Archivio mensile:agosto 2024

[Lucca] La Vergognosa Sfida a Ingurgitare 2 Kg di Resti Animali in un’Ora

Care lettrici e cari lettori,

con questo articolo porto alla vostra attenzione un evento che si sta svolgendo in provincia di Lucca che a mio avviso è un insulto alla morale su più fronti.

Si tratta della ‘festa della bistecca’, che ha avuto inizio lo scorso 17 agosto a Pieve Fosciana (LU) e che proseguirà fino a fine mese. Già definire ‘festaun evento basato sui resti di animali fatti nascere col solo scopo di venire ammazzati senza pietà (principalmente bovini) fa comprendere il livello di rispetto per la sacralità della vita, intrinseca in ogni specie vivente, dimostrato sia dagli organizzatori, sia dagli sponsor che da coloro che vi prendono parte. Ma la scelta del titolo e della natura del menu dell’evento non sono le sole cose biasimevoli. Assieme a queste vi è qualcosa di ben peggiore: la sfida a mangiare 2 kg di quei cari resti in solo un’ora per non pagare il fiero pasto.

Come sbandierato sulle locandine dell’evento e sul sito ufficiale della ‘festa’ (dove il logo è un bovino che tiene in mano forchetta e coltello, per non farsi mancare l’ennesimo oltraggio a questi animali), chi si abbuffa di 2 kg di resti di poveri bovini con l’aggiunta di due contorni in 60 minuti, ha il pasto gratis. Se non si riesce nell’eroica impresa, si paga.

L’idea che delle persone si sfidino a introdurre nel proprio organismo ben due chili di materia che componeva l’organismo di esseri senzienti, e che serviva loro per esistere, pur di non pagare e per essere ricordati nella lista degli ‘eroici’ vincitori dell’abbuffata, è veramente sconcertante.

Ripenso allo sguardo smarrito, sofferente e impaurito delle vittime, fra cui bovini, che abbiamo incrociato manifestando contro il mattatoio di San Miniato lo scorso marzo e non posso fare altro che provare disgusto. Disgusto e nausea nel realizzare che le persone nel 2024, nell’era dell’intelligenza artificiale, banchettino sulla sofferenza di creature che vivono l’inferno in terra, e che dovrebbero invece essere lasciate in pace.

E pensare che era oggetto di ampia critica sociale già nel 1800 il consumo di animali, non solo per ragioni etiche e morali, ma anche per motivi salutistici e sociali: lo stesso Percy Bysshe Shelley (che ha dimorato a Bagni di Lucca, ignaro che nel futuro si sarebbe organizzata una roba simile), circondato da medici che avevano abbracciato l’alimentazione vegetale, nei suoi saggi “A Vindication of Natural Diet” e “On the Vegetable System of Diet mostrava la fallacia del consumo di fellow animals. Uno spreco di risorse idriche e alimentari di natura vegetale per ingrassare animali e darli in pasto a poche persone abbienti a discapito della loro salute fisica e morale.

Oggi, rispetto a due secoli fa, i numeri dell’incessante mattanza sono aumentati vertiginosamente, mentre al mondo esseri umani continuano a morire di fame non avendo accesso ad acqua potabile e cibo. Una mancanza di corretta distribuzione delle risorse che non fa onore alla nostra specie.

“Sarebbe meglio per una creatura senziente non nascere affatto, piuttosto che esistere per patire la sofferenza più assoluta” scriveva. Sofferenza assoluta che mai vorrebbero provare le persone, incluse quelle che organizzano eventi dove gli animali sono gli sfortunati protagonisti.

Con il presente articolo, oltre ad invitarvi a disertare ‘feste’ simili per il bene della vostra salute morale e fisica, vorrei invitare lettori e lettrici che difendono la vita in ogni sua forma e che sanno che gli animali non sono materia organica da disporre a proprio piacimento a inviare una mail di dissenso indirizzata al comune, all’ASL della zona e agli sponsor che hanno deciso di appoggiare tale evento.

