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°° Non è Necessario Togliere la Vita agli Altri Per Continuare la Nostra °°

Qualche giorno fa, recandomi in un supermercato per motivi collegati al blog, sono passata tra i banchi frigo del reparto macelleria ( luogo che non sostengo economicamente da 14 anni, n.d.r ) per osservare i gesti delle persone che abitualmente vanno li per acquistare resti animali.

Per me che amo gli animali tanto quanto amo la mia vita, tutte le volte è come passare in un cimitero. Con la differenza che non ci sono fiori, ma etichette con i prezzi.
Non nascondo il fatto che provo una tristezza infinita e devo controllare le emozioni per non scoppiare a piangere davanti occhi spenti dentro i quali vedo ancora il terrore e la sofferenza provati negli ultimi istanti di vita,
insieme alla speranza di non morire.

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Come si possa scrivere “Buona Spesa” su un essere privato della propria vita, non lo so.

Ho visto persone apprestarsi a mettere nel carrello le piccole vittime dell’industria della carne, ho visto altre fare la fila per accaparrarsi il taglio preferito, ho visto individui scrutare, tastare con le mani i corpi privi di vita sigillati nelle confezioni
alla ricerca di chissà quale qualità.

<< Oddio, ha ancora le piume attaccate >> ho detto a mezza voce sperando che un uomo accanto a me, impegnato a girare e rigirare le confezioni con dentro delle galline intere, smettesse per un istante di farlo per rendersi conto di cosa realmente stesse facendo.
Al contrario delle mie speranze, come un automa ha continuato a prendere in mano gli animali impacchettati per controllare le scadenze,
e dopo averne ributtati due sul banco con la stessa noncuranza tipica di quando si getta un fazzoletto usato nel cestino, ha scelto la sua vittima.

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Sul suo volto ancora la straziante espressione di chi è stato colpito a morte

Tutti, e dico tutti, sembravano lontani anni luce, come inglobati in una bolla di sapone al profumo di ignoranza. Ho visto in loro un esserci a metà, con la ragione assopita da chissà quale incantesimo.
E’ stato brutto sentirsi coscienti tra individui dalla coscienza dormiente.
E’ stato come sentirsi soli tra persone che non parlano la tua stesa lingua, e che non vedono ciò che i tuoi occhi vedono.

E allora eccomi qui a scrivere, a continuare a farlo per gli animali, con la speranza che qualcuno lontano dagli impegni e finalmente solo con se stesso, seduto davanti ad un pc, finisca a leggere queste poche righe.

Ci rendiamo conto di cosa sta accadendo fuori dalla nostre case, dentro agli allevamenti, lontano dai nostri occhi?
Decine, centinaia, migliaia, miliardi di animali vengono fatti nascere contro la loro volontà, vengono costretti a vivere una vita fatta di reclusione, privazioni, alimentazione non naturale, negazione dei rapporti sociali, stress, sofferenza fisica e mentale prima di essere condannati a morte.

Riusciamo minimamente ad immaginare l’impatto ambientale che può provocare il far nascere così tanti individui quando in natura non accadrebbe mai una sovrappopolazione del genere?
Riusciamo a quantificare il numero di “rifiuti” scartati da questi corpi privati della loro vita da far smaltire al pianeta?
Stiamo vivendo la più grande mancanza di rispetto per la natura di tutta la storia.

Quello che voglio dirvi è che non è necessario fare del male agli animali, non è indispensabile farli nascere per ucciderli e mangiarli per “sopravvivere” in questo mondo. Non possiamo distruggere il pianeta per il nostro egoism,o.
Dovremmo smetterla di credere a alle teorie di chi afferma che mangiare carne sia una scelta salutistica, perchè la prova schiacciante dell’esatto contrario siamo noi che da anni viviamo senza alimentarci con i corpi di altre specie,senza aver mai perso la salute.
Iniziamo piuttosto a chiederci se questi consigli che vanno contro la vita degli animali siano frutto di un sincero amore per la vostra salute o per altr0.

Non finirò mai di dirlo che abbiamo la possibilità di scegliere qualcosa di giusto per tutti.
E’ per questo che ho aperto il blog che state leggendo: per far scoprire a chi vi accede che l’alternativa alla crudeltà esiste, e che si vive benissimo senza negare nessun diritto al nostro prossimo.

Guardate questo coniglio.

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Ditemi come si può vederlo immobile, acciambellato dentro ad una vaschetta di polistirolo, scuoiato, con le zampe e le orecchie tagliate via, tutto imbrattato di sangue.
Come si fa?
Come si fa a stabilire che la sua esistenza valga pochi euro e centesimi?
Non riuscite nei suoi occhi spenti ad immaginare gli ultimi attimi di vita di questa vita che sicuramente, come tutti,  non voleva morire?
Io lo immagino, lo immagino eccome, ed è per questo che non potrei mai vedere nei suoi resti un mio ipotetico pasto.

