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[PROTESTA] NO al Palio Ippico dei Comuni della Provincia di Pisa
Care lettrici e cari lettori,
vi informo che all’ippodromo di San Rossore (PI) avrà luogo il prossimo 24 marzo il 10° “palio ippico dei comuni”. Da ben dieci edizioni i comuni che fanno parte di questa provincia possono farsi rappresentare da un cavallo sottomesso a un fantino per sfidarsi e cercare di vincere un drappo.
Impegni di un certo spessore etico-morale per il bene dell’umanità, come potete vedere……
In questo evento, in cui gli animali vengono obbligati a correre in ippodromo dove lo scorso 1 febbraio 2024 si è ferito mortalmente un cavallo trascinando con sé il fantino trentacinquenne Dominik Pastuszka, appare evidente la volontà da parte dei dirigenti di coinvolgere ampiamente la cittadinanza e di avvicinare le persone al ‘magico’ mondo delle corse che per i cavalli di magico ha ben poco. Viene infatti riportato sul sito ufficiale dell’ippodromo che la presenza attiva dei cittadini dei vari comuni porta notevoli vantaggi al proprio comune di appartenenza.
Ai cittadini e alle cittadine viene data la possibilità di partecipare a giornate preliminari all’ippodromo (domenica 18 febbraio, domenica 3 marzo) pagando il biglietto, pensate un po’, solo un euro. La somma delle presenze porta poi allo stilare di una classifica dove i comuni possono scegliere di conseguenza i cavalli che li rappresenteranno.
I comuni che hanno preso parte a questa decima edizione, stando a quanto riportato dall’ippodromo, sono:
BIENTINA
BUTI
CALCI
CALCINAIA
CAPANNOLI
CASCIANA TERME – LARI
CASCINA
CHIANNI
CRESPINA – LORENZANA
FAUGLIA
LAJATICO
MONTOPOLI VALDARNO
PECCIOLI
PONTEDERA
SAN GIULIANO TERME
TERRICCIOLA
VECCHIANO
VICOPISANO
Provo una tristezza infinita al pensiero di sapere delle creature meravigliose come sono i cavalli, usate per compiere qualcosa di innaturale come delle corse competitive con sopra alla schiena degli esseri umani.
Lo scorso 1° Febbraio il cavallo “War Brave” (vergognoso anche il nome che gli è stato dato: la guerra è caratteristica tipica degli esseri umani, non di questi mansueti animali) è caduto durante la corsa alla quale era obbligato ed è morto.
IHP Italian Horse Protection ha pubblicato il video del terribile incidente. → Link al Video.
Secondi di panico in cui si nota, dalle immagini, che l’animale appoggia male la zampa a terra dopo il salto dell’ostacolo, finendo per sbattere il collo a terra, rimanendo immobile su un fianco pochi istanti dopo. Una scena che dà il voltastomaco per la tanta rabbia che genera: perché queste creature continuano a essere sfruttate per competizioni umane?
Per il povero cavallo, di soli cinque anni di vita, non c’è stato nulla da fare: è stato abbattuto a seguito delle ferite riportate per aver preso parte, contro la sua opinione, a una inutile gara dove era un mero strumento.
Oltre al cavallo, come riportato precedentemente in questo articolo, pochi giorni dopo è morto anche l’essere umano che lo sovrastava.
Due vite letteralmente spezzate per competizioni che in una società civile non dovrebbero nemmeno esistere. Questo è il mio parere.
Per dire NO all’impiego dei cavalli, per dire NO al loro sfruttamento, per esternare tutta la nostra disapprovazione nei confronto di gare che li coinvolgono (e che capita ne determinino la morte) e per dissociarci da istituzioni che accettano di prendere parte a gare simili che tirano in ballo la vita degli animali, domenica 24 marzo 2024 saremo a San Rossore davanti all’ippodromo in una protesta regolarmente autorizzata.
