale!


Pangea Food: we love you!



Carmen

°°[Bientina] Cane Lasciato In Auto con Finestrini Chiusi°°

Care lettrici e cari lettori,
mi giunge una segnalazione sconcertante da parte di Simone, un uomo che lunedì 15 maggio 2023 ha vissuto una situazione totalmente biasimevole.
Mentre si recava a fare spesa in un supermercato ha notato un cane nella bauliera di un’auto, parcheggiata tra l’altro in uno stallo dedicato ai portatori di handicap. L’animale era dentro il veicolo con i finestrini chiusi.
Erano le ore 19, con ancora piena luce, e per questo l’uomo si è allarmato subito, preoccupandosi per il cane e per la sua possibilità di respirare.

Sono entrato nel supermercato e mi sono recato al box informazioni dove c’era una dipendente non molto alta, col naso pronunciato. Non ricordo il nome. L’ho informata che nel parcheggio c’era un’auto dai finestrini chiusi con dentro un cane. Ho pensato che la persona che lo aveva lasciato così magari era a fare spesa, per questo ho chiesto alla dipendente se poteva fare un annuncio al microfono affinché il proprietario si facesse vivo” mi ha raccontato.
Purtroppo da parte della dipendente non ho avuto nessun tipo di aiuto, anzi. Mi ha risposto che era impegnata (sembrava stesse seguendo delle persone per l’attivazione di tessere socio) e che non poteva.
A costo di diventare insistente le ho detto che era importante perché i finestrini erano chiusi e c’era sole” ha aggiunto Simone.
Ma ancora una volta, la sua richiesta non è stata accolta.
Ad un certo punto la dipendente mi ha risposto che il parcheggio era comunale e non del supermercato, che potevo chiamare le forze dell’ordine e mi ha anche chiesto in modo retorico se poi ci avrei parlato io con il proprietario se faceva l’annuncio. Le ho risposto di sì, che ci avrei parlato io, e che un messaggio al microfono sarebbe stato un intervento più immediato magari – anziché attendere l’intervento di qualcuno – ma ha continuato a fare le sue cose”.

Nel frattempo, il proprietario dell’auto è saltato fuori, e Simone racconta di aver reagito in modo incisivo.
“L’uomo quando è arrivato e ha capito che ero preoccupato per il cane si è messo a piangere. Mi ha detto che sì, era stato un coglione a lasciare la cagnolina in bauliera, che pensava di metterci 15 secondi per fare spesa e che invece ci aveva messo di più. Si è scusato svariate volte con le lacrime agli occhi, dicendomi che per lui è come una figlia e che se avessi chiamato i carabinieri se lo sarebbe meritato”.

Il cane chiuso in auto, fotografato da Simone.


La vicenda, per fortuna, si è conclusa bene, ma a Simone è rimasta una grande amarezza, quella data dall’aver chiesto aiuto, un semplice messaggio al microfono, rimanendo inascoltato.
“L’ho vista come una grande ingiustizia”, mi ha riferito.

Mi pongo adesso alcune domande..
Cosa sarebbe successo se il cane fosse stato nell’abitacolo da molto tempo?
Perché questa assenza di tatto davanti a una semplice richiesta di aiuto?
Ma soprattutto, la dipendente del punto vendita avrebbe agito allo stesso modo se chiuso in auto con finestrini alzati ci fosse stato un bambino?


Simone scriverà una lettera per denunciare l’accaduto alla catena di supermercati, facendo leva sul comportamento discutibile tenuto dalla dipendente. Azione che sostengo pienamente perché un episodio simile deve essere portato all’attenzione della direzione.
Ho spiegato lui in che modo agire se dovesse – si spera di no – ricapitare una cosa simile in futuro.

Ad ogni modo, non è possibile, nel 2023, sapere di fatti del genere e vedere comportamenti scarsi d’empatia.
Spero che il proprietario del cane non lasci mai più la creaturina in auto senza spiragli, e mi auguro anche che il supermercato prenda seri provvedimenti affinché non accada mai più qualcosa di simile.
Quando c’è in ballo la vita di un essere vivente non si può cadere nel lassismo.



