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19.05.2024: Protesta Contro la Corsa dei Cavalli al Palio di Fucecchio (FI)

Care lettrici e cari lettori,
vi informo che domenica 19 maggio 2024 è prevista una nuova manifestazione di dissenso davanti alla ‘buca’ di Sant’Andrea nel comune di Fucecchio (FI) contro la consueta corsa dei cavalli per il palio delle contrade. Una protesta era già stata organizzata nel mese di settembre nel 2021 a seguito della morte di due poveri cavalli: Ugo Ricotta e Rexy. Quest’ultimi non sono stati i soli a perdere la vita a causa del loro utilizzo per questa manifestazione. Il Palio di Fucecchio ha significato la morte per tanti altri cavalli negli anni passati, creature finite nell’oblio e rimpiazzate da altre compagne di sventura, ma non dimenticate da noi che ne vogliamo la liberazione da queste catene culturali e folkloristiche.



Il presidio – regolarmente autorizzato – è organizzato da Fabrizia Morelli Consigliera Comunale di Fucecchio M5S e Candidata Sindaco alle elezioni di giugno 2024, in collaborazione con il mio blog e con l’appoggio di IHP Italian Horse Protection e Lav Pontedera.

Ancora una volta esprimeremo dissenso verso lo sfruttamento dei cavalli e nei confronti del loro impiego. I cavalli sono animali meravigliosi che meritano rispetto e una vita lontano dalla sottomissione. In libertà vivono in branco passando quasi tutto il loro tempo ad alimentarsi, spostandosi lentamente anche per decine di chilometri al giorno. Fra di loro instaurano amicizie e preferenze. Essendo animali predati, ‘da fuga’, per loro correre rappresenta un’azione dettata dalla sopravvivenza, un gesto estremo del tutto inconsueto.
I loro legami sociali e la loro tranquillità vengono azzerati in un contesto dove essi finiscono dominati dagli esseri umani.

Fatti nascere da selezioni per ottenerne il massimo rendimento, allontanati presto dalle loro madri, domati con coercizione affinché siano obbedienti (la doma altro non è che il piegare l’animale alla volontà altrui, ossia quella dell’animale uomo), venduti, commerciati, comprati, tenuti nei box da soli, sfruttati, ammazzati con l’eutanasia se si feriscono poiché inutilizzabili.

Tutto questo deve finire.
Trattare come merce degli esseri senzienti è un insulto alla natura che ci ha donato la vita.
Coinvolgerli in eventi dove possono farsi del male e finire ammazzati (‘addormentati’ per sempre, per coloro che amano il falso romanticismo) in clinica è un oltraggio alla compassione e all’empatia umana.

Sappiamo bene quanto sia importante dal punto di vista culturale rievocare epoche passate che s’intrecciano col nostro presente.
Questi eventi fungono da momento di aggregazione sociale e da elemento capace di unire le persone; ma come non vengono riproposte scempiaggini commesse nei secoli passati (ad esempio, lotte di schiavi umani con animali carnivori, impiccagioni e roghi di rei in piazza pubblica davanti alla collettività) che oggi troviamo immorali, è doveroso estendere progresso del secolo odierno e tutela anche verso le altre specie.
Gli animali non hanno mai dato il consenso a essere usati, e l’impossibilità di avere un confronto dialogato con loro non deve autorizzare l’umanità ad approfittarsi del corpo e della vita altrui.

Ben vengano le sfilate, i costumi, il ricreare atmosfere di epoche ormai remote, ma lasciamo in pace gli animali che vivono al di là delle usanze, della cultura e del folklore umano.

Sì al palio, ma senza sfruttamento dei cavalli.
Non vogliamo più vedere animali sottomessi.
Non vogliamo più vedere creature senzienti tirate in ballo contro la loro volontà.
Non vogliamo più inorridire davanti a scene raccapriccianti di esistenze ferite, morte sul colpo, uccise legalmente dai veterinari.

Che la Buca di Sant’Andrea a Fucecchio diventi un luogo dedicato a competizioni tra persone libere e consapevoli. Che il palio di Fucecchio diventi un momento di aggregazione sociale senza più vittime. Che questa speranza venga intesa dalle persone giovani che hanno la possibilità di farsi perdonare per il male fatto a queste vite.


Vi aspettiamo dunque domenica 19 maggio 2024, dalle ore 14 alle ore 18, in Piazza Aldo Moro davanti alla buca del palio per difendere assieme i cavalli coinvolti nelle corse.