Sono invitate a partecipare tutte le persone, cittadini e cittadine, che credono nell’importanza di rispettare gli animali sul serio, e che non vogliono più saperli coinvolti in iniziative umane lontano dalla loro natura e dalla loro libertà.
La suddetta protesta è promossa dal mio blog e dalle associazioni IHP Italian Horse Protection e A Code Unite.
Chi non potesse partecipare per distanza o motivi personali, può inviare una mail di dissenso ai comuni che hanno deciso di aderire al palio, copiando il testo sottostante.

Oggetto: NO al 10° palio dei comuni della provincia di Pisa
♦ E-Mail da inviare a tutti i seguenti indirizzi:
sindaco@comune.bientina.pi.it, protocollo@comune.bientina.pi.it,
a.buti@comune.buti.pi.it,
c.alderigi@comune.calcinaia.pi.it, urp@comune.calcinaia.pi.it,
sindaca@comune.capannoli.pi.it, info@comune.capannoli.pisa.it
sindaco@comune.cascianatermelari.pi.it ,
sindaco@comune.cascina.pi.it,
sindaco@comune.chianni.pisa.it,
urp@comune.crespinalorenzana.pi.it,
sindaco@comune.fauglia.pi.it;
sindaco@comune.lajatico.pi.it,
info@comune.montopoli.pi.it, b.zampoli@comune.montopoli.pi.it
info@comune.peccioli.pi.it, sindaco@comune.peccioli.pi.it
matteo.franconi@comune.pontedera.pi.it,
sindaco@comune.sangiulianoterme.pisa.it,
info@comune.terricciola.pi.it, m.bini@comune.terricciola.pi.it,
info@comune.vecchiano.pisa.it
alfea@sanrossore.it
♦ Per chi ha una casella di Posta Certificata, può inviare il messaggio anche a ↓
comune.buti.pi@postacert.toscana.it, comune.cascianatermelari@postacert.toscana.it, protocollo@pec.comune.cascina.pi.it, comune.fauglia@postacert.toscana.it, comune.lajatico@postacert.toscana.it, pontedera@postacert.toscana.it, comune.sangiulianoterme@postacert.toscana.it, protocollo@pec.comune.calci.pi.it, comune.chianni@postacert.toscana.it
♦ Per la e-mail al Sindaco di Calci è necessario compilare un contact form cliccando QUI
Testo tipo:
Gentili Sindaci, Sindache e Comuni della Provincia di Pisa
apprendo con sdegno che per il decimo anno le vostre amministrazioni hanno deciso di prendere parte attiva al “palio dei comuni” che avrà luogo il prossimo 24 marzo, e che sfrutta cavalli domati e usati nel business dell’ippica e dell’equitazione, e di invitare la cittadinanza a sostenere il proprio comune di appartenenza partecipando a due eventi preliminari presso l’Ippodromo di San Rossore.
Con la presente e-mail intendo esternarvi la mia più totale disapprovazione per la decisione da voi presa, che non contempla il rispetto per la libertà di questi animali sottomessi alla volontà umana da fin troppo tempo.
Da istituzioni come le vostre, noi cittadine e cittadini, ci aspetteremmo adesioni a iniziative che vanno a nobilitare l’animo umano, tenendo di conto di etica, morale e capacità di coesistere con le altre specie della terra. E invece assistiamo incredule/i al vedervi sostenere un’iniziativa, del tutto superflua e innecessaria, organizzata in un ippodromo dove lo scorso 1 febbraio 2024 è si è ferito mortalmente un povero cavallo, “War Brave”, abbattuto per le ferite riportate, e dove il fantino Dominik Pastuszka ha riportato un trauma che lo ha portato alla morte pochi giorni dopo.
Trentacinque anni il ragazzo, cinque anni il cavallo. Due giovani vite spezzate ingiustamente, di cui l’ultima non aveva mai espresso la volontà di finire usata per gareggiare in una competizione organizzata da una specie diversa dalla sua. Ma Dominik e il cavallo da lui montato non sono gli unici ad aver perso la vita, e la cronaca dei giornali degli anni passati lo dimostra.