Cosa fare se si trova un animale chiuso in auto senza finestrini aperti in modo da far passare aria?
Innanzitutto, controllare lo stato di salute dell’animale e in base alle condizioni (temperatura, stagione, meteo) avvertire SUBITO le Forze dell’Ordine.
In questo articolo trovate le dritte date da OIPA → Cliccare qui.




[Per qualsiasi altra segnalazione o risposta in relazione a questo articolo,
rimango disponibile via email all’indirizzo info@carmenluciano.com]

* La foto di copertina di questo articolo è a scopo esemplificativo.

°°[Ricette] Pane Fragrante fatto in Casa°°

Care lettrici e cari lettori,
da qualche mese mi sono appassionata di panificazione, arrivando a preparare in casa pizze, pane e schiacciate deliziose, fragranti e profumate!

Perché fare in casa i panificati?
Perché si possono scegliere le farine che più ci piacciono, perché è economico e rilassante e perché nella grande distribuzione spesso nel pane mettono miglioratori, latte, albume d’uovo o miele!

In questo articolo dunque, a grande richiesta, condivido con voi la ricetta e le procedure per fare del fragrante pane da decorare con intagli bellissimi! Ideale per fare merenda al mattino, con sopra spalmate margarina e confettura di frutta, e da mettere in tavola a pranzo e a cena.




Ingredienti per circa 1kg di pane:
500 g di farina di grano tenero di tipo 0 (oppure 1, in base alle vostre preferenze)
• 300 g di acqua naturale temperatura ambiente
1 cucchiaino abbondante di sale da cucina
1 cucchiaino di zucchero grezzo chiaro
• 1/4 di cubetto di lievito di birra

Accessori:
Scodella in vetro/plastica dai bordi alti
Leccapentola
Taglierino per il pane

Procedura:
Nella ciotola dai bordi alti versate 500 grammi di farina e con l’aiuto del leccapentola fate dello spazio al centro, dove riporre il sale e lo zucchero. Mettete 300 grammi di acqua in un contenitore e scioglietevi dentro il mezzo cubetto di lievito di birra fresco.
Versate poi l’acqua al centro della ciotola con la farina e sempre con il leccapentola mescolate bene energicamente.
Una volta che si sarà addensato il composto, spolverate altra farina un po’ alla volta fino a quando l’impasto non sarà lavorabile con le mani.
Impastate una decina di minuti e poi mettete l’impasto dentro alla stessa ciotola, coperta da un canovaccio pulito e bagnato, dentro al forno spento.
Accendete solo la luce del forno: questa creerà un’ambiente tiepido, e il canovaccio bagnato conferirà all’aria la giusta umidità ideale per far lievitare l’impasto.

Lasciate riposare nel forno per circa 4 ore.

Quando l’impasto sarà lievitato, sempre con il leccapentola staccatelo dalle pareti della ciotola e lavoratelo nuovamente con altra farina da spolverare. Sentirete sicuramente tra le mani l’impasto ormai diventato soffice.

Create una pallina, passateci sopra un po’ di farina e lasciate riposare ancora l’impasto, volendo sempre nel forno. Tenete d’occhio la lievitazione: di regola è sufficiente un’oretta circa.

Quando il vostro panetto sarà lievitato, con l’aiuto del taglierino per il pane praticate le incisioni-decorazioni che più vi piacciono. Oppure, potete lasciare l’impasto così com’è. Ma vi assicuro che decorato è veramente una soddisfazione!

Non appena fatti gli intagli, accendete il forno (statico) a 220° e quando avrà raggiunto la temperatura infornate per circa 20 minuti, mettendo la griglia al penultimo livello (in modo tale che, crescendo, il pane cuocia a metà forno).


Dopo la cottura il risultato sarà questo!
Una pagnotta di circa un chilo bella profumata e fragrante, con mollica morbida e saporita!
Fate raffreddare il pane prima di tagliarlo, così che non perda tutta la sua compattezza.



Il pane, una volta raffreddato, può essere tagliato a metà, o direttamente a fette, e congelato in freezer.
Così avrete pane fresco anche nei giorni seguenti: basterà farlo scongelare poche ore prima di metterlo in tavola!
A temperatura ambiente si conserva circa 3-4 giorni.


Alla prossima ricetta!

Carmen

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