Come riportato dalla locandina della ‘festa’, gli sponsor sono:
Azienda Agricola De Petris Eros, Centro Computer, Riccardo Corredi, Suffredini Communications, Carrozzeria Rally, Radicchi Michele lavori in cartongesso, Marchini Macchine srl, Giemme Service food & beverage, Autocarrozzeria FR, Carrozzeria MediaValle di Luchetti, Termoidraulica Esseti.

Oggetto: No alle feste con vittime animali e alle abbuffate a base dei loro resti

Testo tipo:

Gentile comune di Pieve Fosciana,
Gentile ASL Toscana Nord Ovest,
Gentili sponsor

scrivo questa e-mail dopo aver appreso che nel comune di Pieve Fosciana si sta svolgendo ancora una volta la ‘festa della bistecca’. Trovo davvero triste che nel 2024 vengano organizzate ancora ‘feste’ simili, dalla parvenza paleolitica, dove si banchetta su resti di esseri senzienti – quali sono i bovini, sfortunati protagonisti – fatti nascere col solo scopo di venire ammazzati e macellati. Ciò che rende il tutto ancor più sconcertante è il fatto che durante queste serate siano promosse gare a chi si abbuffa di 2 chili di resti corporei delle suddette creature in soli sessanta minuti per vincere la possibilità di non pagare il fiero pasto. Credo che l’umanità debba sollevarsi da questo stadio di parassitismo nei confronti delle altre specie, trovando nuove forme di aggregazione sociale che non contemplino il massacro di innocenti. Innocenti di altre specie che vengono tenuti in vita, alimentati e abbeverati, mentre nel mondo esseri umani soffrono la fame e non hanno accesso all’acqua potabile. Ormai è di pubblico dominio l’informazione. Smettere di tormentare le altre forme di vita che esistono e che hanno il diritto di esistere sulla Terra è un dovere morale, per i più disparati motivi: per motivi etici, morali, politici, sociali, ambientali senza tralasciare ovviamente quelli salutistici. Dovrebbero essere promossi eventi mirati alla maggiore consapevolezza alimentare, e non gare ad abbuffarsi.
Con la presente email intendo esternare tutto il mio dissenso verso la suddetta ‘festa’, che trovo qualcosa di riprovevole, ma anche verso tutti gli sponsor che invece l’hanno appoggiata, andando a sfavore di esseri senzienti che non hanno mai fatto nulla di male. Esattamente come non parteciperò mai a tale ‘festa’, non sarò mai cliente delle aziende che hanno dimostrato scarso rispetto verso gli animali. Inviterò amici, amiche e parenti a fare lo stesso.

Distinti saluti.

Nome, cognome

Da inviare a:
assessori@comune.pievefosciana.lu.it
eluisa.lopresti@uslnordovest.toscana.it
info@centro-computer.it
info@coltivazionideparis.it, info@riccardocorredi.it, marchinimacchinesrl@gmail.com, info@suffredinicommunications.it, Michele.Radicchi@hotmail.it, giemme@legendario.it, autocarrozzeriafr@gmail.com, info@carrozzeriamediavalle.it, info@essetisnc.org


Grazie a chi deciderà di stare dalla parte della vita, in sua difesa.

[Empoli] Nuovo Caso di Abbandono Animale: Coniglietto Nano Gettato in un Giardino

Care lettrici e cari lettori,

qualche mese fa, con molto dispiacere, avevo portato alla vostra attenzione un vergognoso caso di abbandono animale nella cittadina di Empoli. Qualcuno, senza alcuna pietà, si era disfatto di un coniglietto nano grigio lasciandolo vicino all’area verde nei dintorni dell’ospedale San Giuseppe, forse credendo che avrebbe potuto sopravvivere ‘libero’ in un’aiuola. L’ignobile gesto – che voglio ricordare configura reato di abbandonoha comportato la morte del povero animale, deceduto per stenti. Il corpicino è stato trovato per caso da una passante che ne ha dato notizia su un gruppo Facebook empolese. Attraverso una campagna di invio email al Comune di Empoli, partita proprio dal mio blog, si era smosso qualcosa: il nuovo sindaco Alessio Mantellassi, a pochi giorni dalla sua elezione, aveva firmato un’ordinanza volta a ribadire le sanzioni in cui si incorre in caso di abbandono di animali.