Quanto tempo dovrà passare, quanti altri incidenti dovranno accadere, prima che realizziate dell’importanza e della necessità di porre fine a queste iniziative moralmente discutibili?
Esprimo il mio pieno sostegno alla protesta regolarmente autorizzata che verrà organizzata da varie associazioni animaliste davanti all’ippodromo in occasione di questo evento dal quale prendo le distanze.
Distinti saluti.
Nome, Cognome, Città.
[Nota: si suggerisce di inviare il testo così come scritto]
Ringrazio tutte le persone che in modo civile, educato e pacato daranno voce agli animali, difendendoli dall’ingiusto sfruttamento ai quali sono obbligati.
Domenica 24 marzo 2024 – ore 13.45
davanti all’Ippodromo di San Rossore (PI)
Via della Sterpaia
Link evento Facebook aggiornato in tempo reale → QUI
°°ROMA: Installata Orrenda Statua di un Maiale Morto°°
Cari e care followers, mi giunge la segnalazione di un fatto davvero sconcertante che desidero rendere pubblico sul mio blog affinché si sappia, e affinché si possa intervenire.
A Roma in zona Trastevere è stata installata una statua raffigurante un maiale trasformato in “porchetta”.
Come spiega la segnalante Claudia Fiorani nel suo post, che ha scattato le foto che seguono:
Una porchetta scolpita nel travertino: due elementi cardine della città evidentemente. Il corpo del maiale è rappresentato esattamente come si vede nelle tante vetrine con la porchetta vera, che io trovo da sempre di una violenza estetica agghiacciante. Se fosse provocatoria avrebbe ottenuto il suo effetto, poiché è talmente disgustosa e deturpa talmente tanto la piazza da desiderare che imploda su se stessa e che l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma se ripiji. Se fosse un’ode alla porchetta, come ha detto una signora lì vicino, non siamo ad Ariccia e ritengo sia fuori contesto. Fatto sta che è una cosa orrenda che non migliora la città e anzi la offende , perché la cultura e l’arte a mio avviso sono altro. Perché investire soldi ed energie “creative” in certi obbrobri? L’unica cosa “spiritosa” è la scritta che hanno fatto sotto… Roma, meriti di più. Per me è semplicemente uno sfregio, sotto ogni punto di vista



Trovo anch’io sconcertante che si sia non solo ideato, ma realizzato una statua simile dal titolo “Dal panino si va in piazza“. E pensare che il progetto si chiama “Leggerezza, Ossigeno, Respiro, Vita, Energia”. Cinque elementi che un maiale al quale è stato imposto di diventare materia organica non può più far propri.
Provo enorme vergogna per l’artista Amedeo Longo – se artista si può definire – che l’ha progettata, ma anche per chi ne ha concesso e autorizzato l’installazione, ed in questo caso (stando alla dicitura sulla targhetta) dovrebbe essere l’istituto RUFA – Rome University of Fine Arts. “Fine arts”, immaginiamo se non fossero state tali.
Mi rendo conto che spiegare cosa si prova davanti ad un oggetto simile, da antispecisti a degli specisti, non è fare semplice. Ma ci proverò.
I maiali sono fra gli animali più macellati al mondo. Solo in Italia, in questi primi sei mesi del 2021, sono stati macellati 3.645.144 individui [dati Istat]. Si tratta di creature che nascono quasi sempre in un allevamento al chiuso, dentro dei capannoni, da scrofe che nemmeno possono muoversi. Dal momento della nascita inizia il conto alla rovescia verso la morte. I piccoli vengono tenuti in vita e alimentati col solo fine di aumentare peso, perché della loro presenza al mondo importa solo il quantitativo di peso corporeo da poter vendere.
Nessuno di loro saprà mai cosa vuol dire vivere in libertà, potersi relazionare con i propri simili, fare esperienza di ciò che riserva la natura. Nessuno di loro diverrà mai anziano, e nemmeno uno fra loro morirà di morte naturale.