Non è necessario sporcarci le mani di sangue innocente.
La morte degli non determina la nostra vita.

L’unico modo che abbiamo per salvaguardare il pianeta è smettere di allevare i miliardi di animali che vengono uccisi ogni anno.
Per far crollare il business della carne che miete vittime su vittime l’unica soluzione efficace è smettere di finanziarla economicamente.
Scegliere di intraprendere uno stile di vita e alimentare vegan, basato rispettivamente sul rispetto per ogni forma di vita e su una dieta 100% vegetale, è l’unica vera azione concreta che si può fare per tutelare la natura, le altre specie e anche noi stessi.

Ortaggi, legumi, verdure, frutta, cereali, semi .. abbiamo migliaia di opzioni vegetali da combinare insieme realizzare piatti fantastici pieni di vita e non di morte.
Vegetali che forniscono tutti i elementi nutritivi di cui abbiamo bisogno ( vitamine, ferro, proteine ecc).
E la b12?
Ecco, parliamo di questa famosa vitamina sulla quale i contrari all’alimentazione vegan stanno fin troppo giocando come se l’avessero solo loro.

Come spiegato dalla dottoressa Michela De Petris durante la conferenza sull’alimentazione vegetale come prevenzione per i tumori tenutasi al Museo Piaggio di Pontedera (PI) ad Aprile, la vitamina b12 in natura proviene da batteri presenti nel terreno.
Gli animali (erbivori) alimentandosi con vegetali strappati direttamente dal suolo la integrano direttamente brucando.
Abbiamo detto gli animali in natura, liberi di scegliere cosa mangiare, notare bene.
Quelli rinchiusi negli allevamenti, che non vedranno mai la luce del sole e figuriamo ci allora se pascoleranno mai su un terreno erboso, sarebbero i primi ad essere carenti non solo di b12 proprio per il loro esser tenuti lontano da una condizione di vita naturale.
Per far fronte alle carenze esistono molti integratori zootecnici.
Ovviamente la cosa non viene detta con tranquillità.

Per quanto riguarda noi umani, dal momento che laviamo ed igienizziamo tutto e dal momento che ingerire vegetali non lavati (a patto che non siano del nostro orto bio) non è proprio la scelta migliore da prendere se si pensa a quanto è inquinato il suolo, possiamo far fronte al bisogno di b12 scegliendo integratori vegan .

Tra il dare agli animali integratori, farglieli assimilare, ucciderli e mangiarne il corpo per avere nel nostro organismo determinati elementi… mi sembra il minimo saltare il crudele anello della catena alimentare e integrare direttamente noi quel poco che non possiamo avere con la semplice alimentazione.

Chiuso la parentesi b12,
ritorno al discorso principale.
Uccidere gli animali non è un gesto etico accettabile nell’era dell’evoluzione in cui stiamo vivendo.

Vi invito a riflettere su quanto ho scritto.
Se avete a cuore la vita di tutti e se la morte di esseri senzienti non vi lasci proprio indifferenti, prendete in considerazione l’idea di diventare vegan ❤
Trovate tanto materiale informativo scaricabile gratuitamente cliccando qui .

Buona scelta a tutti ❤ .

carmen

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Carmen.

°° Brad Pitt, Tobey Maguire, Ellie Goulding, Beyoncé.. Ecco quali Vip sono Diventati Vegan °°

Se il veganismo si sta diffondendo a macchia d’olio ( evo 😀 ) tra le persone “comuni”, la stessa cosa sta accadendo tra quelle invece conosciute a livello internazionale.
Cantanti, attori, comici, conduttori, scrittori..
Alcuni vegan da anni ed anni, altri invece freschi freschi di “conversione” al green.

Vediamo chi sono! 🙂

CANTANTI

Nel mondo della musica sono ormai molte le voci vegane.
Tante le sentiamo alla radio con brani che cantiamo tutto l’anno e magari nemmeno lo sappiamo!
Uno dei veterani del veganismo è sicuramente Paul McCartney, da decenni dalla parte degli animali. Paul da tempo si sta dedicando alla diffusione del veganismo anche attraverso i suoi fans, invitandoli a mangiare 100% cruelty free almeno un giorno intero alla settimana. Spesso sui suoi profili social carica foto dei piatti che cucina in famiglia. E a proposito di famiglia.. sapevate che sua figlia , Stella, è una delle stiliste veg più famose del mondo? La linea Stella McCartney ( c’è un negozio monomarca a Londra, fantastico! ) è ormai un must tra le celebrità che hanno fatto dell’etica la loro filosofia di vita.
Una delle personalità musicali che da poco si è fatta conquistare dal brand è Ellie Goulding.