“Stamani sono stato interpellato rispetto ad un maltrattamento animale.
Ho deciso di intervenire in modo netto. Ho appena firmato un’ordinanza che ribadisce le sanzioni per ciascuna violazione contro tutti gli animali domestici.
Ribadiamo tutta una serie di disposizioni per la cura, la custodia e la vita degli animali domestici.
Per le diverse violazioni si va da 25 fino a 500 euro di multa.
Non posso con ordinanza inasprire le sanzioni, ma sottoporrò al Consiglio Comunale una modifica del regolamento per inasprire tutte le sanzioni per chi maltratta, in vari modi, gli animali.

Empoli è città amica degli animali.
E lo sarà ancora


Questo è ciò che il neosindaco aveva scritto e pubblicato il 27 giugno scorso.
Purtroppo, a distanza di nemmeno due mesi, un nuovo caso di abbandono è avvenuto nel Comune di Empoli, sempre con un coniglietto come sventurato protagonista.

Se per la prima creatura non c’è stato nulla da fare, questa nuova vittima dell’inciviltà umana è stata notata in tempo dalle persone. Una signora infatti si è accorta che qualcuno aveva abbandonato un coniglietto nano ‘ariete’ (anche questo di colore grigio) nel suo giardino. Dovendo partire per le vacanze, ma non volendo assolutamente voltarsi dall’altra parte, ha allertato persone di sua conoscenza per recuperare il coniglietto.

Si è avviata dunque una catena di solidarietà attorno al piccolo animale abbandonato da chi, con ogni probabilità, ha preferito scaricarlo nella proprietà altrui liberandosene in vista delle ferie.

Il coniglietto ha fortunatamente trovato stallo momentaneo, ma cerca urgentemente adozione.
Nel frattempo Stefania e Monica, due volontarie antispeciste che si sono subito mobilitate per aiutarlo, lo hanno fatto visitare da un veterinario esperto in animali esotici. Il responso della visita non è stato confortante.

La coniglietta (è una femmina) ha circa 4/5 anni. Talmente debilitata e sotto peso, non è stato possibile vaccinarla per proteggerla da malattie. Dovrà prima prendere peso e ristabilirsi.
Nelle prossime visite dovrà essere sottoposta a RX per valutare lo stato di salute dei denti (molte persone che acquistano per capriccio i coniglietti non sanno che sono animali delicati e che i denti devono essere assolutamente tenuti sotto controllo), ma non solo: dovrà essere controllata la salute del suo utero per scongiurare tumori (frequentissimi in femmine non sterilizzate), procedendo poi con la sterilizzazione e altre cure per il suo mantenimento.

Le spese veterinarie per rimettere in sesto questa creaturina che ha rischiato di morire senza acqua né cibo, come ho scritto sulla mia pagina Facebook, sono centinaia e centinaia di euro.

Chi volesse aiutare questa coniglietta a tornare in salute, può inviare una donazione via PayPal al mio indirizzo carmen.veganblogger@gmail.com (inserendo la spunta su “invio denaro ad amici” affinché non venga inutilmente tassato l’importo). Il ricavato verrà consegnato a Monica per pagare la clinica veterinaria. Anche una donazione piccola può fare la differenza per coprire le spese frutto dell’irresponsabilità di qualcuno che sta gravando su chi non ha colpe.

Concludo questo articolo inviando le persone a non acquistare gli animali: non sono giocattoli, non sono oggetti. Sono esseri senzienti che per tutta la vita avranno bisogno di alimenti, cure, spazio…
Se desiderate dare una vita fatta di amore e attenzioni, ADOTTATE.
L’esistenza non deve avere un prezzo, un valore economico (né per gli umani né per gli animali), e soprattutto non deve essere gettata via a ‘fine utilizzo’ come un rifiuto.