Ciò che li attende è una vita breve fatta di privazioni, d’adattamento a luoghi innaturali, di sofferenza ed infine di morte.
Quale bambino o quale bambina appena nati hanno questo triste destino davanti a sé? Nessuno.
Questo vuol dire specismo: trattare una specie in modo diverso rispetto ad altre, o rispetto alla propria.
Proveremmo disgusto se qualcuno facesse partorire una donna e decidesse di far vivere qualche mese il proprio figlio per poi smembrarlo e darlo in pasto per soldi. Eppure è quanto accade coi figli delle femmine animali tenute schiave negli allevamenti.
Sul volto dei maiali uccisi e resi “porchetta” troviamo la loro sofferenza cristallizzata.
Questa statua, a mio avviso, altro non è che l’esaltazione “artistica” di quella sofferenza.
E’ l’assoggettamento animale reso monumento, la subordinazione animale e la crudeltà umana fatte oggetto.
Dal panino si va in piazza?
In una società veramente rispettosa della vita un macabro spettacolo simile non avrebbe mai visto la luce, perché la macellazione degli animali non esisterebbe nemmeno.
Siamo ancora molto distanti dal raggiungimento di quello status.
La strada da fare è ancora lunga, ma per fortuna il percorso è già iniziato ed è intrapreso da un numero sempre maggiore di persone. Per questo tale statua ha scatenato, fra le tante sensazioni, anche quella di disgusto: perché non siamo tutte persone insensibili, e non tutte nel panino mettiamo i resti di esseri viventi. Esistono anche quelle che non sostengono i maltrattamenti e la violenza sugli animali, e che quando si tratta di rivendicare il diritto universale alla vita si fanno sentire.
Chi desiderasse esternare il proprio disappunto in merito può farlo inviando una email all’indirizzo rufa@unirufa.it, ma anche a urp@beniculturali.it, direzione.mun01@comune.roma.it dal momento che l’evento “Piazze Romane” è patrocinato dal Municipio di Roma e dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
Inviare un messaggio tipo:
“Gentile RUFA – Rome University of Fine Arts,
Gentile Municipio di Roma,
Gentile Ministero dei Beni Culturali e del Turismo
ho saputo che a Roma in zona Trastevere è stata installata una statua intitolata “dal panino si va in piazza” raffigurante un maiale ucciso reso porchetta. Se vi scrivo questo messaggio è per mettervi al corrente di quanto questa installazione abbia suscitato in me repulsione e disgusto.
Faccio parte di quel numero sempre più crescente di persone che non sostengono in alcun modo lo sfruttamento e la morte degli animali, e a mio avviso una statua del genere non è solo un insulto a quest’ultimi, ma anche alla sensibilità umana. Non credo servisse arrivare a tanto, ossia di rendere plateale ed artistico l’assoggettamento delle altre specie e la violenza e la sopraffazione del genere umano. Trovo questa “opera” (se così si può chiamare) davvero triste e di cattivo gusto. A nome delle persone che rispettano la vita in modo universale, e per rispetto degli otre 10 milioni di maiali uccisi ogni anno solo in Italia, spero che questo “oggetto” venga al più presto rimosso.
Saluti”
Nome, Cognome, Città
Grazie a chi vorrà scrivere un messaggio per schierarsi dalla parte di chi non si può difendere.
Carmen
°°Recensione su VINTED – app di compravendita Usato°°
Cari e care followers,
in questo articolo voglio parlarvi di un sito con app che sta diventando molto conosciuto attraverso le pubblicità anche in Italia: si tratta di Vinted. Sicuramente avrete sentito almeno una volta questo nome grazie alle réclame in televisione e alla radio molto frequenti.
Vinted è un sito che ha sede in Lituania, e che permette la compravendita in tutta Europa.
