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°° 25 Febbraio: Animal Equality a Pisa! °°

Fin dalle sue primissime celebrazioni il Carnevale prevedeva lo scioglimento temporaneo da obblighi e gerarchie. A questo conseguiva quindi un periodo di capovolgimento di ruoli e costumi: nobili e schiavi erano temporaneamente liberati dalle differenze di classe sociale. Ancora oggi travestimenti, colori ed ironia sono tratti fondamentali di questa ricorrenza in cui troviamo però nuovi protagonisti. Non si tratta più di una momentanea libertà dalla classe d’appartenenza, adesso il travestimento rende libera la creatività e i sogni di ognuno. Possiamo fingerci guerrieri intergalattici, vestire i panni di un politico o di un cantante famoso, travestirci da principessa con diademi e lunghe trecce, non curanti di genere, possibilità economiche, razza.. e neppure di specie! Ebbene sì, a Carnevale, come tutti ben sanno, tra i travestimenti più comuni troviamo proprio gli animali!
Lunghe orecchie e code a batuffolo come gli allegri coniglietti, tante macchie e lunghe code come le dolcissime mucche, rosei nasi schiacciati con codine arricciolate come i simpatici maiali!
Ecco i protagonisti del nostro carnevale, che troverete al punto informativo Animal Equality!
Volete veramente mettervi nei panni degli animali da cui amate travestirvi?
Io ed altri volontari di Animal Equality vi aspettiamo dalle ore 11 alle ore 18, sabato 25 febbraio in Corso Italia a Pisa con il progetto iAnimal!
Grazie al nostro ultimo progetto di realtà virtuale a 360 gradi daremo la possibilità a chiunque lo desideri di immedesimarsi ulteriormente nelle vite di questi animali, destinati purtroppo all’industria alimentare.

°° Boom di vegani: tofu e seitan anche nelle macellerie °°
Che si possa vivere benissimo senza alimentarsi con i resti degli animali lo hanno ormai capito in molti.
In una società dove tutto ruota intorno al loro sfruttamento, le persone-esempio vegane in grado di affascinare ed incuriosire chi ancora non lo è sono sempre più numerose ed influenti. Io per prima, lo ammetto, in 14 anni di esperienza veg sono stata di aiuto a centinaia di persone intenzionate ad intraprendere uno stile di vita lontano da quello convenzionale, basato sul parassitismo nei confronti delle altre specie. Un esempio forte in grado di minare e di essere una minaccia per chi vede nelle altre specie qualcosa da cui trarre profitto.
Attraverso il passaparola e la continua diffusione del messaggio antispecista la società sta cambiando a ritmi sostenuti, quasi impressionanti.
Chi diceva che non ce l’avremmo fatta può iniziare a ricredersi… e ad adattarsi!.
Le cose stanno cambiando sul serio e tutto questo grazie solo e soltanto a chi si è fatto carico sulle proprie spalle del peso del cambiamento.
Un cambiamento non facile, se si pensa che è da apportare ad una forma mentis specista vergognosamente radicata da secoli nella collettività, ma nemmeno impossibile.
Il mercato della schiavitù e della macellazione animale sta subendo enormi colpi.
Giorno dopo giorno cala il numero di consumatori, quei consumatori che da ex ignari mangiatori di carcasse frollate hanno finalmente raggiunto un grado di consapevolezza tale da comprendere chi realmente portano in tavola.
Le domande si evolvono, diventano empatiche ed il rifiuto di acquistare corpi privati della loro vita nasce spontaneo.
Un numero ingente di realtà commerciali si sta adeguando alle richieste dei consumatori per evitare di chiudere. Rimangono in vita sul mercato solo coloro in grado di mutare facendo attenzione alle esigenze di chi compra.
Darwin direbbe che è la selezione naturale.
E così nel 2016 ci si può imbattere addirittura in macellerie che vendono alimenti preparati vegani o panini vegetariani.
Già, incredibile ma vero.
Botteghe-obitorio dove sono esposti animali sezionati e trasformati in “cibo” che offrono opzioni vegane!
Una dei tanti è sicuramente la macelleria Adriano a Genova Sturla.
I proprietari hanno pensato di apporre un cartello alla vetrina per informare i passanti ed i clienti della novità introdotta, ovvero preparati vegani: cous-cous, polpette di tofu con riso e spinaci, involtini ecc.
Foto scattate da Maria Cristina.


Un altro esempio e la Macelleria Volpi: nonostante sullo sfondo del negozio vi siano zampe di maiale appese, sulla vetrina compaiono cartelli colorati che informano della presenza di panini per tutti.
Senza glutine, vegetariani, vegani.