Carmen


Di questa notizia ne hanno parlato anche i seguenti giornali, che ringrazio:
Gonews.it • Abbandonata una coniglietta in un giardino a Empoli: raccolta fondi per curarla
La Nazione • Coniglio abbandonato rischia la vita. Catena di solidarietà per salvarlo: “È l’ennesimo caso”


Importante aggiornamento del 21 agosto 2024

Nella giornata di ieri, martedì 20 agosto, mentre ero impegnata nel sostenere un’associazione di tutela coniglietti di San Miniato, ho ricevuto diversi contatti da parte dei giornalisti e messaggi dalle volontarie che assieme a me si stavano occupando di questa vicenda.

Solo a fine serata sono riuscita a leggere e a rispondere a tutti i messaggi, realizzando che c’erano stati degli sviluppi.

La coniglietta trovata abbandonata in un giardino sarebbe stata coinvolta in un furto di una bici avvenuto lo scorso 14 agosto. Qualcuno a Empoli avrebbe rubato una bicicletta alla famiglia proprietaria dell’animale, prendendo quest’ultimo direttamente o lasciandolo uscire fuori dal garage dove poteva muoversi fra interno ed esterno della casa. Le dinamiche non sono molto chiare.
La famiglia della coniglietta, vedendo gli articoli pubblicati dai quotidiani che ho allertato, ha contattato GoNews rintracciando il proprio animale scomparso da una settimana circa.
Il contatto con i giornalisti ha permesso poi di far comunicare le volontarie con la famiglia stessa.
Un epilogo lontano da ogni mia previsione, devo essere sincera.
Mi dispiace molto che la famiglia abbia subito un furto e che questo gesto incivile abbia coinvolto la coniglietta in questione, mettendo a repentaglio la sua vita. Sappiamo bene che questi animali sono estremamente delicati e anche oggetto di predazione da parte di altri animali – domestici e non.
Sarebbe potuta andare diversamente e finire male, ma fortunatamente si è innescata una catena di solidarietà dove la protagonista con la codina di questa storia è stata aiutata senza voltarsi dall’altra parte.

Sono contenta che la famiglia abbia di nuovo con sé Mary (questo è il nome della coniglietta che sembrava abbandonata ma era stata dunque smarrita), ma vorrei – da attivista per i diritti animali – esprimere alcuni pensieri a riguardo:

È importante che si faccia educazione civica, a partire dalle scuole, per disincentivare la compravendita di animali. Nessuna creatura merita di avere un prezzo e di essere commerciata come un oggetto. Nel caso specifico, Mary è una coniglietta ariete: chi si occupa di animali sa cosa comporta per gli animali venire allevati e selezionati in modo tale da ottenere un ‘prodotto finito’ che soddisfi determinate caratteristiche. I conigli nani ariete sono bellissimi, ma la loro bellezza (dai tratti di un peluche) che fa impazzire gli esseri umani la pagano loro a caro prezzo: sono creature estremamente delicate che sviluppano spesso problemi ai denti. Problemi di salute che il più delle volte vengono trascurati dalle famiglie, che pagano 20 euro per acquistare un coniglio, magari per fa felice il proprio figlio o la propria figlia, ma che poi non si adoperano per far seguire in modo corretto da specialisti.

I coniglietti sono animali d’affezione con caratteristiche fisiche ed etologiche ben diverse dai cani e dai gatti. È necessario che vengano seguiti da veterinari esperti in animali esotici che abbiano competenze comprovate per la cura di questi animali. Tengo a precisare questo poiché il veterinario esperto che ha visitato la coniglietta (che nel frattempo era stata soprannominata Blue) l’ha trovata sottopeso e debilitata, tanto da non poterla vaccinare. Sicuramente passare qualche giorno senza acqua né cibo a disposizione (dal giorno del furto della bici al giorno del ritrovamento da parte di alcune persone nel proprio giardino) ha influito molto sul suo stato di salute, ma spero che quest’ultimo fosse stato ottimale prima della data dello smarrimento.