Sull’app si possono vendere vestiti, accessori, oggetti, mobili, libri e tanto altro di seconda mano, ma anche cosmetici nuovi. Ho scaricato l’applicazione nel mese di gennaio, e dopo l’utilizzo della piattaforma per quasi mezzo anno, e dopo ver comprato e venduto molte cose. Sono una fan dei mercatini dell’usato, sostengo il riutilizzo delle cose, ho dato vita assieme a una mia amica a un gruppo facebook con centinaia di utenti che comprano e vendono cose usate dando loro una seconda chance, pertanto eccomi qui a darvi il mio parere riguardo a questa nuova realtà!
All’inizio, quando mi sono iscritta, le spedizioni con corriere UPS costavano soltanto 0.99 euro. Il costo era veramente basso e ciò mi ha permesso di comprare e di vendere molti accessori, come penso sia accaduto a tutte le persone iscritte. Successivamente credo che l’azienda abbia rivalutato tutto, e per questo le spedizioni sono aumentate a 3.49 euro sempre col servizio UPS, non senza il malcontento collettivo. Anche io, ammetto, sono rimasta un po’ male del cambio inaspettato e improvviso, ma alla fine 3.49 euro rimane sempre un prezzo vantaggioso se si pensa che gli oggetti arrivano in pochissimi giorni una volta spediti, a volte entro le 24 ore stesse!
VENDERE
Vendere è semplicissimo, basta fare delle foto (suggerisco belle e di qualità) e caricarle sull’applicazione creando un nuovo post di vendita. Nelle impostazioni di vendita si possono inserire la categoria e la tipologia di quanto venduto, la sua condizione (nuovo con o senza cartellino, ottimo, discreto, buono), la marca, i colori e ovviamente trova spazio la descrizione libera dove si possono mettere hashtag (#) e link. Scelto il prezzo, si pubblica l’annuncio, così quanto desideriamo vendere finisce fra gli altri articoli messi in vendita dalle altre persone. Va inserita anche la tipologia di pacchetto/spedizione (piccola, media, grande). Le spese di spedizione sono a carico dell’acquirente.
Il nostro oggetto può catturare l’attenzione di potenziali acquirenti e ricevere un “cuoricino”. Per cuoricino s’intende l’impostazione di Vinted che permette di salvare un articolo fra i preferiti.
Quando qualcuno mette un nostro oggetto tra i preferiti a noi arriva una notifica che ci informa dell’interesse dimostrato da qualcuno.
Strategia di vendita: potete invogliare la persona ad acquistare quanto messo tra i preferiti facendo un’offerta. A volte basta anche un piccolo sconto per conquistarsi la simpatia dell’acquirente! Questo è possibile da attuare attraverso la notifica stessa che ci invia Vinted, perché si apre una piccola schermata che permette a noi, venditori e venditrici, di interagire con la persona interessata.
Se qualcuno acquista il nostro oggetto, abbiamo 5 giorni di tempo per spedirlo. Dovremo quindi preparare un pacchetto (suggerisco di avere molta cura nell’imballaggio), scaricare l’etichetta che si genera in automatico, collocarla ben attaccata sul pacchetto e portarlo nel centro UPS più vicino casa nostra che abbiamo scelto come punto di ritiro.
Vinted infatti funziona così: si consegna e si ritira ai punti UPS vicino casa, le consegne non vengono fatte a domicilio.
Una volta venduto l’oggetto si crea un link per controllare l’iter di spedizione.
Vinted notifica tutto: la spedizione, l’arrivo al centro UPS del destinatario, l’avvenuta consegna.
Dal momento che il pacchetto viene ritirato, l’acquirente ha 2 giorni di tempo per dire se va bene oppure no. Se ritiene tutto gradevole e dà l’ok, l’app trasferisce sul vostro profilo il credito guadagnato, che potrete usare per nuovi acquisti oppure trasferire sul conto corrente bancario o postale che avete. SENZA COMMISSIONI.