Per rimanere in aggiornamento in tempo reale, seguite la pagina Facebook dell’evento cliccando QUI



Carmen Luciano

°°Protesta al Palio di Fucecchio: Ricevuti Messaggi Intimidatori da un Contradaiolo °°

Difendere i più deboli in una società permeata dalla violenza e dalla volontà di prevaricare il prossimo non è semplice. Non lo è soprattutto se si è donne e si lotta per il riconoscimento dei diritti di chi non ne ha come gli animali, per esempio.

A due giorni dalla manifestazione contro le corse del Palio di Fucecchio che ho contribuito a organizzare mi è giunto su Instagram un messaggio intimidatorio.
Un ragazzo, M. M., residente nella cittadina dove sono morti i cavalli Rexy e Ugo Ricotta e di classe 1989 (informazioni pubbliche che ho visto sul suo account), dopo aver richiesto di seguire il mio profilo mi ha inviato quanto segue.

Oltre ad offendermi, a definire il mio blog “misero”, appellare me e altri attivisti come “leoni da tastiera”, chiedermi informazioni di carattere privato sulla sfera sessuale e invitarci minacciosamente a presentarci nella buca del Palio, è increscioso notare come questo individuo si sia fatto beffa dei cavalli.
“Se muoiono non è niente di grave” e “io mangio pure quelli”.

Dopo aver informato M. M. che quanto inviatomi sarebbe stato inoltrato al mio avvocato e condiviso con i carabinieri di Fucecchio, l’uomo ha dapprima rimosso il messaggio intimidatorio dalla chat in modo che scomparisse, e poi mi ha bloccato su Instagram. Un atteggiamento che poco si addice a chi chiama poi pagliacci gli altri.

Troppo tardi però per tirare il sasso e nascondere la mano: abituata, purtroppo, a ricevere insulti per l’attività di difesa degli animali e ormai esperta di diffamazione e denunce grazie alla querela che ho sporto avevo già fatto lo screenshot delle sue offese.

Ho provveduto ad informare, come promesso, il mio avvocato riguardo all’accaduto ed ho inviato in chiaro senza censura i messaggi ricevuti ai carabinieri del posto, in modo tale da segnalare loro l’identità dell’uomo con largo anticipo. La nostra protesta è autorizzata, è in nostro diritto manifestare civilmente contro quella che riteniamo essere una realtà non etica.


Nonostante le minacce, domenica 26 settembre saremo in piazza Aldo Moro a manifestare e difendere i cavalli, bellissime creature che non meritano di finire la loro vita durante un’innaturale corsa.

Vi aspettiamo.


°° Carnevale di Viareggio: Incursione Animalista Davanti alle Telecamere RAI °°

Durante le riprese RAI al Carnevale di Viareggio di martedì grasso un gruppo di animalisti ha fatto incursione tra i carri.
Gli attivisti, con addosso una tutina bianca coi volti coperti da maschere imbrattate simbolicamente di sangue, si sono allineati davanti ai carri sorreggendo cartelli e slogan a favore dei diritti degli animali.

Nessuna delle violenze umane riversate sugli animali è stata dimenticata:
circhi, mattatoi, industria delle pellicce, business della sperimentazione animale, palii , zoo, delfinari, pesca, caccia, corride..
Ciascun animalista ha sorretto un cartello contenente la dimostrazione fotografica di cosa si cela dietro queste sanguinarie realtà che l’uomo continua senza sosta a perpetrare. Come ultimo cartello, una scritta enorme: ”  NOI ABBIAMO UN SOGNO …UN MONDO SENZA SCHIAVITU’ DI PACE PER TUTTI GLI ANIMALI INDIVIDUI “.

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L’incursione è avvenuta non a caso durante il Carnevale: a Viareggio i carri ogni anno fanno satira artistica , specialmente nei confronti della politica.
Gli animalisti hanno sicuramente voluto ricordare a tutti i partecipanti giunti in un contesto allegro che purtroppo gli animali non si divertono affatto ad essere sfruttati, massacrati e uccisi.
Ci sono stati applausi di consenso e molte mamme si sono fermate per spiegare ai figli il significato della loro presenza. Anche il Re del Carnevale ha espresso la sua solidarietà nei confronti della causa animalista.

La protesta pacifica è arrivata fino alle case di tutti gli italiani costretti a pagare il canone, essendo stata ripresa dalle telecamere RAI.

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Dopo aver terminato la manifestazione gli agenti della Digos hanno fermato gli attivisti e stando alle dichiarazioni di quest’ultimi è stato chiesto loro il documento.
Nonostante fossero presenti altri manifestanti giunti sul luogo per altre motivazioni per cui manifestare, la richiesta del documento sarebbe stata fatta solo nei confronti del gruppo in difesa dei diritti degli animali, che ha trovato la cosa del tutto discriminante.

Foto di Sara Land .

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