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Sul suo profilo Instagram la cantante 29 enne ha caricato proprio ieri una foto della sua nuova pelliccia ecologica ( 100% sintetico ) disegnata dalla stilista definendola
FUR FREE FUR “. Sempre Ellie, è solita condividere con i suoi seguaci le foto dei piatti vegetali che prepara o che mangia nei locali.

Altri cantanti vegan sono Moby ( che da poco ha aperto un ristorante veg
” Little Pine “ dove il ricavato va interamente agli animali ), Morrissey ( convinto animalista che ha vinto la causa contro lo chef Gordon Ramsey, reo di aver utilizzato una sua canzone per promuovere una trasmissione dove si cucinavano animali ), Leona Lewis ( testimonial di una line di make up eco-bio cruelty free ), P!nk ( che della lotta contro gli abusi sugli animali ne ha fatto un video per il suo singolo Raise Your Glass ) , Joss Stone, Carrie Underwood, Usher, Andree 3000 e Justin Timberlake.
Come quest’ultimo, diventati da poco vegan sono anche la cantante pop Miley Cirus ( sul suo profilo instagram pubblica spesso le foto del suo maialino nano ) e la coppia super paparazzata Jay-Z / Beyoncé.

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La loro è stata una decisione presa insieme per ritrovare l’equilibrio nel proprio organismo, e non sono mancati decine di articoli dove si parlava appunto di come stesse procedendo l’esperimento veg.
Proprio Beyoncé avrebbe confessato che da quando segue un’alimentazione 100% vegetale ha perso svariati kg, ritornando al suo peso forma.
Il successo personale ottenuto l’ha portata a scrivere una prefazione per il libro La Dieta dei 22 Giorni ( edito da  Sperling & Kupfer ) scritto da Marco Borges, esperto di alimentazione e benessere e coach sia della coppia, sia di tanti altri vip.
Il libro spiega come combinando alimentazione sana e sport si può raggiungere livelli alti di benessere fisico.

ATTORI

Tra i volti noti del grande cinema troviamo ovviamente anche facce… veg 🙂
Alcuni esempi? Brigitte Bardot.
Da anni ormai è la paladina degli animali grazien alle cause animaliste che abbraccia. Avrebbe addirittura finanziato l’acquisto di una nave di Sea-Shepherd per contrastare l’abbattimento delle balene. Non a caso l’imbarcazione è stata nominata come lei.
Anche Pamela Anderson da tempo cerca di puntare i riflettori sulla sofferenza degli animali: è una notizia recentissima quella della sua irruzione in Francia contro il governo che permette la produzione di foie gras.
Da sempre amante degli animali ma solo di recente diventato vegan è l’attore australiano Liam Hemsworth, noto a tutti per la sua interpretazione in Hunger Games.
Stessa cosa è accaduta a Ryan Gosling : qualche tempo fa ha deciso di scrivere una lettera pubblica di denuncia contro i maltrattamenti subiti dai maiali negli allevamenti.
Altri attori vegan sono poi Russell Brand
 ( cantante e anche conduttore veg dall’adolescenza, avrebbe lasciato l’ex moglie Katy Perry per ” incompatibilità alimentari ” , n.d.r ), Kate Winslet, Susan Sarandon, Alicia Silverstone, Joaquin Phoenix ( vegano dall’età di 3 anni! ), Brad Pitt ( nonostante Angelina Jolie sembrerebbe non esserlo mai diventata ) e Natalie Portman.
Non si sa ancora da che parte stia l’ambientalista Leonardo Di Caprio: tutti sarebbero convinti che l’attore sia vegano o almeno vegetariano, ma la scelta di mangiare il fegato di un bisonte per interpretare l’ultimo film Revenant ha lasciato tanti perplessi.
Non è mai sceso a compromessi invece il suo migliore amico d’infanzia, nonché ex Spiderman: Tobey Maguire. L’attore si è sottoposto a 9 mesi intensi di alimentazione vegan iper proteica e palestra per guadagnare peso e raggiungere  la forma fisica adatta per interpretare al meglio la parte di Peter Parker dopo il morso del ragno ! 🙂

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Della stessa etica ferrea sono anche il regista James Cameron e sua moglie: hanno addirittura fondato una scuola negli United States dove la mensa è realizzata con piatti a base di ingredienti vegetali, coltivati negli ettari di terreno di loro proprietà.

Anche in Italia si sta smuovendo qualcosa e questo non può che essere solo positivo.
Speriamo dunque che tutti gli ammiratori e i fans di questi Vegan Important People prendano coscienza seguendo i loro idoli 🙂 .