ACQUISTARE
Su Vinted si possono fare degli ottimi affari. Ho trovato oggetti introvabili a prezzi accessibilissimi, venduti da persone non solo in Italia ma anche all’estero. Gli acquisti sono protetti. Quando compriamo qualcosa, Vinted ci chiede una piccola commissione: 0,70 centesimi di base + 5% sul prezzo dell’articolo. Tale commissione serve come protezione in caso l’oggetto non venga mai spedito o arrivi danneggiato a voi.
Tengo molto a dirvi che solo una volta ho ricevuto un oggetto non in linea con la descrizione. Nella descrizione era indicato come “perfetto”, e invece aveva dei difetti, pertanto l’ho restituito. Sono stata fortunata perché la ragazza, comprendendo la sua mancanza di precisione, si è offerta di pagare lei il ritiro a casa dell’oggetto, ma sarebbe potuta andare diversamente. Secondo le politiche di Vinted, in caso di reso le spese per la restituzione infatti sono a carico dell’acquirente, e purtroppo non si può usufruire nemmeno del servizio UPS. Una volta reso l’oggetto però Vinted restituisce l’intero valore pagato. Quindi, prima di acquistare, chiedete bene info al venditore, fatevi mandare magari foto ulteriori e accertatevi che la descrizione sia sincera e onesta.
Caso di reso a parte, come vi dicevo su questa app ho trovato degli oggetti che adoro a prezzi davvero contenuti. Per me è bellissimo sapere che qualcosa che a me potrebbe servire tanto venga messo in vendita da chi invece lo tiene lì a casa inutilizzato. E’ davvero bello dare una seconda opportunità alle cose!
In caso volessimo prenderci una pausa dall’app, è possibile cliccare su modalità “vacanza”: quanto messo in vendita non sarà disponibile per l’acquisto fino a quando non torneremo attivi. Geniale!
Pro & Contro
L’unica pecca, come ho già scritto, è il reso a carico dell’acquirente. Per il resto, nulla da dire.
Trovo Vinted un’app veramente facile da utilizzare dove si possono fare degli ottimi affari. Spedizioni rapide, nessuna commissione sui guadagni e la possibilità di vendere tutto ciò che non usiamo più, permettendoci di investire quel credito magari in nuovi acquisti second hand!
Cosa vendere?
Siamo ciò che pensiamo, ciò che leggiamo, ciò che diciamo, ciò che mangiamo e le persone che frequentiamo, ma non solo! Siamo anche i vestiti che indossiamo e le cose di cui ci circondiamo.
Scegliete sempre con cura cosa indossare. Scegliete vestiti che vi valorizzino, senza mai dimenticare anche il loro impatto sociale e ambientale. Optate per accessori che diano luce al vostro incarnato e che impreziosiscano la vostra bellezza esteriore. Siate sempre unici e uniche!
Se nel vostro armadio sono presenti vestiti di taglie che non vi stanno, dal colore che non vi dona, che vi ricordano momenti spiacevoli senza darvi più felicità, rimetteteli in circolo! Che sia attraverso la vendita, il dono, il baratto.
Lasciate andare ciò che ha finito la sua funzione per voi. Circondatevi solo di cose belle, che vi danno buone sensazioni, che vi ricordano bei momenti, e che sono piacevoli da indossare o da avere attorno.
Date però sempre una seconda opportunità a quanto non è più di vostro gradimento.

Personalmente, ho venduto, barattato e regalato tante cose, tanti vestiti e accessori che sono finiti anche negli armadi di persone amiche. Sono felice di sapere che siano utilizzate, e non chiuse nei cassetti senza alcuna utilità. Ho comprato poi nuovi accessori e abiti che reputo bellissimi e che indosso, accessori e abiti che qualcuno non usava più.
Piano piano sto facendo pulizia attorno a me lasciando solo cose che mi danno energie positive.
Spero deciderete di farlo anche voi, perché è una sensazione bellissima!
Se desiderate iniziare a vendere ciò che non usate più, Vinted è un ottimo strumento che vi suggerisco.
Il mio profilo è Carmen.SecondaChance, se vi va di vedere le mie cose in vendita.
Al prossimo articolo!
Carmen











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