Foto: Tony Lamanna
C’è chi si inorridisce davanti a tali scelte, c’è chi grida all’incoerenza, c’è chi apprezza il gesto.
Personalmente, anche se non mi recherò mai ad acquistare alimenti vegetali da chi è coinvolto nell’uccisione degli animali, credo che questa novità sia qualcosa di positivo, una scintilla di cambiamento, un chiaro messaggio: non siamo lontani dalla totale abolizione della schiavitù animale.
°° “Prendevo in giro i vegani.. poi lo sono diventata anch’io”- Storia di un Cambiamento Inaspettato °°
Estremisti. Pazzi.
Ecco quali aggettivi attribuiva ai vegani Sonia Leone, una ragazza come tante, protagonista oggi di questo articolo. Aggettivi molto ricorrenti soprattutto nel web, dove è facile criticare e dove la scelta di non sostenere la mattanza delle altre specie viene vista come estrema da coloro che invece finanziano i macelli.
Nonostante il suo amore per gli animali e il suo sentirsi animalista, Sonia era solita mangiare carne e pesce come le persone che la circondavano e proprio non riusciva a capire come alcuni potessero decidere di privarsi di un gesto così normale.
In fondo, da che mondo e mondo alcune tipologie di animali l’uomo le aveva sempre allevate per scopo alimentare e decidere di diventare vegani non avrebbe comunque cambiato niente.
Sonia quindi era la classica persona dall’alimentazione normale che mai si sarebbe sognata di privarsi dei piaceri della tavola.
Ignara che di li a poco il cambiamento sarebbe arrivato eccome….
Perchè la presa di coscienza sulla sofferenza degli animali e su quanto si può fare per evitarla è come quando t’innamori: capita all’improvviso quando meno te lo aspetti, e tu non puoi fare altro che lasciarti trascinare dai sentimenti.

Cara Carmen, ti scrivo per raccontarti la mia esperienza…
Alla fine ho preso coraggio ed ho deciso di farlo!Tutto ebbe inizio quasi tre anni fa con un video fatto dall attore Peter Dinklage, per quanto banale o stupido possa sembrare la cosa.
Peter aveva fatto un video shock su ció che realmente accade negli allevamenti intensivi.
All’inizio leggendo ” video shock” pensai che si trattasse di qualcosa di diverso, ma io lo aprii lo stesso.
La realtà che mi si presentò davanti fu più dura di quanto pensassi.
Avrei dovuto immaginare ció che realmente accadeva in quei luoghi orribili, ma come la maggior parte delle persone anche per me credere nella bella storiella del praticello felice sul quale vengono fatti vivere era piú semplice da accettare.Anche se la carne mi era da sempre piaciuta e mi definivo addiritturaanimalista, una parte di me sapeva bene che l’essere animalista implicava anche il NON consumare la carne.
Ignoravo da tempo questo pensiero ma dopo quel video per la prima volta cominciai a pensare…
Dopo quella terribile visione della cruda realtà, aiutata da mio fratello che era vegetariano ormai da un anno, iniziai ad eliminare piano piano la carne ed il pesce diventando vegetariana a mia volta.
Per me aver eliminato quegli alimenti era già tanto, quindi quando mi parlavano delle persone vegane che addirittura ne escludevano i derivati dicevo che erano dei pazzi, che era da estremisti ecc ecc.
Le solite cavolate che le persone ignoranti dicono, e che divevo anch’io, perchè (non mi vergogno a dirlo) ero IGNORANTE.
Ignoravo una realtá dei fatti che probabilmente mi risultava ancoradifficile da accattare.Dopo un bel po di tempo un giorno cominciai a fare ricerche riguardo all’alimentazione vegana.
Fu in quel preciso momento che l’idea di diventarlo mi balenó in testa.
Trovai i miei genitori contrari a questa scelta perchè anche loro erano pieno di pregiudizi, ma non mi feci condizionare.
Nel giro di pochi giorni eliminai qualunque prodotto di origine animale. Mi documentai, comprai libri, riviste, e sperimentai diverse ricette che risultarono deliziose ed ottime.
Eliminai anche ogni prodotto che fosse sperimentato sugli animali e riuscii finalmente ad avere la coscienza pulita.
Da quel momento in poi potevo definirmi animalista.
Da quel momento in poi potevo vivere in pace con me stessa e con tutto ció che mi circondava.
Mio fratello e mia cognata ( anche lei vegetariana) intrapresero poco dopo la stessa scelta e diventarono vegani.
Con tutti questi cambiamenti i miei genitori ridussero in modo significativo il consumo di carne.
Anche la mia migliore amica diventò vegetariana e adesso sta cercando di passare all’alimentazione vegana.
Tante altre persone per me importanti hanno cambiato stile di vita ed alimentazione.Finalmente sono felice.
Sono fiera di me stessa e della mia scelta.
Non torneró piú indietro.
Ora so che cosa significa essere in pace con se stessi e con gli altri, qualsiasi forma abbiano e di qualsiasi specie siano.Sono felice anche che esistano persone come te, Carmen, che combattono per rendere il mondo un posto migliore.
Spero che in futuro ve ne siano sempre piú, magari le stesse che oggi, come accaduto a me ieri, deridono l’alimentazione vegan.
Spero che l’esperienza di Sonia, che ringrazio, possa far arrivare a tutti ancora più chiaramente il messaggio: il futuro è vegan.













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