 

°° L’Alimentazione Carnea e la sua Influenza Negativa sulla Mente Secondo Yogananda °°

Gli animali fatti nascere dall’uomo negli allevamenti,
costretti a vivere una vita vuota e stressante dove non hanno nessuna possibilità di fare alcun tipo di esperienza a contatto con la natura o con i propri simili ed infine trasportati e uccisi nei mattatoi vivono un’esistenza fatta di paura e terrore.
Emozioni forti e negative che rimangono inglobate nel loro corpo che viene imposto loro di lasciare in nome dell’alimentazione carnea umana e del business della macellazione.
Sentimenti che, secondo diverse filosofie spirituali, rimangono dentro di loro arrivando fino a chi consuma i loro resti.

Ma facciamo un passo indietro .

La cultura occidentale non ci ha mai abituati ad una visione degli animali come esseri senzienti con un’anima, capaci di provare emozioni e di trasmetterle, come parte integrante del tutt’uno quale è la natura.
Nelle culture orientali invece la figura degli animali è molto diversa e da questo punto di vista possiamo solo impararne i nuovi aspetti.

Nel Buddhismo esseri umani e animali meritano lo stesso tipo di trattamento, avendo entrambi la possibilità di raggiungere l’illuminazione.
Sebbene la condizione in cui vivono gli animali sia fatta prevalentemente di istinti e di poca libertà di azione, essa non deve esser vista come un pretesto per trattarli da esseri inferiori dunque meritevoli di maltrattamenti e uccisioni.
In questa filosofia si pensa che quello animale sia uno stadio temporaneo che ogni spirito può provare, anche più volte, durante la reincarnazione.
Azioni negative compiute nei confronti degli animali, o delle persone, generano negatività nel karma che non tarderà nel dover essere scontato. Che sia nella vita attuale o in quella futura.

Every year, thousands of down cows, are dragged onto trucks and takens to USDA approved slaughterhouses. This cow, like most downed animals, came from an industrialized dairy operation. (Feel free to distribute freely for not-for-profit use, but please credit Farm Sanctuary. If you are media and are in need of a high-resolution version of this image, please contact us requesting the file “downerCA_300_1”.)

Mucche da latte trascinate verso il camion che le porterà al macello. Photo: Farm Sanctuary.

Nella filosofia Buddhista dunque non vi è spazio per la crudeltà e la sofferenza imposta al prossimo, questo sia per motivi morali, sia per motivi… pratici.

Sempre stando a questa corrente di pensiero la cattiveria può non solo limitare coloro sulla quale la riversiamo, ma limita anche e sopratutto noi.

Tornando dunque all’incipit dell’articolo, la sofferenza imposta agli animali definiti “da macello” tornerebbe a noi anche grazie all’alimentazione.
Chi si nutre del corpo privato della vita degli animali, digerirebbe l’agonia, la paura e il terrore stessi provati dalle vittime negli ultimi istanti di vita.

Lo faceva spesso presente anche Paramhansa Yogananda, il ” Cigno Supremo ” fondatore  dell’associazione religiosa Self Realization Fellowship e  autore di molti libri tra cui Affermazioni Scientifiche di Guarigione – Meditazioni Metafisiche .
Yogananda affermava che  “quando gli animali vengono uccisi, rilasciano nella loro carne vibrazioni di paura, rabbia e sofferenza, che vanno a influenzare la mente di chi la consuma”, influenza in grado di limitare il processo di avanzamento, miglioramento e crescita interiore.

Non a caso le persone crudeli nei confronti degli animali , lo sono anche nei confronti dei propri simili.

Decidere di non avere a cuore la vita degli animali dunque, preferendo abitudini non etiche in nome di un falso gusto e della mancanza di sensibilità, danneggerebbe non solo la vita degli animali , ma anche la nostra.
L’assenza di amore nei confronti del prossimo è in grado di ripercuotersi anche su di noi, sul nostro carattere, sulla nostra vita e su ciò che riceviamo da essa.

L’India, proprio grazie alla questione religiosa, è il Paese con la più alta percentuale di vegetariani e vegani al mondo.
Fortunatamente le cose stanno cambiando anche negli altri Stati, soprattutto in Europa e principalmente per motivi etici.
Sensibilità, compassione, amore senza confini e senso di appartenenza alla natura ( visione geocentrica ) sono caratteristiche sempre più comuni, soprattutto alle generazioni nate dal 1980 al 2000 ( recenti studi lo confermano ).

Alimentarsi in modo sano, vario, con alimenti di origine vegetale gustosi e naturali è la scelta migliore che si possa fare per gli animali, per la nostra salute, per il pianeta e, come indicato da Yogananda, per il benessere della nostra mente e della nostra anima.

Provare per credere.



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