Quando si smarrisce un animale, qualsiasi sia la specie di appartenenza, è necessario e doveroso lanciare un appello e informare la cittadinanza dello smarrimento, esattamente come facciamo negli spiacevoli casi contemplano la scomparsa delle persone. Si può segnalare la cosa agli organi competenti, alle varie associazioni, ma anche fare cartelli da stampare e da affiggere all’interno di ambulatori veterinari o nei dintorni del luogo di smarrimento.
Apprendere che questa famiglia, non so per quale motivo, non abbia né denunciato il furto della bici né denunciato pubblicamente la scomparsa della coniglietta mi rammarica molto.
Nello stesso comune di Empoli nel 2020 si è attivata una fitta rete di solidarietà per cercare un gatto da me salvato che avevo personalmente fatto adottare da una donna empolese a cui adesso – visto il suo modus agendi – non affiderei nemmeno un acaro della polvere. Se dopo un mese di ricerche Merlino è tornato a casa, commuovendo il web, è stato grazie al mio tempestivo dar notizia dello smarrimento coinvolgendo associazioni e private cittadine che monitoravano la zona, e che a furia di controlli mi hanno aiutato a ritrovare lo sfortunato micetto che oggi vive felice con una nuova bellissima famiglia.

Concludo informando inoltre che, in caso di bisogno, sono disponibile – assieme ai giornali sensibili al benessere degli animali – ad aiutare per diffondere appelli anche attraverso il mio blog e la mia pagina seguita da oltre 30.000 persone empatiche.
Basterà inviarmi una mail a info@carmenluciano.com e vi risponderò al più presto.

Colgo l’occasione poi per ringraziare tutte le persone che si sono interessate della coniglietta (Stefania, Monica e le altre volontarie), quelle che hanno inviato una donazione (che verrà rimborsata o devoluta a Il Prato dei Conigli, a discrezione di chi l’ha inviata, che si occupa di accudire 40 coniglietti abbandonati a San Miniato), il sindaco di Empoli Mantellassi, l’assessora Mannucci (che con me ha concordato nella giornata di ieri un incontro per parlare di animali ed educazione al loro rispetto), la giornalista Ylenia Cecchetti de La Nazione e i giornalisti di GoNews che hanno subito mostrato interesse e sensibilità riguardo a questa vicenda.

Spero che la coniglietta Mary possa vivere a lungo e in salute.


Carmen Luciano

[Ricette] Brigidini “Vrigidini” Vegan di Alex Arrighi

Care lettrici e cari lettori,

con questo articolo desidero condividere con voi una ricetta davvero interessante sperimentata e convalidata da Alex Arrighi. Si tratta dei brigidini vegan, versione 100% vegetale delle famose cialdine dolci tipiche toscane, realizzate purtroppo con le uova.

Ironia della sorte, l’anno scorso durante la manifestazione contro la festa dei cacciatori da me organizzata assieme a un’altra attivista, un venditore ambulante intervenuto per dialogare sul non consumo di animali e derivati ci fece notare che da vegan alcuni alimenti ce li saremmo dovuti dimenticare. “Se non mangiate le uova, niente brigidini!” mi disse il commerciante. “Sicuro che non si possa rendere la ricetta interamente vegetale? Guardi che andrebbero a ruba!” dissi a questo signore, molto aperto al confronto ma del tutto risoluto sull’impossibilità di creare brigidini vegan.
E invece, a distanza di un anno, ecco che Alex Arrighi ha completamente sfatato il mito, realizzando qualcosa di unico.

Alex ha avuto la gentilezza di condividere la ricetta (che ha dedicato a Federica Novelli) su un gruppo di ricette vegane affinché potesse essere ampiamente diffusa e utilizzata, magari andando a sostituire un giorno quella ‘classica’ i cui ingredienti comportano schiavitù e morte per gli animali.

Foto di Alex Arrighi

Sul gruppo di ricette senza crudeltà che conta oltre 90.000 persone, Alex ha scritto:

“Dopo mesi di tentativi sono arrivato finalmente alla ricetta del primo brigidino (che ho rinominato Vrigidino) senza derivati animali. Dopo averlo fatto assaggiare a molti onnivori e non avendo loro trovato differenze nel sapore e nella consistenza, stupiti, molti mi hanno consigliato di far brevettare la ricetta. Dopo un momento di indecisione ho deciso però di rendere la mia ricetta pubblica, a disposizione di tutti. Affinché tutti ne godano. È il mio regalo di natale per chi ha voglia di mangiare sano e senza ammazzare nessuno, e per chi ha voglia di innovare guardando al futuro.
Spero qualcuno ci possa lavorare, magari vendendoli su quale bancarella alle fiere.
Perché il futuro , che vi piaccia o no , ha bisogno di queste piccole grandi rivoluzioni, la ricerca di vie alternative alla violenza, vie alternative al cibo, vie alternative all’economia etc.
Il tutto polarizzato verso il rispetto ambientale, animale , umano. Il primo Vrigidino vegano è totalmente privo di derivati animali e piacerà sicuramente come quello tradizionale. È testato .

Ma intanto che dolce è? È un dolce antico , originario di Lamporecchio (PT), in Toscana, che sembra sia nato dalle mani delle suore locali di Santa Brigida. È un cialda croccante e profumata di anice, prodotta tradizionalmente con uova. Si vendono tradizionalmente nella bancarelle alle fiere. Ma è molto apprezzato anche all’estero, ottime da accompagnare a creme pasticcere.
Ecco la mia ricetta che ho custodito gelosamente fino ad oggi e che dedico a Federica Novelli”.

Utensili necessari :
-Testi di ferro (sono quelli con cui si fanno i necci di castagne in Garfagnana, sono due piatti di metallo con manico riscaldabili sul fuoco ). A Lamporecchio usano degli speciali stampi. Vanno bene anche quelli .
-Coltello a lama lunga per separare la cialda dal testo/stampo.

Ingredienti :
1 cucchiaio farina 00 bio
2 cucchiaio amido mais bio
2 cucchiaio farina ceci bio
2 cucchiaini zucchero bianco
2 cucchiai olio di mais mais bio
8 cucchiai di acqua
2/3 cucchiai anice (liquore dolce ) io ho usato quello della GKN sambuca operaia
Semini di anice bio q.b


Procedimento:
Mescolare benissimo prima le farine poi i liquidi poi farine e liquidi insieme . Mescolare veramente bene non ci devono essere grumi aiutatevi all’occorrenza con un minipimer. Lasciare riposare il composto almeno mezz’ora/1 ora. Meglio di più .
Dopo questo tempo mettete i testi di ferro sul fuoco dei fornelli, 1 per fornello (uno su quello grande e uno su quello medio grande) prima a fiamma alta per 5 minuti poi riducete al minimo la fiamma di entrambi i fornelli. E ora prendete un cucchiaio della nostra preparazione (la nostra crema), dopo averla rimescolata benissimo (fatelo sempre prima di mettere il composto sulle testi) dunque mettetela su un testo/stampo e metteteci sopra subito l’altro testo caldo. Questa è la parte più difficile: trovare la temperatura giusta in base al testo che avete e ai fornelli che avete. Io ho calcolato circa 135/145 gradi come ideale per la cottura. Potreste dover gettare alcuni Vrigidini finché non trovate la quadra. Dovete avere pazienza.
Aspettate 15 secondi di cottura da un lato poi girate i testi in modo che la fiamma riscaldi per quindici secondi anche l’altra parte. Poi girate ancora per 5 secondi e ancora dall’altro lato per 5 secondi. Aprire i testi sovrapposti , troverete il Vrigidino cotto, con un coltello separate il Vrigidino dalla piastra e mettetelo su un piatto ad evaporare. Potete già gustarlo ma per averlo croccante e conservarlo va fatto asciugare e va messo, freddo, in un barattolo di vetro chiuso ermetico in modo che non prenda umidità .
Un volta fredde potete decorarli anche con cioccolato. E vi consiglio di provare quelli al rhum (al posto dell’anice).


Complimenti ad Alex Arrighi per la sua ricetta, che non vedo l’ora di provare, e un caloroso nonché pubblico ringraziamento per lui per aver deciso di condividerla con noi.

Chi decidesse di utilizzare la ricetta per scopi commerciali, si ricordi di fare menzione al signor Arrighi.
Grazie.

Carmen Luciano

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